Luca Desiata, l’ad che si diverte con le parole (crociate) latine
Il latino lingua morta? Provate a dirlo all’ingegner Luca Desiata, 45 anni, già amministratore delegato di Enel Belgio e Francia, e attuale ad di Sogin, la società pubblica che si occupa di smantellamento degli impianti nucleari italiani e gestione dei rifiuti radioattivi. Lui che tre anni fa, nel luglio 2014, ha avuto l’idea di avviare le pubblicazioni di Hebdomada Aenigmatum , la prima rivista di enigmistica nella lingua di Cicerone, scaricabile gratuitamente in formato pdf all’indirizzo mylatinlover.it, un dominio internet che già la dice lunga sulla sua passione per una lingua alla quale Desiata si è appassionato ai tempi del liceo scientifico, che conosce ma non parla, a differenza di altre cinque lingue di uso corrente che padroneggia.
Molisano di origine, romano di adozione, apolide per professione, Desiata, docente alla Luiss Business School di Roma, un anno fa a quella latina ha affiancato nel 2015 anche una rivista di enigmistica in greco antico.
Intanto la prima nata, Hebdomada Aenigmatum, ha raggiunto in due anni i 5.200 abbonati, e ogni mese propone oltre ai classici giochi di enigmistica (cruciverba, cruciverba sillabico, rebus, problema di scacchi, giochi di parole, etc.), i tweet di Papa Francesco, strisce di Linus notizie, e il Sudoku in numeri romani. Non tutti sanno, infatti, che il Sudoku è una versione moderna del quadrato latino.
«Il passatempo risale ai tempi del liceo – spiega Desiata – quando io e miei amici ci divertivamo a inventare giochi di questo tipo. All’epoca non c’era internet e non si poteva sfruttare il grande potenziale del latino. Si tratta di una lingua franca che può coinvolgere chiunque in tutto il mondo, quasi dappertutto si dà un’infarinata di latino alle scuole. Una sera ne parlavamo a cena proprio con gli amici e quindi abbiamo deciso di inventare la rivista. Il successo è stato immediato, sono arrivati numerosi contatti dall’estero, attualmente sono oltre mille le persone che scaricano il mensile da ogni angolo del mondo».
I giochi, una volta creati, prima di essere pubblicati, vengono rigorosamente controllati da professori di latino. In occasione del numero speciale per il primo anniversario della rivista, lo scorso anno, il maxi-cruciverba Magnum (ovviamente in latino) è stato “partorito” dalla mente dell’arzilla e lucida signora Rela Girolami, 96 anni e una passione mai sopita per la lingua di Orazio, lingua che ha studiato negli anni Trenta del secolo scorso.
«Mi ha mandato per mail il cruciverba in formato Excel e le definizioni in Word», racconta Desiata, che a maggio scorso ha organizzato a Roma anche un corso di “Business Latin – Il latino per il manager moderno”.
«L’evento è nato dalla collaborazione tra l’associazione culturale dei Dirigenti di Enel, Hebdomada Aenigmatum e Lvdvs, la prima app per divertirsi in latino con gli amici. Al seminario, incentrato su frasi e locuzioni latine di uso comune nella vita quotidiana dell’azienda, è intervenuto anche Daniel Gallagher, coordinatore dei latinisti del Vaticano e gestore del profilo Twitter in latino del Papa».
«Il seminario», spiega ancora il direttore della prima rivista enigmistica in latino, è stato anche un esperimento di una nuova start-up, pptArt, che ha deciso di utilizzare il latino per semplificare la comunicazione internazionale con clienti e fornitori: il modulo di registrazione per gli artisti e il catalogo commerciale per i clienti sono infatti entrambi disponibili in latino (per coprire i mercati in Italia, Francia, Spagna e Portogallo) e in inglese».
Il sogno nel cassetto di Desiata è che il latino venga adottato come lingua ufficiale anche nei consigli di amministrazione di aziende come quella per la quale lavora, dove i documenti ufficiali al momento vengono redatti per legge in una decina di lingue per essere compresi da tutti i membri del board.
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