Francia, un ex campione di roller lancia la sfida a Skype e Whatsapp
La sfida a Skype e Whatsapp arriva da un ex campione del mondo di roller. E’ la storia del 39enne francese Taïg Khris: solo cinque anni fa, nel 2010, il ragazzo nato a Tangeri, in Algeria, era diventato famoso per essersi lanciato dal primo piano della Tour Eiffel (38 metri!), scivolando con i suoi pattini su una rampa da skate. Dai calzoncini alla cravatta il passo è breve e così Khris, dopo l’ennesimo infortunio nel 2013, si è lanciato nella carriera di imprenditore delle telecomunicazioni, con un prodotto pronto a stupire almeno quanto quel folle salto: ieri ha presentato in Francia l’app “onoff”, candidata a rivoluzionare l’utilizzo degli smartphone.
L’app concepita dall’ex roller permette infatti, partendo da un’unica scheda Sim, di generare e utilizzare indifferentemente più numeri telefonici sullo stesso smartphone, e di rendere gli stessi numeri, con tutti i servizi annessi (segreteria, messaggi, etc) utilizzabili su qualsiasi altro apparecchio, tramite l’app e l’account annesso. E’ la tecnologia dei “cloud numbers”: “Abbiamo creato il telefono virtuale – spiega Khris -: la scheda Sim diventa solo un vettore di ricezione ed emissione, come può essere un indirizzo email”.
La rivoluzione sarà soprattutto nell’ambito professionale, offrendo a tutti la possibilità di avere due numeri (uno per il lavoro, uno per la vita privata) senza però dover per forza possedere due cellulari. Ma non è tutto: l’app, disponibile su iOS e Android e inizialmente gratuita (sarà poi commercializzata al prezzo di 2,99 euro al mese) lancia anche la sfida ai servizi di messaggeria istantanea come Skype, Whatsapp e Viber. Si tramuta infatti in un social network privato e in una messaggeria text ma anche vocale, il cui traffico sarebbe comunque conteggiato come consumo all’interno del contratto con l’operatore telefonico: questo maggior utilizzo della rete della compagnia telefonica (a differenza dei vari Skype che utilizzano il sistema VoIP) compenserà, qualora “onoff” dovesse prendere piede, il probabile calo di vendite di schede Sim.
Ma come è stata possibile questa avventura, e quando arriverà in Italia? La startup, partita da zero 18 mesi fa ma già capace di raccogliere 1 milione di euro anche grazie al contributo di amici del mondo dello sport (come Fabien Pelous, ex capitano della nazionale francese di rugby), conta ora 25 dipendenti ed entro l’anno è pronta a sbarcare in 100 Paesi, tra cui l’Italia.
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