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L’etica del nulla
Non capisco come non si possa non vedere la fine di questo pianeta.
Ma forse per questo l’uomo si è evoluto, per poter accelerare la propria autodistruzione. Ebbene sì, che ci crediate o no, un bel giorno Gaia, non si sa quando, cesserebbe per suo conto di esistere. Anche per Lei, come c’è stato un inizio, ci dovrà essere pure una fine. Pulviscolo nell’universo. Le cose per il nostro pianeta andavano anche relativamente bene, fino alla comparsa dei primi ominidi. A quel punto i loro geni hanno cominciato a mescolarsi e a produrre innumerevoli prototipi che, per un qualche tipo di selezione, hanno portato come risultato il nostro buon vecchio e amato Homo Sapiens.
Cioè, avete capito? Noi mettiamo in cima alla nostra scala evolutiva quest’uomo, un uomo che negli ultimi 10.000 anni si è macchiato, per proprie manie di soppraffazione, delle più orrende atrocità . Questo ci hanno insegnato i nostri avi, che non dobbiamo accontentarci di mettere la testa del nostro nemico sotto il calcagno, ma che quella testa dobbiamo schiacciarla.
Questo ci ha fornito la Natura: selezione. Perciò un uomo violento e prevaricatore sarà sempre in vantaggio rispetto ad uno umile e generoso. L’uno prevale, l’altro soccombe.Selezione naturale. Inutile dire che questo regime predatorio lo abbia dovuto subire anche il nostro Pianeta, che detto tra parentesi è anche l’unico con queste caratteristiche che noi conosciamo. Siamo riusciti a distruggerlo di più negli ultimi 200 anni, con una crescita esponenziale che corre di pari passo all’evoluzione tecnologica, che quello che erano riusciti a fare i nostri predecessori nei precedenti 2000 . Il rischio di un collasso è imminente, ma vorrei concludere con ottimismo e ricordare una frase che compariva sul finale di certe vecchie serie televisive in bianco e nero:
“Riusciranno i nostri eroi…”
Segue
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