Morbus Anglicus

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18 Maggio 2021

Dal primo lockdown è passato poco più di un anno e il coronavairus ha cambiato completamente la nostra realtà, cioè da quando si è diffuso attraverso i wet market ed è entrato nelle nostre vite. Il lavoro, soprattutto, anche se lo smart working ha reso meno greve il lockdown, soprattutto evitando lo spillover per gli spostamenti in mezzi pubblici dove i pericolosi droplets potevano causare nuovi cluster grazie all’alto burden microbico. Le conference erano già in uso, va bene, ma adesso non si conoscono più orari! Certo, non tutti gli studenti avevano un computer a casa ma lo smartphone sicuramente sì, e questo agli studenti è bastato. E si è visto che la DAD (pronunciato di ei di), che paternamente veglia sull’istruzione dei nostri ragazzi, era l’unica possibilità nei momenti più difficili, ma questo sembra un trend che si svilupperà nel futuro. Comunque meno male che tra poco lo screening sarà possibile farlo anche coi kit in farmacia, anziché affollare gli hub e così esporsi allo spillover. Però i drive in test si potevano fare comodamente in auto, anche se le code erano lunghe. Di certo le app di tracking sono risultate un disastro.

Povero nonno, ci ha lasciato la buccia al covid hospital. Che tristezza. A Brescia comunque hanno avuto una grande intuizione nel trasformare le maschere da snorkeling in respiratori.

È stato molto difficile rinunciare alle passeggiate tranquille, si poteva fare solo jogging e poco altro. E poi rinunciare allo street food… ma meno male che c’era il food delivery che per un po’ ci ha fatto dimenticare il fatto che i ristoranti fossero chiusi e ti portavano tutto a casa. Anche adesso sembra che i locali possano aprire solo se hanno un dehor (senza s finale) ma presto tutto passerà. Certo, anche fare tutti gli acquisti colle credit card non è così facile e forse potranno esserci dei voucher che ci aiuteranno. Anche per i teatri e i cinema, che disastro. Impossibile in certe strutture essere covid free. E poi, anche questi contrasti al governo e questa lotta per il recovery fund, in questo momento, dico io. Non è ancora chiaro come ottenere il green pass covid ma mi informerò al call center, il cui numero si trova sul website dell’ASP. Arriverà un giorno in cui si farà tutto in day hospital e tanti saluti.

 

TAG: app, Call center, conference, Covid, covid free, drive in, food delivery, green pass, hospital, jogging, smart working, smartphone, snorkeling, Spillover, tracking
CAT: costumi sociali, Media

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