Letteratura
Portatore sano
Leggerei il giornale se riuscissi a concentrarmi. Ma il battibecco sotto l’ombrellone accanto al mio mi distrae.
“E’ inutile che fai il furbo” gli dice lei.
“Ma di cosa parli? Non la vedo da mesi.”
“Raccontane un’altra”.
“Non c’è mai stato niente tra noi”.
“Inutile che insisti, non ti credo”.
“Ti dico che è così”.
“Ma se è evidente che menti come respiri”
“Non diciamo sciocchezze. Da cosa lo deduci?”
“Me ne accorgo sempre quando dici una bugia.”
“Da coooosa?” dice lui quasi urlando.
“Da come ti trema il parrucchino” risponde lei sarcastica.
Non posso fare a meno di guardarlo di sguincio.
E’ quello che un mio amico, per sua fortuna ancora dotato di foltissima capigliatura, chiamerebbe un “portatore sano” di capelli altrui.
Riprendo a leggere il giornale e penso : meglio una donna sanguinaria o una donna sarcastica?
Per me se la battono.
Però forse è meglio quella sarcastica.
A patto di essere dotati di spirito, di pazienza e di forza d’animo, naturalmente.
Il che non è da tutti.
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