Cosa resta di Los Angeles dopo gli incendi?

L'architettura e noi

Che fine ha fatto Los Angeles dopo gli incendi?

di Cristoforo Bono 28 Giugno 2025

Cosa resta di Los Angeles dopo gli incendi, nella sua parte bruciata?
Restano le tracce di case completamente distrutte e le case ancora in piedi; cioè resta una sorta di triste tessitura che aveva contenuto le esistenze.
Possiamo rinvenire in questa tessitura i caratteri di un linguaggio, che ancora ci parla data l’immediatezza dell’abbandono vitale.

Un linguaggio fatto di singole individualità, entro una tessitura elementare.
Un compito difficile e complesso, quindi, quello della ricostruzione, che non si attuerà su di una tabula rasa: sempre che si deciderà di ricostruire in una zona pericolosa e soggetta a grandi venti e frequenti incendi. Cosa anche messa in discussione.

In genere, e nella storia, in questi casi di catastrofe si pensa e si è pensato a nuovi piani, a un nuovo palinsesto del rinnovamento.
Il caso storico più vistoso è stato l’incendio della City di Londra, prevalentemente costruita in legno, del settembre 1666. Il problema della ricostruzione urbana fu affrontato con la redazione di due piani, uno di Sir Cristopher Wren e l’altro di J. Evelyn. Per quanto nessuno dei due sia stato eseguito, furono assunte le linee ordinatrici di Wren, che tendeva a una riorganizzazione della precedente struttura, con l’apertura di tre grandi arterie parallele al Tamigi e di una grande piazza ovale.

Qui, invece, il “piano” c’è già nella sua proposizione ed estensione elementare: si tratta di dare a questo un senso, con alcuni punti di riferimento, come un asse maggiore, una piazza, ecc.. E’ un piano che si autopropone come sommatoria di micro paesaggi diversi, già pronti da “comprare” presso i supermercati della casa, con i suoi cataloghi di montaggio e con i suoi pezzi già costruiti, come timpani e colonne.

Case “urbanissime” che non riescono a diventare città.
La costruzione dell’architettura come sommatoria di pezzi non può essere un integrale.
L’autocostruzione si ferma alla casa, ma la casa è un mondo.

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