Giornalismo
Il PIL frena. L’Istat taglia l’ottimismo di Giorgetti
Come ogni settimana ecco i fatti più importanti dei giorni passati
È caos in Siria dopo che i ribelli jihadisti di Hayat Tahrir al Sham hanno preso il controllo di Aleppo e si stanno espandendo in tutta la provincia di Idlib. Almeno 372 persone sono state uccise, tra cui almeno 48 civili, da quando è stata lanciata l’offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad. Il presidente siriano ha promesso che “userà la forza per eliminare il terrorismo” in Siria (Fanpage)
Carlos Tavares, CEO del gruppo automobilistico Stellantis, ha rassegnato domenica sera le dimissioni e il consiglio di amministrazione le ha accettate, a sorpresa e in anticipo rispetto al previsto. Un’accelerazione drammatica dopo un periodo segnato da un calo dei profitti e un indebolimento delle vendite, in particolare negli Stati Uniti, per il secondo produttore europeo, che annovera tra i suoi marchi Jeep, Peugeot, Fiat e Alfa Romeo. In attesa del successore la guida a un Comitato ad interim presieduto da John Elkann. (IlSole24Ore)
Giorgia Meloni nomina Tommaso Foti ministro per gli Affari europei al posto di Raffaele Fitto, entrato formalmente in carica come vicepresidente della Commissione europea con la delega a Riforme e coesione. Foti erediterà quindi tutte le deleghe di Fitto, che ha traslocato a Bruxelles, compresa la delega al sud. La sua scelta consente a Meloni di mantenere un dicastero delicato in mano a un suo fedelissimo che da tempo svolgeva un ruolo importante come cinghia di trasmissione tra governo e gruppo parlamentare, dando spesso voce alla posizione ufficiale del partito. (Il Giornale)
Crisi Volkswagen scioperano 120mila lavoratori del gruppo a turno per due ore per protestare contro il piano di ristrutturazione, che prevede la chiusura di tre stabilimenti in Germania e il taglio di 15mila posti di lavoro. Il piano prevede anche la riduzione del 10 per cento dello stipendio degli operai tedeschi. Le trattative tra i sindacati, il governo e l’azienda sono ancora in corso (Domani)
Filippo Turetta condannato all’ergastolo per l’omicidio premeditato dell’ex fidanzata Giulia Cecchetti. Se nel corso dei prossimi anni terrà un «comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento» dopo 26 anni di detenzione, potrà chiedere la liberazione condizionale. Sarà eventualmente il tribunale di sorveglianza a disporla, reintegrando Turetta alla vita sociale, con una sospensione della pena, subordinata alla non commissione di nuovi reati o contravvenzioni della stessa indole di quelli per i quali è stato condannato. (La Stampa)
È terminato con una richiesta di impeachment il caotico tentativo di rovesciamento avanzato dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, che, martedì 3 dicembre, ha inaspettatamente dichiarato la legge marziale nel Paese, accusando l’opposizione del DPK (Partito Democratico di Corea) di avere legami con la Corea del Nord. l’Assemblea Nazionale ha annullato l’ordine di Yoon, che è stato costretto a revocare la legge marziale e a sollevare i militari dagli incarichi appena assunti. (L’indipendente)
Cade il governo Barnier in Francia, Il governo è durato soltanto tre mesi, il più breve della Quinta Repubblica: finisce con una mozione di sfiducia votata da 331 deputati su 574, ne bastavano 289. Non succedeva dal 1962. Ora dovrà presentare le sue dimissioni e quelle dei suoi ministri. Il presidente Macron: resto fino al 2027 nei prossimi giorni la nomina del nuovo premier.(Repubblica)
Un piano per uccidere Giorgia Meloni: “fascista finché non è salita al potere”, mentre “ora rinnega di esserlo“. Così i neonazisti del gruppo “Werwolf division” chiamavano la Premier, che volevano uccidere con “un colpo in testa”. È quanto emerge dalle intercettazioni riportate nell’ordinanza di custodia cautelare, che ha portato all’arresto 12 membri della banda accusati di terrorismo, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. (IlFattoQuotidiano)
È morto Paolo Pillitteri, sindaco socialista di Milano dal 1986 al 1992. Si è spento nella sua città. Figlio di un maresciallo dei carabinieri siciliano, ex cognato di Bettino Craxi, parlamentare ed esponente di primo piano del Psi, fu sindaco del capoluogo lombardo negli anni della ‘Milano da bere’. Ieri avrebbe compiuto 84 anni. A darne l’annuncio il figlio Stefano sui social: «Ha avuto un’esistenza ricca nel bene e nel male. Ma poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria». Nel 1992 era stato coinvolto nell’inchiesta Mani Pulite. Sala: «Pronti a un ricordo pubblico». (Corriere della Sera)
L’Istat dimezza le stime sulla crescita italiana di quest’anno, portandole dal + 1% di giugno al + 0,5%. Il consuntivo alla fine si dovrebbe attestare al +0,7-0,8% grazie alle quattro giornate lavorative in più non calcolate nei conti trimestrali. Ma la forbice delle previsioni investe anche il 2025: l’Istat stima uno +0,8% contro il +1,1% di giugno e il +1.2% del piano di bilancio. Per il ministero dell’economia nessuna sorpresa ma serve una strategia complessiva europea per il rilancio industriale. (Il Sole24Ore)
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