Auguri, Woody! Ottanta motivi per cui vale la pena adorare Mr. Allen

:
30 Novembre 2015

Il 1 dicembre Allan Stewart Königsberg, al secolo Woody Allen, compie ottant’anni. Elenchiamo gli ottanta buoni motivi – i primi ottanta che ci vengono in mente – per cui vale la pena vivere e augurargliene altri mille.

1. Woody Allen ha dimostrato che il miglior modo per fuggire alla morte è ammazzarsi di lavoro. A patto che sia quello che ami.

2. Woody Allen ogni mattina si sveglia presto e sa che la sua macchina da scrivere dovrà provare a correre più veloce delle sue dita.

3. Woody Allen da ragazzo era in grado di scrivere anche per quindici ore di fila. Oggi avrebbe un paio di dozzine di editor.

4. Woody Allen a soli diciassette anni guadagnava più di cinquecento dollari a settimana. Non avere una laurea in Italia l’ha sempre favorito.

5. Woody Allen scrive battute geniali dall’età di sei anni. E oggi continua a farlo pur sapendo che la maggior parte finirà dritta su qualche maglietta.

6. Woody Allen scrive battute geniali dall’età di sei anni. E oggi continua a farlo pur sapendo che la maggior parte finirà dritta in qualche meme.

7. Woody Allen ha scoperto l’amore per il cinema a tre anni con Biancaneve e i sette nani. Guardare i cartoni animati fa bene alla carriera.

8. Woody Allen è sempre stato un tipo precoce. Un paio d’anni di sinagoga ed era già ateo.

9. Woody Allen è un vincente che s’è cucito addosso il personaggio del loser. Ogni sera se la ride pensando a tutti quelli che per ottant’anni ci sono cascati.

10. Woody Allen ha ottant’anni. E li dimostra tutti.

11. Woody Allen ha girato alcuni capolavori della storia del cinema, ma non ne parla mai e continua a fare il suo mestiere come se niente fosse.

12. Woody Allen ha scritto battute feroci su religione, sesso, politica e costume. Chi lo trova offensivo non ha davvero argomenti.

13. Woody Allen è un pessimista cosmico e in ottant’anni di successi non ha mai cambiato idea.

14. Woody Allen ha girato alcuni film imbarazzanti. Ma con To Rome with love ce li ha fatti rivalutare tutti.

15. Woody Allen ha gli stessi manager dal 1958. Con Jack Rollins e Charles H. Joffe non esiste contratto firmato: è sempre bastata una stretta di mano.

16. Woody Allen ha dimostrato che la bellezza non conta. Lui, ad esempio, è anche molto intelligente.

17. Woody Allen ha messo la psicanalisi nei suoi film. Ma in realtà era solo un transfert.

18. Woody Allen ha conquistato tutti con l’umorismo yiddish. Antisemiti compresi.

19. Woody Allen non ha mai sopportato troppo la realtà. Chi la cerca nei suoi film sopravvaluta il suo masochismo.

20. Woody Allen a vent’anni era già sposato e faceva battute urticanti sulla vita con sua moglie. La cosa più divertente, almeno per lui, è che lo pagavano bene.

21. Woody Allen è stato un uomo fedele. La font Winsor è presente nei titoli di testa di tutti i suoi film e così per sempre sarà finché morte non li separi.

22. Woody Allen ama alla follia New York. Ma ama girare anche a Londra, Parigi, Venezia, Roma e Barcellona, se i produttori l’hanno preteso nel contratto.

23. Woody Allen ha girato film comici nei suoi periodi più bui e film drammatici in quelli di maggior serenità. La vita non è mai come te la raccontano al cinema.

24. Woody Allen è la dimostrazione che la vita può avere un senso. Escluse le pause tra un film e l’altro.

25. Woody Allen da giovane aveva una testa tutta rossa che, negli anni, s’è ingrigita poco a poco, fino a diventare quella di un uomo maturo e vecchio. Ed è la metafora definitiva.

26. Woody Allen ama il jazz, ma non per questo consente ai suoi attori di improvvisare.

27. Woody Allen lavora fin dalla nascita con la stessa produttrice: Letty Aronson, sua sorella.

28. Woody Allen ha scritto film comici e film drammatici ma soprattutto commedie, il genere più difficile in assoluto.

29. Woody Allen è un clarinettista niente male. Durante le serate nei locali e le tournée in Europa, c’era la coda per vederlo suonare. E valeva la pena anche ascoltarlo.

30. Woody Allen ha avuto una lunghissima relazione con Mia Farrow. E senza mettere mai in dubbio il talento di Sinatra.

31. Woody Allen ha vinto il suo primo Oscar a quarantadue anni ma la sera della premiazione non è andato a ritirarlo. Come ogni sabato, doveva suonare con la sua band.

32. Woody Allen nei primi anni ’90 ha girato alcuni spot pubblicitari per la Coop. Ma gli alimenti che aveva in mente erano ben altri.

33. Woody Allen ama inserire nei sui film riferimenti all’opera di grandi filosofi come Kierkegaard, Heidegger, Kant, Hobbes e Nietzsche. Per contrappasso, a celebrare il suo matrimonio con Soon-Yi Previn a Venezia, è stato Massimo Cacciari.

34. Woody Allen è arrivato a ottant’anni senza girare il seguito di Io e Annie. Don’t play it again, Sam!

35. Woody Allen non esce dalla piscina se prima non ha finito di fare le sue dieci vasche perché così gli ha ordinato sua moglie.

36. Woody Allen ha recitato in italiano in uno degli episodi di Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere), omaggio al cinema di Michelangelo Antonioni. Negli Stati Uniti, il film uscì in lingua italiana con i silenzi sottotitolati.

37. Woody Allen ha sempre portato la stessa montatura (Moscot Lemtosh), tranne che nel fumetto di Stuart Hample a lui ispirato pubblicato negli anni ’70 dove, chissà perché, gli occhiali diventarono tondi.

38. Woody Allen ha girato tantissimi film in bianco e nero che spesso erano molto più moderni degli altri.

39. Woody Allen ha fatto politica attraverso i film, le sceneggiature, i testi, senza mai bisogno di endorsement ufficiali.

40. Woody Allen ha superato i flop al botteghino negli Stati Uniti promuovendo i suoi film in Europa. Ma era una scusa per superare la paura di volare.

41. Woody Allen risponde con educazione a tutte le interviste, anche se le domande sono le stesse dal 1971.

42. Woody Allen è stato premiato al festival del cinema di Venezia nel 1995 con il Leone d’oro alla carriera. Ed era solo la prima metà.

43. Woody Allen ha attinto a piene mani dall’opera di Bergman e Fellini e lo ripete sempre in tutte le interviste. Anche per questo non ha fatto la fine di Luttazzi.

44. Woody Allen ha scritto per il teatro, il cinema, la televisione, le serie tv, i quotidiani, le riviste, gli spot pubblicitari, le t-shirt. È la prova che per qualcuno scrivere è davvero come respirare: se vuoi vivere, non importa dove lo fai.

45. Woody Allen è rimasto Marxista anche dopo il crollo del Muro. Sempre con tendenza Groucho.

46. Woody Allen è la prova vivente che le battute esistevano anche prima di Twitter. E all’epoca facevano pure ridere.

47. Woody Allen ha spiegato che la comicità è tragedia più tempo. Se oggi si ride così poco, è perché il mondo peggiora troppo in fretta.

48. Woody Allen ha firmato un film bergmaniano completamente girato in interni. Non è Interiors, ma Settembre.

49. Woody Allen ha dimostrato con Match Point che Scarlett Johansson può essere un’ottima attrice. Infatti il film successivo è stato Scoop.

50. Woody Allen passò alla regia perché non sopportava che i registi massacrassero le sue sceneggiature.

51. Woody Allen sceglie sempre le colonne sonore pescando tra la sua collezione di dischi. Per Match Point, ad esempio, ha utilizzato solo brani tratti da opere di Doninzetti, Verdi e Rossini. In sala si poteva sentire il fruscio della puntina sul vinile.

52. Woody Allen ha sempre scritto meglio i personaggi femminili. Non gli è mai piaciuto vincere facile.

53. Woody Allen sa ballare benissimo. In Zelig, ad esempio, si dimostra un virtuoso del Chameleon. Altro che Nanni Moretti.

54. Woody Allen ha insegnato a tutti che si può ridere di qualsiasi cosa. A patto di esserne capaci.

55. Woody Allen da piccolo era molto portato per lo sport. Amava soprattutto la boxe, ma i suoi genitori lo costrinsero a smettere. Si consolò con le battute: si colpisce che è un piacere e gli avversari sono troppo impegnati a ridere per accorgersene.

56. Woody Allen è un grande appassionato dei Knicks. Di cinema, letteratura, filosofia e musica, ma soprattutto dei Knicks.

57. Woody Allen è fissato con i sandwich degli anni ’60. Nei suoi primi film, ce n’è sempre uno lasciato a metà in frigo, in auto o da qualche altra parte.

58. Woody Allen ha sempre difeso la sua libertà creativa con l’arma più potente del mondo: la disciplina. Il talento è nulla senza il lavoro che c’è sotto.

59. Woody Allen è il regista con cui tutte le grandi star di Hollywood vorrebbero lavorare almeno una volta nella vita. Peccato che la cosa non valga anche per i produttori.

60. Woody Allen ha messo a frutto le sue nevrosi. Tra tutti i modi per conviverci, era comunque il meno svantaggioso.

61. Woody Allen ha recitato ne Il prestanome, film di Martin Ritt ambientato a Hollywood durante il maccartismo. In qualsiasi epoca, non c’è nulla di più eversivo della censura.

62. Woody Allen ha scritto Io e Annie ispirandosi a Diane Keaton, ai tempi sua compagna nella vita. Tutti dicono “I love you”, ma qualcuno con una sceneggiatura da Oscar.

63. Woody Allen non è facile da tradurre. In Italia i suoi monologhi degli anni ’70 vanno letti esclusivamente nella recente traduzione di Daniele Luttazzi, l’unico capace di rendere giustizia al genio.

64. Woody Allen non riguarda mai un suo film a distanza di tempo perché ha paura di trovarlo troppo al di sotto delle proprie aspettative.

65. Woody Allen ama così tanto New York perché l’ha vista solo nei suoi film.

66. Woody Allen ha presentato tante delle sue pellicole a Cannes e Venezia, ma sempre fuori concorso. Forse per non doversi tenere libero per le premiazioni.

67. Woody Allen ha girato Radio Days pensando ad Amarcord, Stardust memories pensando a Otto e mezzo, Alice pensando a Giulietta degli spiriti. Eppure il suo amore per Federico Fellini è stato il meno cerebrale di tutti.

68. Woody Allen ha avuto un sacco di “muse”. È così che i maschilisti chiamano le brave attrici.

69. Woody Allen ha lavorato più volte con Sven Nykvist. Voleva sempre le luci d’inverno.

70. Woody Allen ha elencato in “Manhattan” le dieci cose per cui vale la pena vivere e non era un trucco per gonfiare il numero di pagine viste.

71. Woody Allen ha sempre diffidato da ogni profeta. Ecco perchè non poteva esserlo in patria.

72. Woody Allen si ama o si odia. E in entrambi i casi non è ricambiato.

73. Woody Allen è magro come un grissino ma non ha mai ceduto alla moda dei pantaloni attillati.

74. Woody Allen era candidato per una parte in Eyes Wide Shut di Kubrick ma alla fine non se ne fece nulla. Sul lato comico erano già coperti con Tom Cruise.

75. Woody Allen sta scrivendo una serie tv per Amazon. Speriamo non sia un pacco.

76. Woody Allen non festeggia mai le ricorrenze. È troppo impegnato a ricorrere da un’altra parte.

77. Woody Allen ha insegnato a tutti noi che il miglior modo per chiudere un film è una storiella sulle uova.

78. Woody Allen ha amato una donna molto più divertente di lui: Diane Keaton.

79. Woody non piace a tutti. Il che un po’ ci rincuora.

80. Woody Allen ha ottant’anni ed è sempre al lavoro. Il tempo passa meno in fretta quando ci si diverte.

 

TAG: cinema, Cultura, satira, umorismo, umorismo yiddish, Woody Allen, woody allen 80 a
CAT: Cinema

Un commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

  1. sergiok 2 anni fa

    “Woody Allen ha attinto a piene mani dall’opera di Bergman e Fellini e lo ripete sempre in tutte le interviste. Anche per questo non ha fatto la fine di Luttazzi.” 2022: Allen ha fatto una fine peggiore a causa di un linciaggio basato su accuse false di molestie sessuali. Anche Luttazzi fu vittima di un linciaggio basato su accuse false, fra cui quella di “non aver detto” delle sue pratiche intertestuali. Come confermarono i suoi fan quando i giornali pd-pdl fecero scoppiare lo “scandalo” (come rapprersaglia dopo il suo monologo a raixunanotte, anti-pd e anti-pdl),m Luttazzi NON HA MAI NASCOSTO NULLA, era tutto spioegato sul suo blog e in interviste DA ANNI, ma per diffamarlo dissero “Luttazzi smascherato”. Vedi: https://luttazzilapostaingioco.wordpress.com/2019/01/15/il-giardino-dei-giusti/

    Rispondi 0 0
CARICAMENTO...