Sébastien Lecornu

Mondo

Macron sceglie ancora Sébastien Lecornu, che accetta «par devoir»

Il presidente francese Emmanuel Macron ha riconfermato Sébastien Lecornu come primo ministro, solo quattro giorni dopo le sue dimissioni. La decisione, che mira a ristabilire la stabilità politica dopo la crisi di governo, apre una nuova fase di tensione all’Eliseo

11 Ottobre 2025

Il presidente francese Emmanuel Macron ha riassegnato l’incarico di primo ministro a Sébastien Lecornu, appena quattro giorni dopo che quest’ultimo aveva rassegnato le dimissioni, travolto dalle proteste e dal fallimento della composizione del suo governo. La riconferma è stata annunciata dall’Eliseo: «Le président de la République a nommé M. Sébastien Lecornu Premier ministre et lui a confié la mission de former un nouveau gouvernement.»
Lecornu ha accettato «par devoir» (per dovere), secondo quanto riportato da France 24, sottolineando che il suo compito sarà di archiviare il bilancio 2026 e garantire stabilità in una legislatura frammentata.

Lecornu visiterà oggi una stazione di polizia a L’Haÿ-les-Roses, comune francese situato nel dipartimento della Valle della Marna nella regione dell’Île-de-France. Come scrivono i media francesi è la sua prima visita ufficiale da quando il presidente Macron gli ha conferito nuovamente l’incarico.

Un secondo tentativo in un clima di tensione

Quello in corso è già definito il Governo Lecornu II: Lecornu dovrà rapidamente trovare sostegno e comporre un esecutivo credibile in un clima politico ostile. Il suo precedente governo, durato una notte, dopo la presentazione della lista ministeriale, ha causato lo scontento di molti partiti, incluse forze alleate centriste. Per i Repubblicani il nuovo governo era troppo simile al precedente di Bayrou, di cui erano stati confermati 12 ministri su 18. Gli alleati avevano contestato, in particolare, il ritorno dell’ex ministro Bruno Le Maire, un fedelissimo di Macron, che poi aveva rinunciato all’incarico.

Le opposizioni hanno già minacciato mozioni di sfiducia. Rassemblement national e La France insoumise (LFI) di sinistra radicale, hanno detto che proveranno a sfiduciare Lecornu. Su BFM TV, il titolo è stato netto: «Un nouveau bras d’honneur», a indicare il forte scontro politico che attende il nuovo esecutivo.

Critiche e resistenze dentro e fuori il campo per Macron

Secondo Le Monde, la riconferma ha inasprito le critiche contro Macron, accusato di persistenza autoritaria: «démissionnaire le lundi, “remissionné” le vendredi», mantiene un primo ministro che pochi giorni fa era stato costretto ad abbandonare l’incarico. Da parte dei Républicains (LR), molti deputati hanno espresso un “soutien avec participation” — sostegno condizionato nell’assemblea nazionale — mentre altri restano diffidenti.

“Non dobbiamo entrare in questo governo”. Davanti ai deputati dei Repubblicani (LR), riuniti in videoconferenza il giorno dopo il reincarico di Sébastien Lecornu, il presidente del partito politico francese Bruno Retailleau ha dichiarato: “Ho capito ieri sera che, con un governo Lecornu II, Macron vuole riprendere in mano la situazione come primo ministro.  Macron si comporta come se non ci fossero state le elezioni politiche e come se non avesse annunciato lo scioglimento del Parlamento a tutti i francesi. È una ferita democratica”.

“Quella che sta vivendo oggi la Francia non è solo una crisi politica, ma è anche una crisi del macronismo”, ha affermato Manon Aubry, deputata europea de La France Insoumise, partito della sinistra radicale guidato da Jean-Luc Mélenchon, in una intervista a La Stampa. “Tutti i partiti politici che hanno contribuito a concedere tempo a Emmanuel Macron per attuare questa vergognosa manipolazione saranno ritenuti responsabili alle prossime elezioni”, ha invece dichiato, Marine Le Pen, leader del Rassemblement national.

Le sfide immediate di Sébastien Lecornu

Tra gli obiettivi urgenti:

  • la formazione di un governo con capacità di mediazione fra correnti diverse;

  • l’approvazione del bilancio 2026, che resta un passaggio cruciale per la credibilità internazionale della Francia e deve essere votato entro la fine dell’anno;

  • il contrasto alle accuse di involuzione democratica e isolamento politico.

Macron ha promesso di dare a Lecornu “carte blanche” per comporre l’esecutivo, segno del grande potere delegato al primo ministro riconfermato.

*

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.