Teatro

Di scena: le incursioni dell’Arlecchino, la memoria di Cesena e le danze bolognesi

Festival di settembre. Ecco i programmi di “Arlecchino Errante” di Pordenone, “FuMe” di Cesena e la rassegna “Danza Urbana” di Bologna

31 Agosto 2025

PORDENONE _ Torna l’Arlecchino Errante e la città friulana apre le piazze e il centro storico per ospitare il Festival internazionale del teatro – alla sua ventinovesima edizione-  con i suoi spettacoli dal circo al teatro di figura e la danza. Accanto agli eventi dal vivo – in programma dal 2 al 9 settembre – anche numerosi seminari e workshop. Diversi gruppi e artisti provengono dalla Slovenia e dall’Austria ma anche dalla Palestina e dalla Nuova Zelanda. Tra gli italiani spiccano il Balletto Civile, Il Tascabile di Bergamo e altri ancora. Tra i momenti particolari della rassegna quello della interazione linguistica tra i diversi artisti. “Compagnie di lingua friulana, slovena e austriaco/carinziana – spiega Ferruccio Merisi, direttore artistico del festival – costituiranno la spina dorsale del programma, con spettacoli originali e godibili. Tra le novità, un reading interlinguistico in collaborazione con la Zerorchestra, dove risuoneranno insieme quattro lingue tra cui il dialetto pordenonese, un’esperienza poetica e multilingue tutta da scoprire.”

Il 2 settembre si apre (alle 16) nella chiesa dell’ex convento di San Francesco per “Casa Alta Gama”, laboratorio creativo a ingresso libero, dove Amanda Delgado e Alejo Gamboa, fondatori della compagnia Alta Gama, accolgono il pubblico in uno spazio vuoto. Tra prove, esercizi e giochi condivisi, gli artisti esplorano i confini tra teatro e altre arti. Alle 18,30 con partenza da piazza XX Settembre il Balletto Civile diretto da Michela Lucenti presenta “Gente”, uno spettacolo di danza itinerante. I danzatori intessono storie di uomini e donne mentre il pubblico diventa “parte attiva della poesia in movimento”.

Alle 21 al Capitol la compagnia Hallequin presenta “Son io la cosa vostra?”. Con le attrici Lucia Zaghet, Giulia Colussi e Daria Sadovskaia, supportate dai musicisti in scena Alice Gaspardo e Jacopo Pittino in un medley goldoniano, lo spettacolo mescola trasformismo, ironia e attualità, celebrando la partecipazione femminile con leggerezza e ironia.

A Pordenone per il festival “Arrlecchino Errante”, giunto alla sua ventinovesima edizione  la compagnia del Balletto Civile diretta da Michela Lucenti porterà in scena lo spettacolo itinerante “Gente”

Il 3 settembre circo minimalista e comicità grottesca. Alle 18,30 in piazza della Motta Alta Gama presenta “Mentir lo minimo”. In scena tre corpi – una donna, un uomo e una bicicletta – si muovono “in una rapsodia circense che spoglia tutto ciò che è superfluo, rivelando l’essenza del corpo e dei suoi difetti, che diventano i veri pregi”.

Alle 21 nell’Ex Convento San Francesco va in scena “The Meeting”, satira politica della Hagley High School ambientata in Nuova Zelanda. Lola Houghton interpreta sette personaggi in un turbine di comicità fisica e malizia teatrale. Diretto da Pedro Ilgenfritz, lo spettacolo propone “un’irriverente riflessione sul circo degli affari civili, con momenti di comicità grottesca e una sorprendente ironia al femminile”.

Il 4 settembre il festival propone una serata di teatro di confine e comunicazione verbale. Si inizia la mattina alle 11,30 (e poi alle 19) con le incursioni “fulminee, imprevedibili e ironiche” nel centro storico di “Theaterblitze” di Vada, Associazione per il Risveglio dell’Appettito Teatrale.

Alle 18,30 nella Corte delle Case Brisadin Zancan va in scena “Ce Crodistu di Fa?!” del Teatro Stabil Furlan monologo in lingua friulana che racconta la vita di un contadino contemporaneo alle prese con la tradizione agricola, la famiglia e le difficoltà del mondo moderno, tra cambiamenti climatici e burocratici.

Si chiude alle 21 all’Ex Convento con “Je vous Aime”, performance multimediale di Diana Anselmo.

Il 5 settembre alle 19 nell’Ex Convento ritorna la compagnia Hagley Theatre High School in ”E Ipo, My Love” storia di una coppia Māori e Pākehā di Aotearoa (Nuova Zelanda) e delle loro “relazioni biculturali in una nazione definita “uno dei migliori rapporti razziali al mondo”.

La compagnia Hellequin presenta a Pordenone un medley goldoniano, “Sono io la cosa vostra?”. In scena: Lucia Zaghet, Giulia Colussi e Daria Sadovskaia e i musicisti Alice Gaspardo e Jacopo Pittino

Appuntamento successivo alle 21 all’ex Convento per assistere a “Böf Büb” del duo Vada con Yulia Izmaylova e Felix Strasser, in tedesco/carinziano con sottotitoli. Un concentrato di ironia, assurdo e poesia sonora.

Il 6 settembre all’insegna del cinema muto e della poesia multilingueSi parte alle 11 nella Sala Modotti con “Mutosonoro: il corpo in azione” un evento speciale che unisce la proiezione del film di Fritz Lang “M – Il mostro di Düsseldorf “ all’arte dell’attore contemporaneo. Durante i cambi dei rulli, gli artisti locali si alternano raccontando le loro visioni e sperimentazioni sul linguaggio scenico.

Strade e piazze del centro storico saranno animate dalle 11,30 alle 17 da Enrico Mazza, mimo, acrobata e giocoliere in “Il bello del silenzio”.

Alle 19 nella Chiesa dell’ex Convento San Francesco il Maribor Puppet Theatre, con musica e regia di Matija Solce reinventa “Il processo” di Kafka.

La giornata chiude alle 21 nel Chiostro dell’EX Convento con “Transborder Reading & Riding”, un’esperienza multilingue e musicale che coinvolge le compagnie Teatri Stabil Furlan, Vada e Maribor Puppet Theater. Attraverso letture poetiche in sloveno, tedesco/carinziano, friulano e pordenonese, accompagnate dalla Zerorchestra e da Sara Facchinutti performer LIS, le parole diventano suono e gesto.

Il 7 settembre è la giornata del Premio la Stella de “L’Arlecchino Errante” Confartigianato Imprese di Pordenone. Questo anno attribuita all’artista sloveno Matija Solce che nei suoi spettacoli unisce musica, burattini e teatro.

Il mimo, acrobata e giocoliere Enrico Mazza animerà le strade e le piazze del centro storico con lo spettacolo “Il bello del silenzio” e “From a suitcase”

Accompagnata dal mimo Enrico Mazza e il fisarmonicista Nicola Milan si apre la Mostra di Artigianato Artistico Vicinale (alle 16)

Alle 16,30 ancora Mazza porterà in scena “From a suitcase” one mime show n cui un cubo nero e una valigia danno vita a sketch comici e personaggi eccentrici. Alle 18 replica dello spettacolo “Il Processo” di Matija Solce. Alle 19 la premiazione.

8 settembre. Ritroviamo il vincitore Solce nello spettacolo (ore 19 e 21) “E’ colpa di Harms!” ispirato alle opere dell’avanguardista russo Daniil Harms. Solce in questo caso mette assieme marionette, oggetti, musica e meccanismi orchestrali.

Il 9 settembre gran finale alle 21 in piazza della Motta con il coreografo e danzatore palestinese residente in Slovenia Ahmed Kullab che presenta “The Bridge”.

Alle 21,45 in piazzetta Pescheria il Teatro Tascabile di Bergamo presenterà l’azione teatrale“La Luce del Nero”. “Figure d’ombra sui trampoli interagiscono con un uomo qualsiasi, danzando tra luce e buio sulle note del Bolero di Ravel, tra versi di poeti russi e citazioni suggestive”.

Qualche centinaio di chilometri più in giù sul mare Adriatico, a Cesena, nello stesso giorno, il 2 settembre prende il via “Fu Me 2025”, dove il nome del festival viene dall’acronimo “Future Memorie: creare memorie per costruire futuri”. La rassegna, giunta alla sua sesta edizione, fino al 14 settembre propone venti appuntamenti tra danza, teatro e musica, tra cui quattro prime nazionali. Filo conduttore sarà l’architettura: “per esaltare i luoghi di Cesena e indagare che rapporto ci sia tra la città e le persone e quanto gli spazi influiscono nelle nostre vite”. Il festival è organizzato da Alchemico Tre, diretto artisticamente da Michele Di Giacomo, consulenza musicale di Alex Monogawa. Tra gli artisti ospitati: Frosini-Timpano, la compagnia di Licia Lanera, Teatro delle Albe, Ascanio Celestini e Tindaro Granata.

Il vulcanico e creativo teatrante sloveno Matjia Solce premiato questo anno a Pordenone con la stella dell’Arlecchino Errante in “E’ colpa di Harms!” ispirato alle opere dell’avanguardista russo Daniil Harms

Via il 2 nel Cimitero monumentale di Cesena con “Nephesh, Proteggere l’ombra”, un viaggio fisico e sonoro di Alessandro Renda prodotto dalle Albe e Ravenna Teatro “un itinerario che intreccia racconti e immagini tra vita e morte, leggende e storie personali, architetture e fotografie, per riflettere su memoria e transitorietà”.

Una casa privata apre il 3 e il 4 presso i giardini pubblici per lo spettacolo in prima nazionale i teatro di figura “Gli stupidi sogni di Morgan” dei cesenati Matteo Sintucci e Rita Castaldo, storia di un pupazzo eccentrico, cresciuto a pane e telenovelas, simbolo di una generazione di outsider”.

Il 5 il festival si sposta nel Chiostro del Convento San Francesco per assistere a “Iliade Open Mic” di “Il Terzo Segreto di Satira” :a raccontarsi saranno direttamente gli eroi mai dimenticati del grande poema omerico, Elena e Paride, Achille e Ulisse daranno la loro versione della storia.

Al Centro Festival il 6 settembre ingresso gratuito per il concerto della cantautrice romagnola Denise Battaglia (ore 19). Alle 21 spazio a Tindaro Granata e lo splendido “Vorrei una voce”.

Ascanio Celestini accompagnato dal fisarmonicista Gianluca Casadei sono i protagonisti di “Poveri cristi” il 7 settembre al Chiostro di San Francesco.

Il teatrante Ascanio Celestini è uno dei protagonisti del festival “Fu Me” nei prossimi giorni a Cesena dove proporrà una delle sue ultime produzioni: “Poveri Cristi” (Fotografia di Chiara Pasqualini)

Si riprende il 10 al Teatro Bonci (ore 21 e in replica l’11 alle 19 e 21,30) con “Eight” di Ella Hickson, regia di Michele di Giacomo in scena con Tamara Balducci Camilla Berardi, Gabriele Brunelli, Michelangelo Canzi, Rita Castaldo, Valeria Perdonò, Simone Tudda. Lo spettacolo è la prima volta che va in scena in Italia: “Otto avvincenti monologhi (di cui il pubblico potrà scegliere quali ascoltare) che offrono un ritratto potente e rappresentativo dell’Inghilterra contemporanea”.

Prima nazionale il 12 settembre ancora la teatro Bonci, alle ore 21 con Nascondevo ghiaccio sotto le mie ardenti carezze”, un progetto di Angelo Di Genio e Michele Di Giacomo. Un lavoro che parte dallo studio di tre lettere scritte nel 1889 da un giovane omosessuale italiano, rimasto anomimo, e inviate ad Émile Zola che decise di passarle ad un medico. Il 13 settembre ancora al Bonci va in scena “Altri libertini” dal libro di Pier Vittorio Tondelli. Regia di Licia Lanera. Un esplosivo ritratto di “una generazione di giovani squinternati, incompresi e rifiutati alla fine degli anni 70, che valse a Tondelli l’attenzione della critica e l’affetto dei suoi lettori più giovani. Pochi giorni dopo la pubblicazione il testo fu sequestrato per oscenità, l’autore processato e in seguito assolto”.

Sipario sul festival il 14 al teatro Bonci con la prima nazionale di “Caccia ‘ldrago. Fabula in musica liberamente ispirata all’opera di J.R.R. Tolkien” di e con Daniele Timpano. Regia di Elvira Frosini e Danilo Timpano. In una scena astratta ed essenziale, ben poco fiabesca o bambinesca, un attore supermarionetta racconta per l’ennesima volta la storia di un tranquillo contadino dell’Inghilterra medievale coinvolto suo malgrado in una caccia al drago”.

Una scena tratta dall’allestimento “Altri Libertini” tratto dal libro scritto da Pier Vttorio Tondelli e portato in scena dalla compagnia di Licia Lanera (Fotografia di Manuela Giusto)

Stando nella stessa regione, nella città capoluogo, Bologna, dal 3 al 7 settembre da seguire una rassegna particolarmente amata come “Danza Urbana” la prima rassegna che in Italia ha portato la danza in spazi pubblici cittadini. Questa è l’edizione numero 29 e programmerà eventi e spettacoli con artisti italiani come Salvo Lombardo, Panzetti/Ticconi, Fabrizio Favale e ospiti internazionali come Ofelia Balogun e Nagga Giona Baldina. La rassegna è diretta artisticamente da Massimo Carosi e Luca Nava.

Ad aprire il cartellone il 3 settembre, nella ex Chiesa San Mattia, è Salvo Lombardo con l’anteprima di “Birdsong” con Marta Ciappina e Daria Greco. Lo spettacolo si ispira alla suggestione dei codici sonori del richiamo degli uccelli, birdsong, legati alla tradizione e alla pratica venatoria, tentando di “rovesciarne la funzione predatoria e maschile per convertirla, attraverso la danza e la voce, a una forma di evocazione di un altrove invisibile” (ore 19 e 21,30). Altra prima al Cinema Lumière con il film “Porpora che cammina” realizzato dal collettivo Striaz dal secondo capitolo del progetto performativo di Dom sul “Teatro di paesaggio” a cura di Leonardo Delogu e Valerio Sirna.

Dom e Striaz sono anche gli ideatori e autori della videoinstallazione “Con gli occhi aperti in un ruggito” tre video che raccontano il progetto Dom in prima assoluta dal 4 a domenica 7 nella ex Chiesa di San Barbaziano.

Marta Ciappina e Daria Greco sono le interpreti dell’anteprima di “Birdsongs” coreografia di Salvo Lombardo in programma a Bologna per “Danza urbana” (Foto Carolina Farina)

Il 4 alle 18 in piazza San Francesco gli artisti libanesi Christophe Al Haber (presenta in prima assoluta la performance “Fragmentation”) e Samer Zaher (in “Ancestral Echoes”). Segue Francesca Santamaria in “Good Vibes Only”. Panzetti/Ticconi presenta la video installazione “Die Wanderer” a Serra Madre (in replica anche il 5), frutto di dieci giorni a Lipsia a Tivoli sulle tracce dei paesaggi della pittura romantica. Nello stesso spazio è previsto anche lo spettacolo “Cry Violet” (il 4 e il 5)

creazione di Panzetti/Ticconi su composizione sonora originale di Teho Teardo. Una “riflessione sul greenwashing e sui danni, senza soluzione, causati dall’uomo all’ambiente, in cui i performer rievocano il reiterato e fallace gesto di Lady Macbeth di nettarsi le mani dai segni della colpa, in un limbo tra tentativo reale e di facciata di porre rimedio al danno, tra estetizzazione della colpa e l’atto di risolverla o celarla”.

Il 5 in piazza Santo Stefano il gruppo Operabianco propone (alle 17,30) “Paesaggi con figure” opera vincitrice di “Bodyescape” nell’ambito di “Dancescapes 2025”, Nella performance i danzatori si “ mimetizzano e confondono nelle regole sociali dello spazio fino a rivelarsi in piccoli e delicati gesti estranei ai comportamenti abituali dei passanti”.

Nella stessa piazza alle 19 la siculo nigeriana Ofelia Balogun propone “Figlie della terra di Mezzo”, A seguire Nagga Giona Baldina, di origini etiopi mostrerà il suo “Yours”. Entrambe le performance sono organizzate in collaborazione con la Rete Yekatit 12-19 febbraio/Bologna.

Il 6 settembre nel foyer del Mambo. Museo d’arte moderna, Micce/Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni presentano in prima assoluta “Kit/Spazi di futuro” (alle 17 e alle 18). Lo spettacolo è un progetto che guarda al mondo dell’adolescenza e ipotizza con i giovani un kit di sopravvivenza per il futuro.

Al festival bolognese di “Danza Urbana” il duo di danzatori e coreografi Panzetti/Ticconi metteranno in scena”Cry Violet” su composizione sonora originale di Theo Teardo e l’installazione “Die Wanderer”

Alle 18,30 nel Parco 11 settembre Alvaro Murillo presenta “8 Km a Mula”. Una “cronaca flamenca dell’opera “Bodas de Sangre” di Garcìa Lorca, una versione flamenca della storia d’amore maledetto ispirata a una fatto di cronaca”. A seguire la Compagnia Bellanda presenta “L’Incontro” una “riflessione sulla prossimità tra esseri umani che si gioca nel volto e nello sguardo, luogo dell’incontro in cui si giocano tutte le dinamiche dell’essere umano”

.Alle 20,30 e alle 21 (in replica anche il 7) nella ex Chiesa San Mattia è di scena Fabrizio Favale con The Nothing Island (prototype for a new work”, creazione site specific realizzata in esclusiva appositamente per gli spazi della ex Chiesa di San Mattia: “un’isola, uno spazio artificiale in cui qualcosa può accadere o non accadere, in cui l’occasione di scorgere connessioni è affidata al caso, alle varianti prospettiche degli elementi in gioco”.

Il 7 settembre, giornata di chiusura del festival Filippo Porro, fondatore con Silvia Dezulian di Azioni fuori Posto, presenta “Sogni al campo- un attraversamento (studio per Villa Ghigi)”, progetto di creazione vincitore di Bodyescape nell’ambito di Dancescapes 2024: una performance site-specific nel Parco di Villa Ghigi in cui “l’azione collettiva del camminare, la scrittura coreografica e il suono conducono il pubblico ad attraversare il paesaggio agricolo del parco e a riflettere sul campo in quanto luogo generativo per il futuro”(alle 17,15 e 17,45). A “Danza Urbana” c’è anche Nicola Galli (alle 18 nel parco di Villa Chigi) con “Cosmorama” : un universo gestuale che “si dischiude in un percorso itinerante e diffuso, guidato da due corpi danzanti impegnati nella generazione di una danza invisibile e mimetica per divenire crocevia tra le pieghe, i rilievi e gli elementi naturali e artificiali del paesaggio”.

A “Danza Urbana” lo spagnolo Alvaro Murillo mette in scena la coreografia “8 Km a Mula” una “cronaca flamenca dell’opera “Bodas de sangre” di Garcia Lorca

A Verona riparte la programmazione teatrale del teatro romano. Il 4 e 5 settembre alle ore 21,15, in prima nazionale “Gli innamorati” di Carlo Goldoni nell’adattamento e la regia di Roberto Valerio. Coprodotto da Accademia Perduta/Romagna teatri, La Contrada Teatro Stabile di Trieste e la Pirandelliana vede in scena Claudio Casadio, Loredana Giordano,Valentina Carli e Leone Tarchiani, Maria Lauria, Lorenzo Carpinelli e Damiano Spitaleri. Le scene e i costumi sono curati da Guido Fiorato mentre l’autore delle musiche originali è Paolo Coletta.

Gli Innamorati è stata una delle commedie più fortunate di Goldoni, divertente e romantica, cavallo di battaglia di molte grandi attrici dell’Ottocento (da Adelaide Ristori adEleonora Duse): due giovani – Eugenia, appartenente alla nobiltà milanese decaduta, eFulgenzio, rappresentante della ricca classe borghese si muovono tra corteggiamento e seduzione, ma soprattutto tra gelosie, equivoci, paranoie e dolcezze.

Una storia d’amore scritta nel 1759, dal carattere universale e che risulta ancora attuale, con i cui protagonisti molto vicini ai nostri giorni. La commedia in cui la riforma voluta dal drammaturgo veneziano risulta pienamente compiuta nel passaggio dalla Commedia dell’arte al teatro borghese.

Una foto di insieme dell’intero cast della commedia “Gli Innamorati” di Carlo Goldoni, con la regia di Roberto Valeri,  in prima nazionale i prossimi giorni al teatro romano di Verona

Nel giorno 4 settembre e fino al 14 settembre si tiene a Roma presso lo spazio “Angelo Mai”, in viale Terme di Caracalla, “Radicante”, scuola biennale transmediale e transfemminista in arte, performance, teatro, cinema, danza, scrittura e musica. Il progetto è di Bluemotion e nasce da una idea della teatrante e regista Giorgina Pi, promosso da “Roma Capitale”. In un ambiente noto per il connubio tra impegno politico e ricerca artistica, prenderà vita così “una comunità mobile permeabile e necessaria” -come afferma Giorgina Pi- “risultato di sogni, relazioni e d’impegno plurali”, che avrà il primo appuntamento pubblico il 27 settembre con una masterclass / lectio magistralis dell’attivista Porpora Marcasciano, candidata al premio Nobel per la Pace 2026. “Radicante” , termineche in botanica indica le piante che mettono radici ovunque si posino, in gardo di adattarsi e proliferare anche in mutevoli contesti, Radicante è un dispositivo formativo che “si espande in territori differenti, producendo nuove appartenenze, nuove epistemologie e nuove comunità temporanee” rivolgendosi a professioniste e non “solo a donne e a persone trans e non binarie”. Tra i suoi obiettivi desidera “posarsi e mettere radici con le altre e in particolare vuole coinvolgere le persone spesso escluse dai percorsi professionali: donne migranti, persone cieche e sorde, persone con disabilità donne anziane, adolescenti”. Tra le “docenti” di “Radicante”, oltre alla Marcasciano , la cineasta Céline Scianna. Per il mondo teatrale saranno presenti la coreografa Chiara Bersani, Silvia Calderoni, Michela Lucenti, Eleonora Danco, Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Alessandra Vanzi, Elena Bellantoni, Chiara Lagani, Licia Lanera, Tolija Djokovic. Dal mondo del cinema: Greta De Lazzari, Ilaria Fraioli. Artiste e attiviste: Ilenia Caleo, ricercatrice, Lina Pallotta, fotografa, Maysa Moroni, photo editor, Sofia Dona, architetta.

Per le performer: Daria Greco, Ondina Quadri, Fedra Morini. Le musiciste e dj Mary Gehnyei, Jomoon, Martina Ruggeri/Bunny Dakota, Industria Indipendente, Playgirls from Caracas, Claudia Vernier/Reina del Fomento, La selezione dei partecipanti avverrà attraverso call e curriculum.

L’attivista candidata al Nobel per la Pace 2026 Porpora Marcasciano è una delle protagoniste dell’inedito corso della scuola biennale “Radicante”, ideata da alla regista Giorgina Pi presso l’Angelo Mai di Roma

 

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