Teatro
“Rifare Bach” e sentirsi responsabili della bellezza del mondo
CATANIA. Il problema è entrarci, trovare un varco e, una volta entrati, capire, orientarsi, discernere, non accontentarsi di gioire e di descrivere: scriviamo di “Rifare Bach” la potente e compatta coreografia realizzata da Roberto Zappalà con e per la sua compagnia (Zappalà Danza) e che, dopo aver debuttato a Napoli a settembre, è finalmente andata in scena, a “casa”, nella grandissima scena del Teatro Bellini di Catania, dal 21 al 28 dicembre. Occorre subito dire che, se lo spettacolo appare ben riuscito, la scelta del “Bellini”, per quanto sia un teatro grande e meraviglioso, non appare congrua rispetto alla fruizione della danza contemporanea: troppa distanza col pubblico e troppo grandi il palcoscenico e l’intero boccascena per garantire il necessario impatto visivo, sensoriale, emotivo. In scena un ensemble di danzatori composto da Corinne Cilia, Aya Degani, Filippo Domini, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Delphina Parenti, Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone. Le musiche di Bach utilizzate sono l’“Aria sulla quarta corda”, le “Variazioni Goldberg”, la “Sarabanda dalla Partita n°1”, il “Preludio in Do minore”, il “Siciliano dalla sonata in mi bemolle maggiore”, l’“Invenzione in re minore”, la “Cantata n° 29”, la “Toccata e fuga in re minore per organo”, la “Toccata e fuga in re minore per piano”, il “Concerto per violino in La minore”, la “Messa in si minore Crocifixus”: brani noti e utilizzati in versioni tradizionali o negli originali arrangiamenti di Wendy Carlos, Danilo Rea, Bobby McFerrin. Uno spettacolo potente e totalmente coerente col percorso creativo di questo coreografo e con il suo amore per il genio musicale di Bach: basti pensare a “Naufragio con Spettatore del 2010, a “Silent as” del 2012, a “Invenzioni a tre voci” del 2014, ai due spettacoli/studi preparatori a questo spettacolo, “X2” del e “X3” entrambi del 2019. In questi lavori la presenza di Bach era tendenzialmente dominante: protagonista in sé, non (solo) tappeto ritmico-sonoro su cui disegnare la danza. Presenza musicale che, evidentemente, non lascia indifferente il pubblico ed esige nel creatore e negli interpreti maturità umana e spirituale prima che artistica. 
Compagnia Zappalà Danza
Rifare Bach (la naturale bellezza del creato)
Catania Teatro Bellini 21 – 28 dicembre 2021. Coreografia e regia di Roberto Zappalà. Musica di Johann Sebastian Bach. Un progetto di Roberto Zappalà e Nello Calabrò. Luci e scene di Roberto Zappalà. Costumi di Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà. Danzatori: Corinne Cilia, Aya Degani, Filippo Domini, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Delphina Parenti, Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone. Una produzione di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro Nazionale di Produzione della Danza; in coproduzione con Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena, MilanOltre Festival (Milano); coproduzione e residenza con Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape (Lione); in collaborazione con M1 Contact Contemporary Dance Festival (Singapore), Hong Kong International Choreography Festival (Hong Kong), Teatro Massimo Bellini (Catania). Con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo dello Sport e dello Spettacolo. Crediti fotografici: Salvatore Pastore.
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