Bologna eccellenza nella formazione dei ricercatori a livello internazionale
Si chiamano European College of Veterinary Surgeons, oppure Veterinary Neurology. Sono due temutissimi esami di specializzazione veterinaria per chi è già diventato veterinario dopo aver conseguito la laurea. Un diploma, dunque, di alta qualifica post laurea.
In medicina veterinaria tuttavia, fino a qualche anno fa, dopo la laurea non c’erano scuole di specializzazione per tutte le diverse disclipline, come in medicina umana. Almeno fino a quando non si è cercato di cambiare, tentando di costruire delle specializzazioni per creare veri e propri professionisti di settore. Per esempio, cominciando a distinguere la cura di animali piccoli da quelli più grandi.
In carenza, sono stati creati dei college, ovvero delle scuole di specializzazione, con una sede centrale europea, che coordinano i percorsi dei vari ‘resident’ in tutta europa. Ci sono college per quasi tutte le discipline, cliniche e non.
Racconta Erika Bianchini, ricercatrice e veterinaria di Perugia:”Il mio college è quello di chirurgia dei piccoli animali (cani e gatti); prevede un percorso dai 3 ai 6 anni, dove dobbiamo fare circa 400 chirurgie suddivise per tipologie, sotto il controllo di un Supervisor, che é a sua volta diplomato post laurea. Prevede, per il suo superamento, che ognuno debba avere pubblicazioni scientifiche e aver parlato in almeno 5 congressi internazionali. Dopo questo improbo lavoro la commissione del college decide se le credenziali siano sufficienti. Raggiunte le condizioni base, la commissione decide se le credenziali siano sufficienti a permettere al resident di sedersi a fare l’esame finale per il tanto agognato diploma”.
L’accesso a questo diploma suggella il diritto per ogni College di stabilire modalità d’esame differenti. Per chirurgia ad esempio ci sono tre parti in tre giorni chiamate Case based, practical e Multiple choice questions: tutti esami scritti. Non solo: essendo un programma europeo la lingua d’accesso per superare l’esame è l’inglese.
Se qualcuno pensasse sufficiente questi scaglioni, per ottenere l’agognato diploma si sbaglierebbe. Per prepararsi ad affrontare il programma gli studenti devono studiare su cinque manuali, di cui solo i primi due fanno registrare oltre 2400 pagine. A questa ingente mole si aggiungono tutti gli articoli scientifici pubblicati nei precedenti cinque anni su cinque delle principali riviste scientifiche veterinarie.
Sempre in inglese, ovviamente.
Negli ultimi 6 anni, ben 6 esaminandi hanno superato la prova, Erika Bianchini (2022), Federica Balducci (2017), Vincenzo Montinaro (2021), Sara Del Magno (2022), Marika Menchetti (2019) e Fulvio Cappellari (2022).
Tutti si sono preparati a Bologna e tutti e sei hanno adottato un metodo, quello proposto da Genio Net, studiando nella stessa agenzia. Greta Galli, invece, come altri resident, ha già frequentato il corso, facendo registrare numeri eccezionali in fase di preparazione, in attesa di affrontare l’esame. A questo proposito ci ha detto:
“Ho frequentato il corso Genio a Luglio 2021 in vista dell’inizio del Residency. Nonostante mi sia sempre piaciuto studiare , ho deciso d’iscrivermi al corso in quanto avevo delle difficoltà nell’organizzare le numerose ore di lavoro – i diplomandi, infatti, nel frattempo lavorano come veterinari – e a trovare il tempo per lo studio.Attraverso questa sistematizzazione sono riuscita ad organizzare la giornata al meglio e sono diventata molto più veloce nello studiare”.
“Con il metodo Genio – ha aggiunto Federica Balducci – ho potuto apprendere tecniche di studio che non conoscevo: mappe mentali , per me fondamentali, tecniche di lettura veloce e di memorizzazione. In ultimo, ma non ultimo, altrettanto determinante è stato acquisire un’organizzazione e pianificazione dello studio con la capacità poi di essere in grado di studiare anche 12 ore di seguito per 2 mesi di fila, cosa inizialmente per me ( a suo tempo 47enne!) impensabile”.
L’ Italia è all’avanguardia nei modelli d’apprendimento dunque. “Pensi che il successo del nostro corso – dichiara Matteo Fontana responsabile della sede di Bologna – è tale che abbiamo avuto 20 resident nella nostra agenzia e altri se ne sono aggiunti attraverso il passaparola all’estero, tanto che molti resident stranieri si sono iscritti alla sede di Genio International che si trova a Roma e il cui corso viene tenuto in Inglese.
È, di fatto, un’eccellenza italiana che si manifesta ormai anche a livello internazionale. Un successo ottenuto valorizzando il merito e lavorando sull’autostima. L’esatto contrario ‘dell’umiliazione necessaria’ neo paradigma tricolore.
Nell’affossarci con le nostre mani siamo imbattibili.
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