L’Italicum è legge. Ma come funziona?

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5 Maggio 2015

Dopo quasi dieci anni dall’entrata in vigore della legge elettorale firmata da Roberto Calderoli, da lui stesso definita “una porcata”, il Parlamento ha definitivamente approvato l’Italicum, la nuova legge elettorale che si applicherà solo alla Camera dei Deputati e a partire dal 1 Gennaio 2016.

Che sistema prevede l’Italicum?

Innanzitutto il territorio nazionale verrà diviso in 20 circoscrizioni elettorali, tanti quante sono le regioni, che a loro volta saranno suddivise in una totalità di 100 collegi plurinominali che saranno individuati da un decreto legislativo che il Governo dovrà emanare entro 90 giorni (con disposizioni speciali per Val d’Aosta e Trentino Alto Adige).

Questi 100 collegi saranno di dimensione medio-grande, ossia ciascuno tra i 300 mila ed i 600 mila abitanti, e ricorderanno pressappoco il territorio di un’attuale provincia media: la scelta ha sollevato gli animi di parecchi costituzionalisti dato che, vista l’enorme astensione delle ultime tornate elettorali, se si disegna un collegio troppo piccolo c’è il rischio che gli eletti siano rappresentativi di pochi voti, mentre se si opta per una dimensione troppo elevata si rischia di perdere il rapporto tra eletti ed elettori.

In ognuno dei suddetti collegi verranno eletti dai 6 ai 7 deputati, ed ogni partito quindi presenterà una lista dello stesso numero di candidati di cui il capolista sarà bloccato (ossia eletto automaticamente se scatta il seggio) mentre le preferenze riguarderanno solo gli altri candidati. La preferenza può essere doppia ma deve andare a due candidati di genere diverso, altrimenti la seconda preferenza data ad un candidato dello stesso genere della prima sarà annullata.Sempre in ottica del voto di genere, è previsto che le liste dovranno essere composte in modo da alternare un uomo ad una donna. Nell’ambito di ogni circoscrizione, i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.

La legge prevede poi una soglia di sbarramento più bassa rispetto al precedente sistema elettorale: entrano alla Camera tutte le liste che abbiano superato il 3% dei voti sul territorio nazionale. In quanto al premio di maggioranza, l’Italicum assegna ben 340 seggi su 630 alla lista (non più coalizione come nel “Porcellum“) che supererà il 40% dei voti; qualora nessun partito raggiunga tale soglia, si svolgerà un secondo turno elettorale tra le due liste più votate per assegnare il premio di maggioranza, e gli altri partiti si spartiranno i rimanenti 290 seggi sulla base percentuale dei voti ottenuti.

Infine una novità circa gli italiani residenti all’estero: potranno votare per corrispondenza tutti i cittadini che saranno all’estero per un periodo di almeno tre mesi o per motivi di studio, ad esempio l’Erasmus, o per lavoro o cure mediche.

 

TAG: camera dei deputati, italicum, legge elettorale, riforma
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