Afrodita di Allende: erotismo a tavola

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27 Luglio 2018

Gli afrodisiaci sono il ponte gettato tra gola e lussuria. Immagino che, in un mondo perfetto, qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell’aspetto, leggero e saporito – vale a dire, dotato di quelle caratteristiche che si cercano in un partner – sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.

 

 

“Afrodita” di Isabel Allende, pubblicato in Italia nel 1997 da Feltrinelli è un libro scritto con garbo nello stile e nella forma dove l’eros prende forma e si  rivela nell’esperienza sensoriale nella sua funziona erogena esaltata dall’arte culinaria. L’autrice scrive ricette che non stimolano solo il palato ma , attraverso un gioco di maliziosa  trasgressione, accedono l’eros, tra  citazioni tratte dalla tradizione filosofico-letteraria indiana, giapponese o biblica. Per  Allende il linguaggio è un  afrodisiaco che va servito a tavola. I francesi, ad esempio , a tavola non parlano mai di politica o di denaro, discutono invece dei sapori , dei  profumi , delle sensazioni “in Francia si fa l’amore e si mangia con parsimonia, assaporando entrambe le cose con religiosa gratitudine”.  Nel libro Afrodita a risaltare il fine sensoriale sono  disegni di Robert Shekter e le iconografie di altri grandi autori : forme iconografiche del piacere che allietano lo sguardo del lettore , immagini oniriche, sfumature calde  e  sensuali che inebriano  l’occhio di chi legge e concede  riflessioni  su ciò che è sesso, amore, lussuria, golosità.

Il cibo, come l’erotismo, entra dagli occhi: un cibo che evochi immagini sessuali, garbate e sofisticate come l’ostrica, decisamente kitsch come il bicchiere a forma di scarpetta col tacco, giocose come un dessert di pesche sormontato da ciliegine a mo’ di capezzolo, può essere un buon complemento alla visione del corpo desiderato (meglio velato che nudo) e sicuramente può facilitare un approccio.

Isabel Allende scrive di ricette semplici ma ricche di promesse di esperienze emotive  risaltate da “afrodisiaci semplici”, come le ostriche ricevute dalla bocca dell’amante, secondo un’infallibile ricetta di Casanova  che sedusse così un paio di picare novizie, o la morbida pasta di miele e di mandorle tritate che i favoriti di Cleopatra leccavano dalle sue parti più intime perdendo così il senno” Si narra, infatti, che Casanova fosse solito mangiare fino a 50 ostriche ogni mattina e altrettante prima e durante gli incontri amorosi. Cosi ci racconta lo stesso Casanova nelle  sue  memorie “ per puro caso, un’ostrica che stavo per mettere in bocca ad Emilia sdrucciolò fuori dal guscio e le cadde sul seno. La ragazza fece il gesto di raccoglierla con le dita, ma io glielo impedii, reclamando il diritto di sbottonarle il corpetto per raccoglierla con le labbra nel fondo in cui era caduta. Gli “amorosi sensi” trovano ristoro nelle ricette di Allende  attraverso piccoli  accorgimenti nascosti nella dispensa. L’olfatto viene stimolato dall’ inebriante profumo di cannella, o lo stordente aroma dei chiodi di garofano, spezie proibite nel convento delle Sorelle Scalze dei Poveri in quanto potenti afrodisiaci. La golosità è una strada che porta dritto alla lussuria e, se la si percorre con troppa indulgenza, alla perdizione dell’anima. Per questo luterani, calvinisti e altri aspiranti alla perfezione cristiana mangiano male. I cattolici invece, che nascono rassegnati al peccato originale e alle debolezze umane e che grazie al sacramento della confessione ritornano puri e pronti a peccare di nuovo, sono totalmente più flessibili nei confronti della buona cucina da aver coniato l’espressione “boccone del prete” per definire una pietanza deliziosa.

 

Alcune ricette nel libro di Isabelle Allende

Champignon briosi . Ingredienti : 8 champignon, mezzo limone, 1 cucchiaino di burro, 2 cucchiai di paté di fegato d’oca, 1 cucchiaio di panna, 1 cucchiaio di Olio d’oliva, sale e pepe qb

Preparazione:

Lavare i funghi, separare i gambi, ammollare entrambe le parti in acqua e limone per 10 minuti, poi asciugarli bene e passarli nel burro fuso. Cuocerli a fuoco alto per 3 minuti. Farli raffreddare su carta assorbente.Ora tritare i gambi e mescolarli sia con la panna che con il patè, condendoli poi con sale pepe e olio. Infine farcire le teste con questo composto e servirle tiepide.

Fighi del vedovo. Ingredienti: 180gr di manchego, 1 cucchiaio di salsa piccante, 4 Fichi, 1 Mela

Preparazione

Tagliare il formaggio a cubetti e passare ciascuno di questi nella Salsa piccante, per poi infilarli alternati su degli spiedini con alcuni cubetti di mela sbucciati. Infine servire questi spiedini al formaggio decorando con spicchi di fichi pelati.

Alla fine dell’esperienza culinaria ci si accorge che Dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l’unica cosa che davvero mi eccita è l’amore. E allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perché no?, anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche… Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l’amore che ho lasciato correre… Non posso separare l’erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. Da qui nasce l’idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, là dove i confini tra l’amore e l’appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente.

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TAG: AFRODISIACO, ALLENDE, cibo, eros, EROTICO, ricette, sesso
CAT: cibo & vino, Qualità della vita

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