Finanza
Bper chiude i primi nove mesi con utile in crescita del 30% grazie all’integrazione con la Popolare di Sondrio
Bper chiude i primi nove mesi del 2025 con utile in crescita del 30% a 1,48 miliardi e ricavi in aumento del 12,5%. L’integrazione con la Banca Popolare di Sondrio rafforza la redditività e l’efficienza del gruppo, che conferma obiettivi solidi per il 2025
Bper Banca ha archiviato i primi nove mesi del 2025 con proventi operativi pari a 4,65 miliardi di euro, in aumento del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, e un utile netto in crescita del 30% a 1,48 miliardi. I risultati riflettono l’effetto positivo del consolidamento della Banca Popolare di Sondrio, entrata nel gruppo lo scorso 1° luglio.
A livello consolidato, i ricavi core si attestano a 4,41 miliardi, di cui 2,7 miliardi derivanti dal margine di interesse e 1,7 miliardi dalle commissioni nette. Il rapporto costi/ricavi scende al 46%, mentre il costo del credito annualizzato è di 24 punti base. I crediti netti alla clientela raggiungono 125,9 miliardi, sostenuti da 20 miliardi di nuove erogazioni. La qualità del portafoglio resta solida, con un’incidenza dei crediti deteriorati pari al 2,3% lordo e all’1,2% netto. Il Cet1 ratio si conferma al 15,1%.
Escludendo la Popolare di Sondrio, l’utile netto si attesta a 1,33 miliardi (+19,6%), con ricavi core stabili a 4,02 miliardi. Le commissioni nette, in crescita del 6%, compensano il calo del margine di interesse (-3,6%), trainate dalle attività di gestione del risparmio (+11,3%) e dalla bancassurance (+16,3%).
Il gruppo distribuirà un acconto sul dividendo di 10 centesimi per azione, in pagamento il 26 novembre. Per il 2025 Bper prevede ricavi consolidati per 6,4 miliardi, un cost/income inferiore al 48%, un costo del rischio sotto i 35 punti base e un Cet1 ratio oltre il 14,5%.
L’amministratore delegato Gianni Franco Papa ha definito i risultati «molto positivi», sottolineando come l’integrazione con la Popolare di Sondrio stia generando sinergie operative e commerciali: «Abbiamo avviato 23 cantieri di integrazione che procedono a pieno ritmo in vista della fusione, prevista entro aprile 2026. Insieme saremo più forti e pronti ad affrontare il prossimo capitolo della nostra crescita».
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