Nell’era Covid IMA investe sul digitale e nella collaborazione tra imprese

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10 Febbraio 2021

Massimiliano Martelli, CEO e seconda generazione IMA, ci racconta come visione strategica, qualità certificata  rappresentino asset fondamentali per competere a livello internazionale nel mondo post covid. Da laboratorio artigianale – fondato oltre 55 anni fa dalla nonna Armelinda e dal padre Italo – ecco un esempio di micro impresa dell’eccellenza meccanica fiorentina

“In IMA c’è di nome e di fatto – esordisce Massimiliano Martelli – l’essenza autentica dei suoi fondatori. Ovvero Italo Martelli e mia nonna Armelinda. Era il 1966 – anno dell’alluvione – quando aprono a Firenze un laboratorio per eseguire lavorazioni e riparazioni di freni e di altri accessori auto. Tra il 1966 ed il 1968 l’azienda cresce rapidamente fino ad arrivare a 11 operai. Da quel momento ad oggi, non ci siamo mai fermati e ci siamo via via specializzati in materiali di attrito e in componenti frenanti”. Massimiliano Martelli, calsse 1968, inizia nel 1996 dalla gavetta e lavora progressivamente all’ottimizzazione dei processi delle lavorazioni, investendo su nuovi macchinari artigianali sempre più rifiniti, per velocizzare le lavorazioni e le revisioni delle parti frenanti.

Con gli anni Martelli comprende l’importanza strategica di costruire partnership con nuovi clienti e fornitori. Il laboratorio cambia prospettiva, oltre alla revisione IMA si specializza nella produzione dei particolari frenanti per le più svariate applicazioni industriali specifiche a progetto. E’ a questo punto che si afferma nel settore dei materiali di attrito per l’industria ed esce definitivamente dal contesto fiorentino per diventare una bella realtà di prestigio nazionale, ottenendo dal 2010 anche la Certificazione Qualità ISO 9001:2015 DASA REGISTER.

Oggi, consolidata l’area commerciale, grazie alle collaborazioni con chimici specializzati, dispone di oltre 30 tipi di mescole di materiali di attrito, adatte a molteplici applicazioni industriali e di un laboratorio specializzato nella costruzione di particolari custom made, resi possibili da investimenti costanti nell’aggiornamento delle tecniche di revisione e rigenerazione eseguite internamente da operai specializzati. Economia della rigenerazione, del riuso e del riciclo, totalmente eseguita in house e lo sviluppo di nuove competenze per rafforzare l’area R&D sono i due driver sui quali IMA riposiziona costantemente il proprio brand. Da officina-laboratorio per la produzione di freni e frizioni, a vero e proprio centro di ricerca ed innovazione per la produzione di sistemi frenanti avanzati e materiali d’attrito altamente performanti. Sono queste le scelte strategiche che consentono ad IMA di essere un partner tecnico affidabile per clienti in qualsiasi paese del mondo. “Mi emoziona affermare che nel mezzo della crisi da Covid 2020 – precisa orgogliosamente Massimiliano Martelli – abbiamo investito nella trasformazione digitale – con la partecipazione nel capitale di una start up innovativa che sta nascendo e nello sviluppo commerciale globale con un progetto D-TEM, caratterizzando il nostro brand con una visione100% green. Da noi l’attenzione per l’ambiente e per le future generazioni non è una moda od un trend da seguire. Crediamo da sempre in un’economia circolare per l’efficientamento dei costi, ma soprattutto un’idea moderna di società e di mercato,che pone al centro l’attenzione per le persone e per la natura”. In IMA, grazie ad un expertise acquisito in oltre 50 anni di attività, si rigenerano al 100% i particolari frenanti con materiale di attrito usurati“ Grazie a questa buona pratica – conclude Martelli – riusciamo a diminuire di una percentuale sempre più significativa, circa 30%, i materiali di scarto, riducendone il conferimento per lo smaltimento.”

“Nel mio ruolo di Presidente del settore Meccanica CNA Area Metropolitana Firenze lancio il mio appello alla collaborazione tra imprese, non basato su un approccio normativo delle reti ma sulla base di progetti d’interesse comune e di clienti e mercati da aggredire e per condividere best practice. Solo lavorando insieme possiamo superare i limiti e rischi della ridotta dimensione aziendale”. E siamo solo all’inizio di una vera e propria rivoluzione. Nelle prossime settimane IMA lancerà sul mercato una nuova iniziativa imprenditoriale puntando nel digitale.

TAG: Appello, digitale, industria, Meccanica
CAT: economia civile

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