Musica
Tra Stravinskij e Cuticchio, l’Histoire du Soldat
Segesta (Tp). Come sempre accade, gli spettacoli di Mimmo Cuticchio colpiscono per la straordinaria compresenza di un fortissimo legame con l’antica tradizione popolare siciliana del Cunto e dell’Opera dei Pupi e di una fervida attenzione alla tradizione colta delle arti e dello spettacolo (non solo teatro insomma, ma anche poesia epica, opera, musica, cinema, arti figurative). Cuticchio in altre parole è un artista e un teatrante totalmente contemporaneo il cui linguaggio specifico affonda, consapevolmente, nei millenni della creatività occidentale. Si tratta di un dato di fatto invariabile e, ormai da decenni, pacifico per tutti: pubblico, critica e studiosi di varia estrazione. 
La storia portata in scena (raccontata da Cuticchio tra lettura, pupi e un breve prezioso accenno della dizione tradizionale del Cunto) è una fiaba senza lieto fine: un soldato in licenza si lascia traviare da un demonio a cui dà il proprio violino in cambio di un libro che gli svela il segreto “economico” del successo. Ovviamente economia e felicità non coincidono se non temporaneamente e in modo assai precario, ma tant’è. Il soldato riuscirà temporaneamente a recuperare il suo strumento, a ingannare quel demonio e a sposare una principessa dopo esser riuscito a guarirla. Ma alla fine sarà il demonio ad avere la meglio e il soldato sarà rovinato per sempre. Non è l’unica favola senza lieto fine e va bene così, anche la vita – è giusto e saggio ricordarlo – non presenta sempre un lieto fine nelle sue/nostre vicende.
Histoire du Soldat, 15 e 16 agosto Teatro Greco di Segesta (TP), nel contesto di Segesta Teatro Festival.
Musica Igor Stravinskij. Libretto Charles Ferdinand Ramuz. Voce narrante, adattamento scenico e regia Mimmo Cuticchio. Manianti e combattenti Giacomo Cuticchio, Tania Giordano, Salvino Calatabiano. Organico musicale, Giacomo Cuticchio Ensemble: Salvatorie Barberi (direttore), Gigi Di Stefano (violino), Walter Roccaro (contrabbasso), Enzo Toscano (clarinetto), Filippo Barracato (fagotto), Gianni Re (tromba), Fabio Piro (trombone), Rosario Cusimano (percussioni). Scene e costumi Tania Giordano. Organizzazione Elisa Puleo. Produzione Compagnia Figli d’Arte Cuticchio. Crediti fotografici: Vincenzo Fugaldi.

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