

Andrea
Porcheddu
Porcheddu
bio
Vado a teatro dal 1988, più o meno ogni sera. Ho raccontato quel che pensavo su diverse testate nazionali, online, cartacee, radio e tv. Ho incontrato Emma Dante, Ascanio Celestini, Arturo Cirillo, Virgilio Sieni, Ricci/Forte e altri artisti cui ho dedicato libri e saggi. Nel frattempo ho firmato sceneggiature e tre romanzi noir ambientati nel [...] teatro. A volte tengo corsi all’Università e laboratori di critica, anche alla Biennale Teatro di Venezia. Spavaldamente, mi sono dedicato alle teorie critiche applicate al teatro con “Questo fantasma, il critico a teatro” (Titivillus editore). Dal gennaio 2021 sono Dramaturg del Teatro Nazionale di Genova.
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Ultimi commenti
in: A che serve il Teatro?
giustissimo caro Villatico, grazie! Mi tenevo alla traduzione classica e consolidata di Aristotele: "mimesi di un’azione seria e compiuta in sé stessa la quale, mediante una serie di casi che suscitano pietà e terrore, ha per effetto di sollevare e purificare l’animo da siffatte passioni", definendo malamente "superare" quel "sollevare e purificare". Ma certo [...] sono d'accordo!
Altro Chiudiin: Un appello per il Teatro: siamo già tanti!
Eugenio, grazie, ma ci serve il tuo cognome
in: Un appello per il Teatro: per non diventare una terra di zombie
GRAZIE A TUTTI E TUTTE. ABBIAMO RAGGIUNTO UN NOTEVOLE NUMERO DI ADESIONI: CHIUDIAMO AL MOMENTO LA RACCOLTA PER INVIARE IL DOCUMENTO AL MINISTRO FRANCESCHINI.
in: Che ne sarà di Roma? Una lettera aperta dal teatro per il Teatro
Ma sì, caro Anonimo Panico2006. Lei ha ragione. Quell'elenco che fa è giusto e sacrosanto, solo che per me è il minimo in una città come Roma. che dovrebbe competere con New York, Parigi, Berlino, Tokyo. Offerta altissima? mah. Solo questione di soldi? Non so. Mi fa piacere che lei ne sia soddisfatto. io magari [...] sbaglierò, ma continuo a esercitare la prerogativa, e la libertà, del pensiero critico. Anche da Göteborg.
Altro Chiudiin: Miss Italia e l'orrore della violenza quotidiana
Sì, certo, caro signor Iodice. Peraltro nell'articolo, se ha la pazienza di leggerlo, c'è anche un "francesco qualcosa" e un "pequeno qualcosa". Il guaio è che non sono io a svilire la signora Leotta, quanto la trasmissione che conduce.