Chi era Darya Dugina, l’icona del neofascismo russo

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23 Agosto 2022

Una scena da film americano. La vittima entra in auto, gira la chiave, e da qualche metro di distanza qualcuno schiaccia un bottone, e tutto si trasforma in una nuvola di fuoco. In questo modo, nella notte del 21 agosto, muore la giornalista russa Darya Dugina. È la figlia del filosofo che ha teorizzato il ritorno della Russia imperiale – quella precedente al colpo di Stato del 1917 che porterà alla nascita dell’Unione Sovietica. Lei, invece, è la punta di diamante dei propagandisti della guerra in Ucraina e dell’odio razziale contro la popolazione di quel paese. Ha appena finito di scrivere un libro per convincere le madri russe a mandare i figli a combattere, e la sua tragica morte rischia di trasformarla in un’icona internazionale del neofascismo.

Non sapremo mai, con certezza, chi l’abbia ammazzata, e se l’obiettivo fosse lei (probabile) o il padre, vecchio professore oramai escluso dalla professione e dalla stampa a causa delle sue tesi esagerate persino per Putin. Forse gli ucraini, forse gli oppositori del regime russo, forse un avvertimento per Putin che viene dai suoi stessi amici, forse un complotto occidentale, scelto con il simbolismo tanto chiaro alla strategia della tensione americana degli anni ’70: la bomba esplode nell’anniversario dell’indipendenza ucraina.

La cosa più importante è che, in questo modo, Putin potrà giustificare una vendetta truculenta (che ha già annunciato pubblicamente), e che questa bomba è il segnale di un attentato al regime che detiene il potere in Russia[1]. C’è quindi da attendersi anche un inasprimento delle leggi liberticide e dei provvedimenti repressivi della polizia all’interno della Russia, utilissimo al regime che, nelle ultime settimane, era stato confrontato con il crescente malumore delle migliaia di famiglie russe che, in questi sei mesi di guerra, hanno perduto i loro figli in un’invasione che, giustamente, non considerano valga il prezzo in vite umane ed in sofferenze economiche che sta costando.

Chi sono i Dugin

“Porto con orgoglio questa bandiera: essere una figlia e continuare la lotta di mio padre”[2]

La giornalista e analista politica Darya Dugina muore nell’esplosione di un’auto sull’autostrada Mozhaiskoye, nella regione di Mosca, la sera di sabato 20 agosto 2022, a soli 29 anni. Dugina stava tornando a casa con suo padre, Alexander Dugin, dal Patriotic Festival “Tradizione”; lui non guida e ha deciso di andare con lei, ma ha fatto tardi e all’ultimo momento è salito su un’altra auto. L’ordigno esplosivo è accanto ai tubi della benzina, sotto il sedile di chi guida: 50 grammi di TNT[3]. Una cosa preparata bene da assassini professionisti.

Darya Dugina è nata il 15 dicembre 1992, quando il padre è già famoso come ideologo del movimento eurasiatico e capo del Movimento Internazionale Eurasiatico e dell’Unione Giovanile Eurasiatica, e sua madre, Natalia Melentieva, è un’acclamata filosofa. Si è laureata nel 2014, mentre le armate di Putin invadono la Crimea, con una tesi di dottorato sulla filosofia politica di Platone, come commentato dallo scrittore greco Proclo Diadoco una delle studentesse più talentuose e intelligenti[4].

Ha anche studiato un anno all’Università di Bordeaux, ha imparato le lingue straniere, ha costruito la propria coscienza politica[5] – condividendo le idee estremistiche del padre e quelle dei partiti di estrema destra europei, in primo luogo il Rassemblement Nationale di Marine Le Pen[6]. È la “leader riconosciuta della giovane generazione di conservatori russi: una notevole giornalista, politologo e ricercatore di filosofia antica”[7]. Con lo pseudonimo di Platonova, scelto per i suoi studi, scrive criticando aspramente le democrazie occidentali e sostenendo l’invio di truppe russe in Ucraina[8]. Suo padre Alexander, per decenni, ha simboleggiato intellettualmente l’antiliberalismo radicale e l’antioccidentalismo politico[9].

Secondo molti osservatori la bomba avrebbe dovuto uccidere proprio lui, che è amico personale e teorico di Vladimir Putin[10]: non ha nessuna carica statale, ha persino perso la cattedra universitaria (a causa delle posizioni oltranziste, imperialista e negazioniste)[11], ma è un martello che i media del governo russo usano con generosità per influenzare l’opinione pubblica nazionale[12]. Sua figlia segue le sue orme ed è pronta a rilevarne la posizione[13]: è alla testa della macchina statale di propaganda contro l’Ucraina e membro attivo del movimento fascista russo “Eurasiani”. Chiede il massacro degli ucraini che, dice, “non sono umani”. Nel suo ultimo viaggio filma il popolo che inneggia alla guerra[14] e lancia il suo nuovo progetto, “Libro Z”, scritto insieme ad altri (che ora lo dedicano alla sua memoria) per far capire al popolo russo l’indispensabilità dell’invasione[15]. Come a dire che la mela non cade mai lontana dall’albero.

Dall’inizio dell’invasione, Darya Dugina è stata inserita due volte nelle liste di sanzioni del Regno Unito e dell’Australia. Le autorità britanniche hanno spiegato l’inclusione di Dugina nella lista affermando che si tratta di “una fonte frequente e ben nota di disinformazione sull’Ucraina e sull’invasione russa; sostiene e promuove politiche o azioni che destabilizzano l’Ucraina, minano o minacciano la sua integrità territoriale, la sua sovranità o la sua indipendenza”[16]. Un ruolo fondamentale, perché il padre di Darya è oramai più famoso in Occidente che in Russia: “è un poliglotta che parla fluentemente 20 lingue, il che significa che ovunque può rilasciare interviste nella lingua locale. La sua popolarità è una delle ragioni per cui Dugin è visto in Europa come un consigliere del Cremlino, anche se in realtà non ha più legami da tempo”[17].

Ora che ha perso il lavoro come redattore capo del canale TV Tsargrad, Dugin è sostenuto finanziariamente dall’oligarca ortodosso Konstantin Malofeev: “per Malofeyev, a differenza dei vecchi afoniti, l’imperialismo e la statualità sono più importanti dell’ortodossia. Dugin è il suo ideologo più vicino”[18].

Chi ha piazzato la bomba? Perché?

Alexander Dugin, accorso sul luogo dell’attentato, ha appena capito che la vittima è la figlia Darya[19]

I “patrioti” russi hanno idee chiarissime. Secondo Denis Pushylin, un finanziere condannato per truffa e poi divenuto luogotenente di Putin nella regione occupata di Donetsk, “se la pista ucraina sarà confermata, allora dobbiamo parlare del terrorismo di Stato praticato dal regime di Kiev”[20]. Ma non è l’unica possibilità, visto che esistono versioni diverse dell’inchiesta in corso – una del governo polacco[21], ed una del giornalismo anglosassone[22], che crede in un attentato dei servizi segreti occidentali[23]. Secondo alcuni la bomba avrebbe dovuto incidere sulle relazioni tra Mosca ed Ankara, visto che Dugin è il consigliere personale di Putin per gli affari con la Turchia, sostenendo apertamente Erdogan[24]. I critici del regime russo non credono all’intervento dei servizi segreti ucraini, ma sono convinti che, chiunque abbia piazzato la bomba, la colpa è di chi istiga alla guerra e, non ultimo, di Dugin stesso[25].

Ai servizi speciali russi ci sono voluti solo due giorni per scoprire chi è stato: il 22 agosto la FSB (servizi segreti militari) annuncia che l’omicidio è stato preparato ed eseguito dai servizi di sicurezza ucraini: l’autrice è la cittadina ucraina Natalya Vovk, entrata in Russia un mese fa insieme alla figlia di 12 anni. Secondo la FSB, la donna ha affittato un appartamento a Mosca nello stesso edificio in cui viveva Dugina per organizzare l’omicidio e raccogliere informazioni. Dopo una detonazione di prova, realizzata su una Toyota Land Cruiser Prado guidata dalla figlia di Dugin, il 21 agosto Vovk e sua figlia hanno raggiunto l’Estonia – la bomba era stata oramai piazzata[26].

Anche se la Guardia nazionale dell’Ucraina la difende e sulla propria pagina Facebook[27] scrive: “I media russi stanno diffondendo informazioni secondo cui l’omicidio della figlia di Alexander Dugin è stato preparato e commesso dai servizi segreti ucraini, (…) ma Vovk “non ha mai servito nelle Forze speciali Azov della Guardia nazionale dell’Ucraina e non ha esperienze professionali in campo militare”[28]. Per Kiev Dugin è solo uno tra i tanti amici di Putin: “Negli ultimi anni, Dugin, come “gufo” ideologico, è stato ostinatamente attratto dal “globo” di Putin. Ma la perdita di Dugin non avrebbe alcun effetto su Putin o sui russi comuni. A loro semplicemente non interessa Dugin, e la maggior parte degli ucraini non ne ha mai sentito parlare. È solo un altro fascista russo che non riconosce il diritto all’esistenza dell’Ucraina e chiede pubblicamente di “uccidere, uccidere e uccidere” gli ucraini”[29]. Esattamente come sua figlia Darya, che quindi potrebbe essere la vittima designata dell’attentato, perché più attiva e più conosciuta – e soprattutto autrice del libro pensato per convincere le famiglie russe a mandare i propri figli a combattere una sorta di guerra santa contro gli ucraini[30].

Dal punto di vista occidentale, questo attentato ha solo una rilevanza, ed è negativa: legittima Putin a continuare la guerra e ad usare sistemi di uccisione sempre più efferati. Fanno bene i governi occidentale se riusciranno a tenere la bocca chiusa ed a non commentare quella che è una questione interna russa. Marine Le Pen è attesa ad una dichiarazione, dato che il suo partito è apertamente schierato dalla parte di Putin e contro le sanzioni stabilite dall’Unione Europea[31]. Ma lei è l’espressione del moderno neofascismo europeo, non il governo francese. In Italia, Giorgia Meloni, leader dell’estrema destra, si è chiaramente espressa contro Putin e, sulla morte di Dugina, non ha detto nulla[32]. Persino Salvini e Savoini, i dirigenti leghisti più vicini al padre della giornalista, hanno preferito tenere la bocca chiusa[33]. Un sospiro di sollievo, perché in questo senso l’attentato sembra aver fallito l’obiettivo di dividere ancora di più il fronte dell’Unione Europea.

 

[1] https://www.news.com.au/world/europe/vladimir-putins-inner-circle-fear-coup-after-war-gurus-daughter-killed-in-car-bomb-attack-in-russia/news-story/1583b9b4fd03817a4284a6f21d2a134a
[2] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa ; https://www.geopolitika.ru/sites/default/files/files/photo_2018-04-21_23-54-30.jpg
[3] https://lenta.ru/news/2022/08/21/ukr/
[4] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa
[5] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa
[6] https://www.facebook.com/diak.kuraev/posts/pfbid02in9skmB1F3VXuEkia4ej4gpvGF1XFRE5x5UHeknD9yWwe9rkWNzshX8m9GKFjKpkl
[7] https://www.svoboda.org/a/ot-terrora-sbu-do-zhertvy-fsb-sotsseti-o-smerti-darji-duginoy/31998033.html
[8] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa
[9] https://t.me/shevchenkomax_1/7174
[10] https://www.npr.org/2022/03/27/1089047787/russian-intellectual-aleksandr-dugin-is-also-commonly-known-as-putins-brain?t=1661220662286
[11] https://www.haaretz.com/world-news/2022-03-17/ty-article-magazine/.highlight/to-understand-putin-you-first-need-to-get-inside-aleksandr-dugins-head/00000180-5bca-dc1d-afc2-fbcf008d0000
[12] https://www.reuters.com/world/europe/who-is-alexander-dugin-russian-nationalist-whose-daughter-died-car-bomb-attack-2022-08-21/
[13] https://file.liga.net/persons/bereza-borislav
[14] https://t.me/BerezaJuice/19032
[15] ” https://rossaprimavera.ru/news/24d1929b
[16] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa
[17] https://news-front.info/2022/08/21/zapadnye-smi-odobrjajut-ubijstvo-dari-duginoj/
[18] https://meduza.io/feature/2022/08/21/ya-s-gordostyu-nesu-eto-znamya-byt-docheryu-i-prodolzhat-bitvu-ottsa
[19] https://www.news.com.au/world/europe/vladimir-putins-inner-circle-fear-coup-after-war-gurus-daughter-killed-in-car-bomb-attack-in-russia/news-story/1583b9b4fd03817a4284a6f21d2a134a
[20] https://www.svoboda.org/a/ot-terrora-sbu-do-zhertvy-fsb-sotsseti-o-smerti-darji-duginoy/31998033.html
[21] https://t.me/chadayevru/841
[22] https://t.me/holmogortalks/23543
[23] https://t.me/evgenyprimakov/2627
[24] https://t.me/logikamarkova/3115
[25] https://www.facebook.com/JuliaAug/posts/pfbid0F6mRS17FUifiUARKDUJmTC8p34jM26ZFUXn4E7KNc3eXmrHqoEoJUPhLnSLzcRqFl ; https://www.facebook.com/vladislavl.inozemtsev/posts/pfbid02cNqeDh5GnQMBYZr4kEE9TLhPtZHJvVAfyidohDjyqnCBhMMq7uhrQBLTLz4zxopZl ; https://t.me/Baronova/19490 ; https://www.svoboda.org/a/ot-terrora-sbu-do-zhertvy-fsb-sotsseti-o-smerti-darji-duginoy/31998033.html
[26] https://www.rbc.ru/politics/22/08/2022/630365149a7947a23ae7d279
[27] https://www.facebook.com/NGUmainpage
[28] https://it.notizie.yahoo.com/alexander-dugin-mia-figlia-uccisa-dal-regime-nazista-ucraino-221217145.html
[29] https://spravdi.gov.ua/moskva-ne-vstygaye-perezaryadzhaty-zbrojni-naratyvy-dajdzhest-propagandy-rf-za-19-21-serpnya/?fbclid=IwAR3NgKw3u_jlPfHMaWyjAwsyiITPns2DY9PvtrGPPx1teGWz1FST8pkeymc
[30] https://www.kp.ru/daily/27434.5/4635583/
[31] https://www.theguardian.com/world/2022/mar/02/french-far-right-leader-marine-le-pen-forced-to-defend-putin-links ; https://www.bellingcat.com/news/uk-and-europe/2017/04/29/russia-tries-influence-le-pen-repeal-sanctions/
[32] https://www.ilgiornale.it/news/politica/ossessione-sinistra-usa-anche-morte-figlia-dugin-attaccare-2060482.html
[33] https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/08/22/attentato-a-mosca-bomba-comandata-a-distanza.-kiev-respinge-ogni-accusa_2037eb08-3bbf-44dd-a58f-7cb9243882c8.html ; https://www.repubblica.it/esteri/2022/08/21/news/dugin_italia_lega_casa_pound-362481550/

TAG:
CAT: Russia, Terrorismo

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