Intervista alla prof.ssa Zana

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4 Novembre 2015

Tra le scuole selezionate insieme all’assessore Poli  del Comune di Bergamo per l’intervento di Pigmenti c’è la scuola primaria Valli. La scelta di questa scuola elemetare ha dei motivi legati al quartiere in cui essa è inserita e all’evoluzione che negli ultimi anni la scuola ha subito.

Abbiamo chiesto alla prof.ssa Eleonora Zana, insegnante vicaria dell’Istituto De Amicis di Bergamo, di descriverci brevemente la scuola in cui lavora, per conoscere meglio quali potrebbero essere le ricadute del nostro laboratorio itinerante di arte pubblica e narrazione  in gara fino a Giovedì 5 Novembre alle 18 per il Bando Che Fare. (Qui per votare il nostro progetto).

Gli artisti che potrebbero intervenire in caso di finanziamento sono Hitnes e Tellas, due bravissimi artisti italiani che – a nostro parere – sarebbero perfetti per la struttura architettonica della scuola.

Ci può raccontare il contesto in cui è inserita la scuola?

La scuola è inserita nella zona detta “Clementina” nel quartiere di Boccaleone. Questo quartiere è diviso in due dalla ferrovia e la zona della Clementina, che risulta decentrata rispetto al centro del quartiere, registra, negli ultimi anni, un importante mutamento del tessuto sociale caratterizzato da un significativo flusso migratorio.

Scuola Valli - Via Rovelli 32 - Bergamo

Quali sono i punti di forza e quelli più critici della scuola?
La scuola ha visto una progressiva diminuzione degli alunni iscritti, fenomeno che si correla alla mutata condizione sociale dell’area di riferimento. E’ frequentata da bambini di differenti provenienze e con diverse storie di vita. Tale caratteristica rappresenta il punto di forza della scuola che vive le differenze come ricchezza; rappresenta ugualmente un aspetto di cura e attenzione di cui tener conto nella progettazione di proposte formative capaci di essere veramente inclusive. Per questo motivo la scuola è fortemente impegnata nell’applicazione di metodologie innovative e si connette, sul territorio, a esperienze importanti di innovazione didattica quale, da quest’anno, “Impara digitale”.

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Il tema del Tempo, che è il filo conduttore dell’intero progetto, verrà affrontato attraverso laboratori creativi e di stampa. E’ un tema che può interessare gli alunni di quell’età?

Il tema del tempo è multidimensionale: i bambini hanno attese per il tempo che verrà, hanno ricordi vividi e affetti per un tempo che è stato, seppure agli adulti appaia come appena passato. I bambini amano il racconto del tempo che è stato, del tempo di chi li ha preceduti, perché si tratta del tempo dei vissuti che hanno fondato la loro storia. Il tempo, il suo scorrimento e le trasformazioni che comporta, rappresenta per i bambini una dimensione di grande fascino, perché fondativa.Anche il tempo che verrà è motivo di interesse per i bambini: si tratta del tempo del sogno, del progetto, della realizzazione… Il tempo è, per i bambini, anche luogo di realizzazione di progetti di vita che hanno valenza in termini di cittadinanza. Infine, un accenno a un’ulteriore dimensione del tempo che i bambini valorizzano nei loro racconti: il tempo spesso, per loro, non è efficacemente misurato dall’orologio, in quanto vivono il contrasto tra il tempo reale e quello dei loro desideri, dei loro successi, delle frustrazioni, delle insoddisfazioni…

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Che vantaggi vedrebbe se riuscissimo a realizzare il progetto anche nella vostra scuola?

Diversi…
La collaborazione con artisti che porta inevitabilmente all’ampliamento degli sguardi in termini di possibilità, esperienze, condivisioni e, quindi, di competenze.
L’incontro con i modi e le esperienze della progettazione di un mondo di “grandi” in co-relazione con i bambini
Il “toccare con mano” la possibilità di operare delle trasformazioni importanti nell’ambiente di vita.
L’incontro, che ha del magico, con il bello che si realizza.
Il piacere dell’ appartenenza a un progetto “in grande con i grandi”

TAG: arte pubblica, che fare, città, hitnes, pigmenti, scuola, tellas
CAT: Arte, scuola

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