Musica
Mama’s Back
Erykah Badu celebra i 25 anni di “Mama’s Gun” con il tour “The Return of Automatic Slim”. A novembre 2025 sarà in Italia per due concerti imperdibili a Milano e Roma, riproponendo un album che ha segnato la storia del neo-soul.
Sto passando un sabato pomeriggio di fine estate ascoltando e guardando un live di Erykah Badu del 2020, un’esibizione intensa e coinvolgente dal titolo “Intimate Show“. In questa performance, Erykah reinterpreta i suoi classici con un’atmosfera intima e sperimentale, confermando la sua straordinaria capacità di rinnovarsi e sorprendere anche dopo anni di carriera. Mentre ascolto la sua voce avvolgente e il groove che sa creare dal vivo, mi rendo conto che il 2025 segna un traguardo importante: sono infatti 25 anni dall’uscita di “Mama’s Gun”, il suo secondo album in studio, un disco che ha segnato profondamente il panorama soul degli ultimi decenni.
Ricordo ancora quando mi ritrovai tra le mani il CD con cui ha iniziato la sua avventura discografica nel 1997, con il celebre album di debutto “Baduizm“. Questo lavoro, che consacrò subito la cantante texana come una delle protagoniste del rinnovato panorama soul e R&B degli anni ‘90, fa parte dei miei album da isola deserta. “Baduizm” mescola jazz, funk, soul e hip hop con testi introspettivi e spirituali, definendo lo stile unico di Erykah. Brani come “On & On” e “Next Lifetime” sono diventati classici, e l’album riceve consensi di critica e pubblico per la sua originalità e profondità emotiva. Il fatto che dopo pochi mesi uscisse “Live“, un album registrato dal vivo che mostrava la capacità di Erykah Badu di emozionare e coinvolgere il pubblico con esibizioni cariche di energia e sentimento, mi fece perdere definitivamente la testa. Questo disco è un importante tassello della sua discografia perché conferma il talento dal vivo della cantante e amplia la sua fama internazionale.
Il 2000 segna una tappa fondamentale con l’uscita di “Mama’s Gun“, il disco che quest’anno festeggia 25 anni. Pubblicato dall’etichetta Motown, “Mama’s Gun” rappresenta una maturazione artistica netta e un’evoluzione nel suono di Erykah, più ricco, caldo e influenzato dal funk e dal soul più classico. L’album è un’esplorazione consapevole della femminilità, della politica e della spiritualità, con canzoni emblematiche come “Bag Lady”, “Didn’t Cha Know?” e “Cleva”. Questo lavoro è stato più introspettivo e personale rispetto al precedente, confermando Erykah come un’artista che sapeva parlare di temi profondi e sociali con un linguaggio musicale sofisticato e accessibile allo stesso tempo.
Proseguendo l’ascolto di quel live del 2020, mi rendo conto di come si senta distintamente che la voce di Erykah Badu ha attraversato il tempo senza perdere la sua magia, mantenendo vivo quel filo rosso che lega tutte le sue produzioni. Dopo “Mama’s Gun”, nel 2003 è arrivato “Worldwide Underground“, un album che ha raccolto le vibrazioni di una Badu più libera e sperimentale, con groove elettronici e atmosfere da jam session che portano il soul verso territori più oscuri e meno convenzionali, mostrando il lato più audace e creativamente sfaccettato dell’artista.
Il 2008 è segnato da “New Amerykah Part One (4th World War)“, un album dal forte contenuto politico e sociale, che rispecchiava le tensioni del tempo attraverso un mix sofisticato di funk, soul e hip hop. Questo disco ha diviso pubblico e critica ma ha confermato ancora una volta la forza innovativa di Erykah, che usa la sua musica come megafono per temi di giustizia, identità culturale e resistenza.
Nel 2010, “New Amerykah Part Two: Return of the Ankh” si presenta come un contrappeso più intimo e classico, focalizzato maggiormente sulla spiritualità e sull’eredità del soul tradizionale, con una atmosfera calda e personale, dimostrando la notevole versatilità dell’artista.
Un capitolo interessante della sua discografia, spesso poco ricordato, arriva nel 2015 con “But You Caint Use My Phone“, un EP tutto giocato sull’idea del telefono come strumento di comunicazione e connessione emotiva. È un lavoro molto contemporaneo, che vede Erykah cimentarsi con il tema della tecnologia nelle relazioni umane, usando un approccio creativo e moderno che dimostra ancora una volta la sua capacità di essere attuale e sperimentale.
Tra album, live e collaborazioni, la storia di Erykah Badu è un racconto di continua evoluzione musicale, di un’arte sempre in movimento tra innovazione e radicamento, riflessione sociale e spirituale, sperimentazione e tradizione. Questi 25 anni da “Mama’s Gun” sono una celebrazione non solo di un album, ma di un viaggio artistico che ha saputo parlare a più generazioni con autenticità e profondità.
Mentre la voce di Erykah continua a vibrare forte e chiara anche nelle performance più recenti, ci si rende conto della portata del suo impatto: una presenza unica e imprescindibile nella musica contemporanea, capace di reinventarsi e di restare rilevante cambiando il mondo ai suoi tempi, ma senza mai perdere la propria essenza.
A celebrare questo importante anniversario, Erykah Badu tornerà in Italia per un tour speciale a novembre 2025, con due date imperdibili: il 7 novembre all’Alcatraz di Milano e il 10 novembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Santa Cecilia. Sarà un’occasione unica per rivivere dal vivo tutta la magia di “Mama’s Gun” eseguito nella sua interezza, accompagnato dai grandi successi della sua carriera e da qualche sorpresa tratta dai suoi lavori più recenti. Un evento da non perdere per tutti gli amanti della musica soul e per chi vuole immergersi nella voce e nel carisma di una delle artiste più visionarie e influenti dei nostri tempi.
Se potete, andate a vederla dal vivo, ve lo dice chi ha avuto la fortuna di vedere Erykah Badu dal vivo in due occasioni molto speciali: il 21 luglio 2011 all’Arena Civica di Milano durante il Milano Jazzin’ Festival, e il 7 luglio 2012 al suggestivo Festival di Villa Arconati, in un castello a Castellazzo di Bollate, nei dintorni di Milano. Chi c’era sa bene di cosa parlo: l’intensità dei suoi concerti è qualcosa di raro, un’esperienza multisensoriale in cui ogni nota, ogni movimento, ogni sguardo della cantante coinvolge profondamente il pubblico. Le sue esibizioni non sono solo show musicali, ma momenti di connessione autentica, carichi di energia e sentimenti vibranti che si imprimono nella memoria di chi partecipa. Per chi ama la musica dal vivo, vederla ora, in occasione di questo tour celebrativo, sarà senz’altro un’occasione da non perdere.
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