
Giornalismo
Armatevi e partite
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
Si riuniscono a Londra una quindicina di leader europei per un vertice sulla guerra in Ucraina. L’asse tra il premier britannico, Keir Starmer, e il presidente francese, Emmanuel Macron, avanza una proposta di tregua della durata di un mese. Si lavora per una pace giusta, con la possibilità di invio di truppe occidentali, ma che richiederebbe comunque la garanzia di una protezione statunitense, giudicata “indispensabile”. Alla missione parteciperebbe, oltre a Francia e Inghilterra, un gruppo di Paesi definiti “volenterosi”. Intanto, Ursula von der Leyen annuncia il riarmo dell’Europa. (Repubblica)
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha deciso di bloccare l’ingresso di merci e forniture nella striscia perché Hamas ha rifiutato il piano per estendere la prima fase fino al Ramadan e alla Pasqua ebraica, proposto dall’inviato in Medio Oriente dell’amministrazione Trump, Steve Witkoff. L’Egitto – Paese mediatore per la pace in Medioriente, insieme a Qatar e Usa – condanna la decisione, così come il ministero degli Esteri saudita. La Ue dal canto suo si limita a “condannare il rifiuto di Hamas di accettare l’estensione della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco”. (IlFattoquotidiano)
La Commissione europea proporrà un “emendamento mirato” alle norme sulle emissioni inquinanti dei veicoli, concedendo alle case automobilistiche tre anni, anziché uno, per soddisfare i nuovi obiettivi di emissione di CO2 per auto e furgoni. Lo ha annunciato alla stampa la presidente Ursula von der Leyen a Bruxelles, anticipando i punti principali del piano ad hoc per il settore.(IlFoglio)
Donald Trump ha deciso di sospendere tutti gli aiuti militari all’Ucraina. È il segnale con cui il presidente Usa intende piegare Zelensky, inducendolo a più miti consigli. Saranno bloccati gli aiuti militari che in questo momento non si trovano già in Ucraina, compresi gli armamenti attualmente in transito o già in Polonia. Lo stop è stato già comunicato al capo del Pentagono, Pete Hegseth. (IlGiornale)
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha presentato un piano per riarmare l’Europa. Si tratta di un piano in cinque punti che ha l’obiettivo di mobilitare ben 800 miliardi di euro nei prossimi anni. Il piano, preparato in fretta e furia a Bruxelles, è la risposta al disimpegno degli Stati Uniti di Donald Trump per la sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa intera (Europa.today)
Il presidente ucraino, Zelensky, si dice pronto a lavorare rapidamente per porre fine alla guerra e le prime fasi potrebbero essere il rilascio dei prigionieri e la tregua nel cielo (divieto di lancio di missili, droni a lungo raggio, bombe sulle reti energetiche e altre infrastrutture civili). Vogliamo procedere molto rapidamente in tutte le fasi successive e lavorare con gli Stati Uniti per concordare un solido accordo finale”. (Ansa)
Donald Trump ha dato il via libera ai nuovi dazi sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, per un valore complessivo di 1.500 miliardi di dollari. I prodotti canadesi e messicani saranno colpiti da tariffe del 25%, con un’eccezione per l’energia proveniente dal Canada, tassata al 10%. Per la Cina, invece, i dazi sulle merci già colpite salgono dal 10 al 20%, con la promessa di ulteriori restrizioni a partire dal 2 aprile, quando verranno colpiti anche i prodotti agricoli. (Industriaitaliana)
Il vertice tra il governo e l’Associazione nazionale magistrati ha certificato l’impossibilità di una qualsiasi mediazione sulla riforma costituzionale della giustizia. “Non ci sono state sostanziali modifiche delle nostre posizioni né di quelle del governo, che si presentava con la separazione delle carriere blindata, l’Anm con una controproposta di segno opposto, con la promozione di una maggiore interscambiabilità tra le funzioni, ovvero il contrario della netta separazione”. Questo ha dichiarato il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, uscendo dall’incontro con la premier Giorgia Meloni. (Domani)
È morto a 86 anni Bruno Pizzul, voce storica del calcio italiano e della Nazionale. È stato la voce delle notti magiche del Mondiale 1990, dei rigori di Pasadena quattro anni dopo. Il suo “Robertobaggioooo” entrò nel cuore di tutti. Ha raccontato le partite dell’Italia per 16 anni, dal 1986 al 2002, l’ultima è stata Italia-Slovenia del 21 agosto 2002, amichevole giocata a Trieste e persa dagli azzurri 1-0. Ha ha commentato le partite della nazionale in cinque campionati mondiali, e quattro campionati europei. (Gazzetta dello Sport)
I Leader dei 27 Paesi Ue hanno detto sì al piano di riarmo di Ursula von der Leyen, anche se con dei distinguo. Le proposte legislative saranno oggetto del summit del 20 e 21 marzo. I leader hanno anche discusso la possibilità per gli Stati membri di aumentare le spese militari senza che queste entrino nel calcolo del loro deficit, in modo da superare i limiti imposti dal patto di stabilità.(Corriere della Sera)
La Bce ha ridotto di 25 punti base il tasso sui depositi, oggi considerato il più importante, al 2,50%, da 2,75%. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento è sceso al 2,65% dal 2,90%, quello sui prestiti marginali al 2,90% dal 3,15%. La decisione è stata presa per consensus, nessuno si è opposto, c’è stata solo un’astensione, quella del governatore austriaco Robert Holzmann: è la prima volta che la Bce rende così espliciti i voti in consiglio direttivo. (IlSole24Ore)
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