Il corsivo – Dopo il Covid-19 quale modello di sviluppo vogliamo?

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30 Giugno 2020

E’ arrivato il momento di chiederci che modello di sviluppo cerchiamo per le nostre città. E’ arrivato il momento, specie dopo il Covid e tutto quello che si è portato dietro in termini di ripensamenti su un tipo di società che nei tre mesi del lockdown abbiamo guardato con un misto di tenerezza e pietismo. Dico questo mentre leggo sul quotidiano locale un articolo su una iniziativa organizzata sabato e domenica scorsi, un tratto di strada che è stato chiuso al traffico e reso pedonale, gente seduta ai tavolini dei bar e dei ristoranti, ma poca folla rispetto a quello che gli organizzatori si sarebbero aspettati. Perché l’ansia è sempre la stessa, quella dei numeri, quella dell’occhio dell’obiettivo che vuole fotografare strade piene per le manifestazioni che si organizzano. Altro flash, i treni regionali, quelli in cui fino a oggi ci si dovrebbe sedere un posto sì e un posto no in virtù delle norme sul distanziamento che restano ancora valide in via precauzionale. Perché tornare indietro rispetto a certe misure significa tornare ai tempi del sovraffollamento dei treni, della gente che saliva a Pontedera costretta al viaggio in piedi, a tutto ciò che ho conosciuto bene avendo percorso la tratta Livorno-Firenze tutti i giorni per almeno dieci anni. Significa tornare a un periodo storico in cui sembrava che tutto fosse concesso, che anche il sacrificio quotidiano fosse normale, come quello della carne da macello, senza considerazione alcuna dei ritmi che dovremmo rispettare e dei tempi che ci dovremmo prendere. Insomma mi sembra che passato più di un mese da quando abbiamo messo il naso di nuovo fuori casa le logiche con cui andiamo a valutare certe situazioni ed eventi sono le stesse di quando vivevamo in un mondo che adesso abbiamo capito non poter reggere più. E se cambiano le abitudini cambiamo anche i modelli di business, e le regole del mercato e del commercio tendono alla conservazione e a imporci abitudini che per qualche mese abbiamo facilmente lasciato e che adesso stiamo facendo presto a riprendere. Ci vorrà poco però per capire, anche in questo caso come in molte altre situazioni, che la coperta è sempre molto corta.  

TAG: commercio, consumi, coronavirus, Covid19, economia, industria, sviluppo, sviluppo sostenibile, tempo libero, turismo
CAT: Beni comuni, macroeconomia

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