La clinica ortopedica di Matteo Thun ad Eisenberg

L'architettura e noi

Quando la clinica ortopedica è anche un capolavoro dell’architettura

di Cristoforo Bono 15 Novembre 2025

Questa clinica ortopedica ad Eisenberg, Germania, è forse l’opera migliore della architettura di Matteo Thun, quella che meglio concilia la grande scala con la piccola scala. Matteo è sia designer che architetto e sa fondere le due esperienze con semplicità e ricchezza insieme. Non è una dote da poco e richiede un lavoro paziente che a volte si svolge in un fare e rifare, fino a quella che noi chiamiamo chiarezza. Questo è il suo metodo. Il segreto è concentrarsi su un punto o sull’origine di una forma, poi dare spazio alla fantasia e infine ridurre fino ai desiderata. Questi passaggi sono tutti rintracciabili nell’opera e ne mostrano la tensione: una operazione di pulizia che è sempre convincente.

Altro segreto di Matteo Thun, che si vede appieno nella clinica ortopedica di Eisenberg, è quello di credere con convinzione e quasi candore nelle tre R del progetto ecosostenibile: riduci, riusa, ricicla. In particolare, l’uso dei materiali a chilometro zero e la preminenza del legno come sostituto del cemento armato sono un suo imperativo. L’amore e la soggezione per la Natura hanno guidato questo progetto, nel quale ogni stanza si affaccia sul bosco di querce: da qui la forma. E proprio nella forma sta la particolarità del progetto e il fatto che esso sia eterodosso rispetto alle forme classiche: un cerchio che contiene una corte quadrata in luogo del contrario, come ad esempio la villa Farnese a Caprarola ci ha abituato.

Questa scelta si mostra coerente con la conformazione delle singole stanze a forma di zeta che si rivelano particolarmente adatte all’intimità di due letti. Thun è stato allievo di Ettore Sottsass e quest’opera dimostra l’emancipazione dal maestro. Anche se il legame con quella formazione è dimostrato dal fatto che il suo lavoro si svolge in due studi: uno di architettura e uno di design.
Infatti la serialità, per Matteo, è un elemento di chiarezza in più, o diverso.

Ecco spiegata la tensione caratteristica delle sue opere.

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