Ho fatto un sogno con gli uomini protagonisti. No, non è come pensate

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13 Febbraio 2017

Ho fatto un sogno. Uno di quei sogni con molti dettagli, poche sbavature e molto realismo. Era così chiaro che devo scriverlo subito, prima che mi sfugga.

Ho sognato di comprare un giornale e vederci sopra la faccia di un uomo che amministra una città sotto ad un grande titolo “PACCO BOMBA”, e ho subito capito che non c’erano minacce di morte ma riferimenti a luoghi dove non batte il sole. Prima ho sorriso, poi m’è venuto un brivido.

Nella stessa pagina veniva ripreso il sondaggio online di un’opinionista famosa che chiedeva “se incontraste l’onorevole Pinco Panco in un vicolo, cosa gli fareste?”. Non so se i due articoli accostati avessero un filo conduttore comune, ma mi ha lasciato in effetti una sensazione strana, come di inutilità e pericolo. Forse più pericolo, visti i primi commenti.

Sfogliandolo poi ho letto di una notizia scoop: c’era un’azienda che ha deciso di assumere un lavoratore anche se aveva la pancia gonfia, quella tipica di chi beve tanta birra e vive tanto il divano. Non hanno aspettato che si mettesse a dieta, capito? L’hanno assunto anche se è gonfio e i bottoni della camicia gli tirano un po’ al centro, incredibile. Il percorso verso l’addome tartarugato è lungo e complesso, ma gli hanno dato una possibilità. Parlavano anche di un curriculum interessante, in effetti. Ma lui con la pancia in spiaggia era in una foto a centro pagina.

Ho continuato a leggere e ho scoperto che il marito di un’attrice italiana, una famosa (qui i ricordi sono confusi), era andato ad una trasmissione su Rai 1, in prima serata, per raccontare la sua storia. In realtà nella vita lui mi pare che abbia un profilo Instagram dove fa i tutorial sulla paternità e i piatti sani con l’avocado e cose così, di quello però ha parlato poco, però ha detto quanto è bello fare il marito della tizia, che si occupa lui della spesa e non si aspettava tanta notorietà. Era emozionato con un bel completo Armani. Non ho letto tutta l’intervista, erano due pagine ed era quasi mattina.

Non ricordo bene il seguito del sogno, ma ad un certo punto ho visto che su Instagram un tizio, che in tv conduce un programma sul bullismo, ha fotografato un altro tizio mentre mangiava un panino al fast food e lo ha ricoperto di insulti perché aveva il risvoltino ai pantaloni un po’ troppo alto (qui mi ricordo che ero d’accordo) e il doppio mento.

Mi sono svegliata sudata e confusa, in apnea.
Vabbè, meno male che l’ho scritto perché non so se un sogno così lo rifarò.
E meno male che certe cose non succedono davvero.

TAG: discriminazioni, giornali, media, sessismo, social network
CAT: discriminazioni, Questioni di genere

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