Letteratura
Una coppia perfetta
Appena arrivato.
Capri è un posto bellissimo e l’albergo che ci hanno riservato per il convegno è molto comodo e ben attrezzato.
Spero che anche la compagnia sia all’altezza.
Ovviamente è un’illusione.
Quasi tutte le volte che ho partecipato a convegni di questo genere (già il titolo –Valorizzazione del capitale umano e redditività– è inquietante) constato che, pressoché in egual misura, la fauna dei partecipanti si distribuisce tra due tipi di persone: i soddisfatti di sé e quelli che si sentono vittime del sistema.
Subito, uscendo dall’hotel prima di cena, mi sono imbattuto in un esemplare della prima specie, Fausto Birindelli.
Ovviamente mi ha parlato del suo soggiorno in Perù. E’ un’esperienza della quale va immensamente fiero. Ritiene di averne ricavato non si sa bene quale tipo di crescita personale e professionale.
Subito dopo, senza altra logica se non quella imperscrutabile del suo logoro e risaputo repertorio, è passato a parlare, nell’ordine, di Hegel, del metodo Montessori, di filosofie organizzative, di politiche retributive e delle soddisfazioni che gli sta dando la Mercedes che si è appena comprato.
Il tutto senza che io potessi minimamente interloquire (a dire la verità nemmeno ci ho provato) e con quel periodare lento e barocco che ha fatto di lui il più esasperante e forbito cialtrone della terra.
Mi ero appena sottratto a questa specie di calamità naturale, incamminandomi da solo verso la Piazzetta, quando mi ha avvistato, prendendomi subito confidenzialmente sottobraccio, Bruno Lascia.
Naturalmente ha cominciato subito a lamentarsi.
Praticamente di tutto. Il tema di fondo era costituito dal fatto che in azienda non ha lo spazio che si merita. Le sue proposte vengono regolarmente accantonate, anche se qualche tempo dopo sono valorizzate da qualcun altro che se ne assume il merito. Lui lavora tredici, quattordici ore al giorno mentre gli altri fanno la bella vita. Lui conosce a fondo i problemi dell’azienda e del settore mentre gli altri che fanno carriera più di lui sono solo degli orecchianti. E via piagnucolando.
Esasperato da questo fiume di lamentazioni non ho trovato modo per sottrarmi fino a quando vedendo ciondolare sulla piazza l’ineffabile Birindelli, ho fatto le presentazioni, squagliandomela subito dopo con una scusa.
In questo momento li sto controllando dalla finestra della mia stanza.
Noto con piacere che si stanno neutralizzando a vicenda.
Un narcisista e un paranoico.
Una coppia perfetta.
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