Atene, dal vivo: AthensLive

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21 Ottobre 2017

Un viaggio attraverso le voci della Grecia non può che cominciare da Atene. Con questo post si inaugura così un legame diretto con una nuova media start-upAthensLive, nata poco più di un’anno fa in Grecia. Io li ho incontrati diverse volte, in Italia e nel loro quartier generale nel centro di Atene. Qui vi racconto in cosa consiste il loro progetto, e perché, di qui in avanti, ri-posterò regolarmente una selezione dei loro articoli.

Il media project di AthensLive, concepito nel 2015, ha cominciato a operare nel 2016, e costituisce una fonte indipendente di notizie, storie, analisi e immagini dalla Grecia. Essa mira a un pubblico internazionale, e ha la sua base ad Atene: in via Kolokotroni 59B GR10560, a pochi passi da Syntagma, e dal parlamento ellenico. Il gruppo descrive se stesso come “un prodotto dell’esperienza di otto anni di crisi ininterrotta della società e dei media greci, parte quindi dei sommovimenti in corso al momento”. Detto in altre parole, in una società che fatica a costruire prospettive di uscita dalla difficile situazione politica, sociale ed economica, un gruppo di ragazzi di età diverse ma tutti relativamente giovani hanno deciso di cominciare ‘a fare da soli’; e in un paese solo 88° nell’indice per la libertà di stampa 2017 (fonte: Reporters without Borders), la missione di AthensLive è creare “una media house innovativa e dinamica (…)”, costruita su un modello di business “sostenibile e indipendente”, e che “supporti una cultura dell’eccellenza nel giornalismo”.

Due elementi importanti per comprendere il progetto non possono essere dimenticati:  innanzitutto, AthensLive non rappresenta nessuna particolare linea politica, e non rappresenta opinioni: ciò che conta per loro sono dati, informazioni aggiornate, storie dirette, e analisi approfondite; secondo, il gruppo si è costituito come organizzazione no profit, che intende modificare il panorama – cena dubbio in crisi economica e d’identità – dei media greci inserendosi in esso come voce indipendente.

AthensLive, nei fatti, consiste in una squadra di 4 fondatori e circa 10 collaboratori (che vedete nella foto qui sopra). Questa squadra comprende giornalisti, fotografi e tecnici, greci e internazionali: alcuni di loro sono giornalisti che hanno diversi anni di esperienza in importanti testate elleniche e internazionali, e altri invece – e per la maggioranza – sono giovani giornalisti o esperti di temi specifici, sotto i trent’anni. Molti di loro ‘nascono’ come collaboratori di Popaganda.gr, la prima rivista greca multimediale e indipendente. AthensLive, se ci fosse bisogno di dirlo, è nata alimentandosi di social media; questo fino all’aprile 2016, in cui ha lanciato la sua prima campagna di crowdfunding, che si è chiusa prima dell’estate e che ha raccolto un capitale iniziale di €23,367 euro, con cui il gruppo finanzia la fase di avvio del progetto. Con questi fondi, il gruppo è fino ad ora riuscito a imporsi come fonte di notizie e reportages di qualità, per un audience internazionale e quindi strettamente in lingua inglese, dalla Grecia. Tassos Morfis, co-fondatore e direttore responsabile, ha sottolineato che la campagna di crowdfunding di AthensLive è stata quella di maggior successo nel panorama dei media greci, e che il Monocle magazine li ha definiti “in sostanza, l’unica vera media start-up in Grecia”. Questo, infine, era video della campagna:

La connessione con i lavori e la voce di AthensLive offrirà d’ora in avanti a questo spazio due nuovi elementi. Primo, ci sarà un legame diretto con una fonte di notizie e di reportage dalla Grecia, che io selezionerò, e introdurrò su questo spazio, in italiano. Secondo, il legame sarà in essenza un legame “mobile”: AthensLive è evidentemente in una fase di sviluppo e trasformazione, ed è un esperimento d’avanguardia in una situazione, quella greca attuale, dove nulla è semplice, men che meno inventarsi una nuova voce e farla vivere. Quindi, piccoli media greci crescono, si potrebbe dire. Al di là del motto, però, emerge di qui anche una chiave di lettura: seguire tra le righe quello che fa questo gruppo di giornalisti, e come si evolve questa start-up, significa osservare cosa significa costruire qualcosa in Grecia oggi, e al tempo stesso avere uno sguardo senza mediazioni sui nostri vicini – europei – al di là dell’Adriatico.

Seguiteci, si comincia con il prossimo post. State a guardare cosa succede in Grecia: in tutti i sensi.

TAG: "The Greek Story", atene, grecia, Greek media, startup
CAT: Media

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