Dirigenti del PD, “Soffittizzatevi!!!”

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3 Luglio 2018

Nella pena di questi giorni d’inizio legislatura (che oramai hanno superato i cento e che non sono stati forieri di particolari rivoluzioni, almeno a vedere la Gazzetta Ufficiale) la cosa che fa certamente più pena è il girare tremebondo e confuso degli esponenti del fu partito di maggioranza relativa tra i corridoi e le aule del Parlamento (per non dire di come girano nelle stradine prospicienti i palazzi o negli studi televisivi).

Prima ancora che nell’interazione con gli interlocutori, il senso di inadeguatezza si avverte già nella postura, nella stanca ripetizione di mantra fuori tempo (ad esempio quando hanno la fortuna di essere ancora invitati come esponenti dell’opposizione in qualche salotto televisivo) in quel modo in cui dicono le cose, da cui traspare che neanche loro credano più in quel che dicono, come facevano un tempo. Figurarsi se possono credere all’idea bislacca di mettersi in trincea per un tempo indefinito all’opposizione di questo sgorbio di governo. Parafrasando Flaiano, verrebbe da dire che in Italia non si può fare l’opposizione, perchè ci conosciamo tutti…

E infatti, non un sospiro si leva nei momenti topici, non una reprimenda di valore, non un serio impegno preso nei confronti dei cittadini. Niente. Catatonici, discutono d’altro, twettano come se fossero semplici cittadini indignati, si nascondono nelle manifestazioni (poche) di questi giorni, si rivelano ogni giorno di più inadatti al ruolo loro assegnato dall’elettorato nell’ultima occasione elettorale nazionale.

Per non dire dei territori dove, fino a qualche giorno fa, spadroneggiavano. Lì lo sgomento è doppio, esponenti una volta al governo (perenne) di piccoli e grandi comuni ormai passati per volontà popolare armi e bagagli al “nemico”, si aggirano per piazze e bar salmodiando e comiziando come se fossero in Hyde Park, tra gli sguardi divertiti dei loro (ex) elettori.

Queste scene cominciano anche a vedersi nei comuni di prossima elezione dove, a fronte di sindaci Pd che hanno già fatto girar voce della loro indisponibilità alla ricandidatura (manco fossero un sindaco 5stelle di primo pelo qualsiasi, affranto e deluso dalla crudezza della politica attiva), vari soggetti dell’entourage degli stessi cercano di far partire una campagna elettorale lunghissima, formando crocicchi di anziani  e indottrinandoli come al bel tempo che fu.

Ma anche tra la platea solita, gli sguardi sono più di compassione che di comprensione e chi si fermava volentieri ora adduce motivazioni varie per sganciarsi dal comiziante e riprendere la via di casa. Quando questi rinnovati agit-prop non si trovano a dover battibeccare con oppositori di passaggio finora abituati al silenzio, ringalluzziti dall’odore del sangue della prossima potenziale vittima. Ed è nel contradditorio che la forza dialettica del governante ora oppositore si sfarina, facendo così da amplificatore involontario dei dubbi di chi fino a quel momento lo ascoltava con bonomia.

Quanto raccontato sul piano della piazza fisica, pari pari si può riportare sulla piazza virtuale (televisiva o internettiana che sia). Lasciando soli a sproloquiare gli esponenti dell’attuale governo c’è la possibilità che qualche dubbio venga, anche in chi li ha votati. Ma appena un esponente dell’ex partito di maggioranza relativa si affaccia, ecco che i dubbi spariscono e si torna felicemente a vantarsi del governo del cambiamento. Come dire, meglio questo guazzabuglio dei gigli del passato.

E in questo terribile dilemma, si contorcono i gruppi dirigenti, assillati da un dubbio Morettiano d’antan: Vengo o non vengo a fare politica? (https://www.youtube.com/watch?v=yaiH2lGIvVw) .

Per questo vorremo dare un consiglio agli esponenti nazionali del PD, prima dell’assemblea di sabato prossimo (anch’essa pare destinata a non cambiare nulla nello scenario del maggiore partito d’opposizione). E pure in questo caso ci rifacciamo ad un classico della commedia all’italiana anni 50: Totò e le donne.

Parafrasando, amici (e compagni, sempre si possa ancora dire) del PD “Contro il logorio della politica moderna, uomini (e donne) del PD, soffittizzatevi!!”(per un chiarimento, oltre al film in alto, ecco questo altro link Treccani: http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/articoli/parole/soffittizzarsi.html)

E chissà che non possiate metterci meno tempo del Labour Party, a trovare un Corbyn (o un Trudeau) de voantri. Che per ora, nel vostro giro (e dintorni), non se ne vede l’ombra…

TAG: governo, Nanni Moretti, opposizione, Pd, politica, renzi, Totò
CAT: Parlamento, Partiti e politici

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