Elly Schlein

Partiti e politici

Schlein incalza Meloni su Israele e dalla Festa dell’Unità si collega con la Flotilla per Gaza

Alla chiusura della Festa nazionale dell’Unità, Elly Schlein attacca il governo Meloni per la linea su Israele e si collega in diretta con i parlamentari PD imbarcati nella Flotilla per Gaza, dove continuano le operazioni militari israeliane.

14 Settembre 2025

Reggio Emilia, 14 settembre 2025 – Con una scelta simbolica e politica potente, Elly Schlein ha chiuso la Festa nazionale dell’Unità a Reggio Emilia non solo parlando al suo partito, ma al Paese e alla comunità internazionale. Al centro del suo intervento, un attacco frontale al governo Meloni sulla gestione della crisi in Medio Oriente e un collegamento in diretta con la Flotilla per Gaza, a bordo della quale si trovano due parlamentari del Partito Democratico.

“Gaza non sarà mai un resort di lusso, come invocato da Trump. Gaza è dei palestinesi”, ha scandito la segretaria dem dal palco. Poi ha alzato i toni contro l’esecutivo: “Non ne possiamo più delle parole ipocrite del governo italiano, basta con questi insopportabili doppi standard. Abbiamo reagito insieme quando i crimini di guerra li ha commessi Putin, dobbiamo farlo anche quando quei crimini li compie Netanyahu”.

Schlein ha incalzato la Melooni, denunciato quella che definisce la “totale subalternità” del governo ai leader della destra internazionale: “Non si può piegare la politica estera di un grande Paese come l’Italia alle amicizie politiche e ideologiche. Si riempiono la bocca di sovranità, ma io vedo tanta subalternità a Trump e a Netanyahu”.

Mentre la leader del PD parlava dal palco, a poche miglia dalla costa siciliana, Arturo Scotto e Annalisa Corrado erano in navigazione verso Gaza a bordo della Karma, una delle imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla. Collegandosi in diretta con Reggio Emilia, Scotto ha annunciato: “Siamo finalmente salpati da Augusta dopo quasi dieci giorni di preparativi. Ci ricongiungeremo rapidamente con la flotta che arriva da Tunisi”.

A bordo della Karma, ha spiegato, c’è un equipaggio eterogeneo composto da otto persone e quasi mezza tonnellata di aiuti umanitari. “Una goccia nel mare rispetto a quello di cui avrebbe bisogno la popolazione di Gaza”, ha ammesso Scotto, “ma questa missione – con 19 barche partite dall’Italia, altre dalla Spagna e dalla Tunisia – è la più grande iniziativa umanitaria degli ultimi decenni”. Corrado ha aggiunto con fermezza: “È una missione che si svolge nel pieno rispetto del diritto internazionale. Salvare qualcuno è pienamente lecito”.

Nel frattempo, nella Striscia di Gaza si continua a morire. Solo all’alba di oggi, almeno 48 persone sono state uccise in seguito a bombardamenti israeliani che hanno colpito diverse aree di Gaza City con artiglieria, colpi d’arma da fuoco e attacchi navali. Un’altra giornata di sangue che alimenta l’urgenza di una risposta diplomatica ampia.

Anche per questo, Schlein ha invocato una svolta nella postura internazionale dell’Italia: “Torniamo a chiedere un cessate il fuoco immediato, lo sblocco degli aiuti umanitari, la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Servono sanzioni per il governo israeliano e per i suoi ministri che invocano apertamente la cancellazione della popolazione palestinese. E serve sospendere quel memorandum che ancora esiste tra il governo italiano e quello israeliano”.

Poi, l’appello finale alla premier Meloni: “L’Italia non può essere complice. Chiediamo a Giorgia Meloni di riconoscere lo Stato di Palestina, perché i palestinesi hanno diritto a vivere in un loro Stato”.

Nel frattempo, il Qatar ha convocato per domenica e lunedì un vertice straordinario con i leader arabi e musulmani per coordinare una risposta politica dopo quello che ha definito “un attacco codardo” da parte di Israele contro strutture legate a Doha. Il summit potrebbe rappresentare un punto di svolta nella pressione internazionale contro l’operato del governo Netanyahu.

Il collegamento tra la Festa dell’Unità e la Flotilla ha reso il messaggio del PD ancora più tangibile: un ponte simbolico e concreto tra l’Italia e il Mediterraneo, tra la politica e l’azione civile. Ma la giornata non è stata solo geopolitica. Schlein ha voluto chiudere il cerchio anche sul fronte interno, annunciando una notizia accolta da lunghi applausi in platea: “Questa è una Festa dell’Unità e oggi vorrei iniziare condividendo questo palco. Vogliamo festeggiare insieme un’altra bella notizia. Qui ieri i Giovani Democratici hanno deciso di andare a congresso con una candidatura unitaria, quella di Virginia Libero”. La segretaria ha ringraziato la nuova candidata e la comunità giovanile del partito: “Il loro sforzo unitario, mai scontato, dà l’esempio. Ci è voluto un po’ di tempo ma era giusto che facessero il loro percorso in piena autonomia. Si sono lasciati alle spalle qualche tensione per lavorare insieme”.

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