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Governo

La Madame Pesc conta davvero qualcosa?

di Pietro Danna
11 Febbraio 2015

Ebbene si, viene da chiederselo veramente : la Mogherini sta svolgendo un delizioso esercizio diplomatico senza rilevanza politica o conta davvero qualcosa?
Il dubbio è sorto in questi frenetici giorni in cui sui tavoli europei è sempre più presente la spinosa questione Ucraina, con la presenza costante della cancelliera tedesca Merkel e del Presidente francese Hollande ai tavoli più importanti per scongiurare una crisi definitiva : con Obama c’era la Merkel, e con Putin ci saranno i Capi di Stato francese e tedesco oltre che al Presidente Ucraino Poroshenko.
Com’è possibile che la nostra Mogherini, ufficialmente insignita di un pomposo titolo diplomatico quale “Alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Unione Europea”, sia tenuta fuori dai tavoli diplomatici con più peso, specie quando si discuta se armare o meno l’esercito di Kiev per bilanciare il pesante armamento concesso da Mosca ai ribelli filo-russi ?
Eppure il premier Renzi aveva esultato non poco quando l’ex Ministro degli Esteri fu nominata lady Pesc, sorvolando sul fatto che con questa nomina l’Italia sia stata tenuta fuori dai posti europei che veramente contano, come quello di Commissario UE all’Agricoltura o magari quello di Presidente della Commissione Europea, e promettendo altresì scenari idilliaci relativi alla controversa vicenda dei due Marò ancora prigionieri in India senza mai essere stati sottoposti a regolare processo, che ad oggi si sono tradotti in una misera risoluzione approvata dal Parlamento Europeo accolta, tra l’altro, da un muro di indifferenza e quasi indignazione da parte delle autorità Indiane.
Il paradosso è che la stessa Mogherini ha dichiarato che i suoi punti di riferimento sono i Ministri degli Esteri dei vari paesi dell’Unione Europea, ossia le seconde linee e non i Capi di Stato e di governo, e dato il suo operato pressochè inesistente sulla vicenda Ucraina, dove l’Italia avrebbe tutto l’interesse di difendere le esportazioni verso Mosca e le importazioni di gas russo, e anche sulla vicenda dell’arrivo dell’ISIS in Libia, distante 400 km dalle nostre coste, verrebbe da chiedersi se Renzi stavolta non abbia esagerato con le sue tipiche operazioni di facciata, facendo nominare in una posizione teoricamente importante la Mogherini, ritenuta dai nostri partner europei inadeguata al ruolo per insufficienza di curriculum.

isis Unione europea
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