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Beni comuni

CAHIER PER CONTE:LO STATO ASSORBA IL DEBITO VERSO BANCHE ED IMPRESE

di Biagio Riccio
7 Giugno 2020

Chiarissimo Presidente Conte,
Lei si sta preoccupando di convocare gli Stati Generali sull’economia, ma stia attento anche ai riferimenti storici, perché subito dopo, per l’inevitabile fallimento,venne la Rivoluzione Francese, proprio perché il Terzo Stato, quello dei poveri e dei plebei, come disse l’abate Sieyes, non contava nulla,ma prese la Bastiglia.
È necessario e si ricordi di dar seguito a quello che ha detto Draghi, allievo di Federico Caffè.
Draghi nel suo articolo sul Financial Times del 26/3/2020 ha sottolineato che:
1- è intervenuta una pandemia che ha proporzioni bibliche ed ha determinato un’oggettiva impossibilità sul piano economico di produrre reddito e ricchezza;
2-come si sta verificando,i fallimenti delle aziende provocheranno miseria e disoccupazione.
Ma Draghi indica anche una soluzione:

3- che sia lo Stato ad assorbire i debiti delle aziende soprattutto quelli bancari e quelli riferiti a pendenze fiscali pregresse.
Infatti scrive l’ex Governatore della Bce “davanti a circostanze imprevedibili, per affrontare questa crisi occorre un cambio di mentalità, come accade in tempo di guerra. Gli sconvolgimenti che stiamo affrontando non sono ciclici. La perdita di reddito non è colpa di coloro che ne sono vittima. E il costo dell’esitazione potrebbe essere fatale. Il ricordo delle sofferenze degli europei negli anni Venti ci sia di avvertimento.
La velocità del tracollo dei bilanci delle aziende private – provocate da una chiusura economica al contempo doverosa e inevitabile – dovrà essere contrastata con pari celerità dal dispiegamento degli interventi del governo, dalla mobilitazione delle banche e, in quanto europei, dal sostegno reciproco per quella che è innegabilmente una causa comune”.
Dunque lo Stato se non dispiega i suoi poteri per la cancellazione dei debiti, ponga come ipotesi di modalità della sua estinzione, quella di accollarseli, quella di prenderli sul collo, insomma di pagare al posto del privato imprenditore, le banche ed il fisco per le pendenze pregresse.
Parlare di condono è da sciocchi: i soldi non ci sono; occorre invece sostenere la tesi che sia lo Stato a salvare l’economia privata e dunque a preoccuparsi della totale e radicale estinzione del debito, assorbendolo.
Quante volte è intervenuto lo Stato a salvare le banche? Vogliamo ricordare il salvataggio del Monte dei Paschi spa, delle Banche Venete, della Popolare di Bari e così via?Vi è stato, con il beneplacito dell’Europa,un assorbimento delle perdite degli istituti di credito per miliardi e miliardi di euro.
Allo stesso modo ora deve intervenire per l’economia privata.
Questo implica altresì che per la debitoria dovuta alla pandemia,non ci potrà essere un’espropriazione immobiliare o presso terzi delle banche e del fisco contro i privati, anzi quella debitoria, con conseguente cancellazione dalla centrale rischi, deve essere adempiuta dallo Stato.
Anche un altro prestigioso economista è su questa scia: Alain Minc, eminenza grigia del capitalismo francese, la riprova è data dalla intervista a “La Repubblica “del 4 giugno 2020.
In alternativa i poveri potranno svegliarsi dal torpore: con ogni devastante conseguenza per l’ordine precostituito.
E sarebbe anche giusto.
Si ricordi la magica estate della Rivoluzione Francese.

#Coronavirus #Covid19
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