La torre di Babylon brucia ancora

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31 Luglio 2016

Questa domenica è finito Babylon su Radio 2. La sera del 31 luglio 2016. Il programma guidato da Carlo Pastore è uno dei pochi, se non il migliore, a portare alle orecchie del servizio pubblico un mix di musica che Oggi ha senso trasmettere: indie rock, hip hop ed elettronica, stringendo.

Babylon unisce anime diverse commettendo il peccato di togliere confini e lasciare libero il piacere dell’ascolto, amichevole e puntuale, sciallo e ricercato senza appesantire.

Sono stati fra i primi a spingere quel movimento elettronico nascente composto da Godblesscomputers, Populous, Clap Clap, Yakamoto Kotzuga, Jolly Mare ecc… Tutto l’indie italiano che troviamo nei festival estivi lungo la penisola è passato da loro. Questo solo restando al nostro paese e sottolineando quanto abbiano dato per la promozione della musica nazionale.

Mentre scrivo un magone di tristezza contrasta con il rispetto fiero per il servizio reso, l’impegno e la passione lunga 6 anni. Per capire che volesse dire per un ascoltatore come me, vi racconto dell’inverno di due anni fa (2014), quando lavoravo sabato e domenica sotto le festività come cassiere in un centro commerciale. Lavoravo oltre l’orario di cena (21-21.30) e dopo una giornata faticosa quello che mi faceva tenere botta era il pensiero di poter uscire e fiondarmi a casa davanti la radio; cenare, aprire una birra e lasciare Babylon lavare via ogni stanchezza.

La chiusura è perciò una Perdita, una perdita dettata, senza voler accusare direttamente la nuova gestione by Carlo Conti, della mentalità al ribasso piatto che taglia, o meglio decapita, trasversalmente i nostri media.

Non ho paura a dirlo: la radio in Italia, tranne qualche raro caso, fa schifo, fa terribilmente schifo. Musicalmente e contenutisticamente è una riproposizione in filodiffusione di C’è posta per te, Pomeriggio 5, e talentoni. Non fa altro che riproporre la realtà finta, bigotta e ovattata generale, dove non c’è carne al fuoco ma un brodino.

C’è frustrazione in ciò perché perdiamo una vittoria, è un ossimoro. Un qualcosa di fuori dal mondo come d’altronde vive il paese. So benissimo di generalizzare nella solita visione negativa ma se lo schifo è tanto ed è davanti agli occhi è inutile evitarlo.

Dal canto suo, la clique di Babylon può girare a testa alta: per una volta qualcuno ha fatto la differenza!

Se dico che in Italia la radio fa schifo so quel che dico. La radio l’ho fatta dai piani bassi: in regia, con un mio programma, le dirette, seguendo la scena locale e facendo stream dei concerti. Ho partecipato a incontri e visto come ragiona questo mondo. È una grande messa rassicurante di pacche sulle spalle, niente di più o di meno di quello scritto sopra.

Citando Pastore nel suo post dedicato: “il mio modello è sempre stato BBC radio. La differenza la fece la musica, che se non l’avessimo suonata noi non avrebbe trovato spazio altrove su FM”.

Per me la differenza che passa fra “la radio italiana” e quella inglese è il senso di rivalsa, la fame, perché è urgenza di esprimersi, il bisogno di cambiare le cose e lasciare un segno. Niente di rassicurante ed inoffensivo può farlo, non è una “guerra” ma una sfida certamente, dove conta di più sbagliare e intraprendere errori che essere tutti moderatamente contenti. L’adrenalina e l’eccitazione non devono essere viste di mal occhio, represse ma serenamente supportate. Siamo noi stessi, un gruppo, un posto fisico e mentale dove essere felici, dove comunicare qualcosa di viscerale con la musica/le parole, da una parte all’altra del mezzo.

“È stata una questione di suono che nasconde una questione di contenuto”, CP.

Quello che rappresentiamo è quello che facciamo, quello che facciamo è quello che rappresentiamo.

Bonus: il saluto di Babylon e la petizione per farlo tornare

Recap: sia Babylon che Mu torneranno a settembre in programmazione. Le notizie uscite relative alle loro chiusure sulle agenzie di comunicazione erano errate. Come annunciato da Carlo Conti sulla sua Pagina Facebook (e confermato da Babylon e Mu stessi).

TAG: babylon, carlo pastore, elettronica, hip hop, indie, radio, radio 2, rai, Rock
CAT: Musica

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