
Giornalismo
Papa Leone XIV invoca la libertà per i giornalisti. In prima fila c’era Paola Ugaz
Durante l’incontro con la stampa internazionale del 12 maggio in Vaticano, Papa Leone XIV ha lanciato un appello accorato per la libertà dei giornalisti incarcerati a causa della loro lotta per la verità e tra i presenti c’era Paola Ugaz, la giornalista peruviana che, insieme a Pedro Salinas, ha avuto un ruolo decisivo nel far emergere i crimini e gli abusi all’interno del Sodalicio di Vita Cristiana (SCV), sciolto da Papa Francesco propo prima di morire. Una vicenda molto importante per la Chiesa, che ha visto Prevost in prima fila nella battaglia, e che ha avuto un’importanza decisiva anche nella sua ascesa all’interno delle gerarchie ecclesiastiche.
Ugaz ha donato al Pontefice una sciarpa artigianale peruviana e dei cioccolatini, scherzando sul fatto che “sono la parte migliore del regalo”. Il suo impegno giornalistico non si è mai fermato: continua infatti a indagare su presunti casi di corruzione e riciclaggio internazionale collegati al SCV, mentre in Perù lei e Salinas affrontano una raffica di procedimenti giudiziari ritorsivi.
Il pontefice ha espresso solidarietà verso i reporter che mettono a rischio la propria vita per documentare guerre e ingiustizie, sottolineando che la loro sofferenza è una sfida alla coscienza della comunità internazionale. “Solo persone informate possono fare scelte libere”, ha detto Leone XIV, aggiungendo che la libertà di stampa è un bene prezioso da tutelare.
Papa Leone ha inoltre invitato i giornalisti a scegliere un linguaggio di pace, rifiutando parole aggressive, ideologiche o manipolative. Ha ringraziato la stampa per aver saputo raccontare l’unità e la bellezza della Chiesa nei momenti recenti più complessi: dalla morte di Papa Francesco al conclave che ha portato alla sua elezione.
Il discorso si è chiuso con un’esortazione a “disarmare la comunicazione da odio e pregiudizi” e a fare del giornalismo uno strumento di pace, capace di dare voce a chi non ne ha.
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