Lapo è l’Italia
Lapo per me è il simbolo dell’Italia contemporanea.
È il 40 enne che campa sui soldi dei genitori che a loro volta campano su quelli dei nonni, proprio come l’Italia di oggi campa su quella degli anni 80 che a sua volta campava su quella dei 60.
È il creativo che non ha mai creato nulla.
È il miliardario cui tutti è permesso, mentre i disgraziati, in questura per pochi grammi di erba, è già tanto se ne escono vivi.
È l’ipocrita che ancora il mese scorso su Vanity Fair USA dava lezioni di stile italiano per conquistare le donne.
È il gratta e vinci che ad ogni grattata svela un Oceano di disperazione, sconfitta, solitudine e che pero’ va avanti smascellando, sempre più sfatto, sempre più vecchio, sempre più rotto, facendo finta che tutto vada bene, con i giornali – tutti gestititi dagli amici degli amici – che ancora ne tessono le lodi.
Avrebbe bisogno di aiuto. Proprio come l’Italia – a prescindere che vinca il sì oppure il no.
Un commento
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Io non me la sento di essere così duro con questo squinternato nipote di Gianni Agnelli. E’ una persona con le sue debolezze, probabilmente molto sola, vittima della propria ipocrisia e che ogni tanto appare sulle copertine con la bella di turno, quasi certamente ingaggiata per coprire quello che era emerso anni fa e che è riemerso oggi: al nostro piacciono i trans. Oltre al resto… Se avesse il coraggio delle proprie azioni (chissà se avrà letto il Manzoni dei Promessi Sposi…), non cadrebbe periodicamente vittima di sé stesso.