Agostino Scornajenchi, Ceo di Snam ha commentato con soddisfazione l'esizione della prima obbligazione emessa in dollari dal Gruppo

Finanza

Snam, successo finanziario a Stelle e Strisce

21 Maggio 2025

Snam colloca con ottimi risultati, per complessivi 2 miliardi di dollari, la sua prima emissione obbligazionaria in dollari statunitensi (prima al mondo con obiettivo Net Zero su tutte le categorie di emissioni). Ma la domanda ha raggiunto i 10 miliardi di dollari. Raggiunto l’86% di finanza sostenibile.

“Un traguardo importante nella nostra strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento, accelerazione sul fronte della finanza sostenibile e ampliamento della base di investitori a livello internazionale.” Con queste parole l’AD di Snam Agostino Scornajenchi ha commentato il successo della prima emissione obbligazionaria del Gruppo in dollari statunitensi destinata a investitori istituzionali, in formato Sustainability-Linked multi-tranche 144/A / Reg S, per un ammontare complessivo di 2 miliardi di dollari statunitensi, equivalenti a circa 1,8 miliardi di euro. “In un contesto in cui Snam si consolida come operatore infrastrutturale nazionale e paneuropeo – ha proseguito Scornajenchi – rafforzare la nostra presenza sui mercati globali è fondamentale per sostenere le nostre ambizioni di crescita nel lungo periodo.”

L’operazione, che rappresenta la prima emissione obbligazionaria Sustainability-Linked al mondo con obiettivo Net Zero sulle emissioni GHG su Scope 1, 2 e 3, ha ricevuto una domanda superiore di circa 5 volte l’offerta, con ordini per circa 10 miliardi di dollari.

Positivo anche il commento del Cfo Luca Passa, intervistato questa mattina ai microfoni di Class CNBC: “Il 30% degli investitori che puntano sulle nostre azioni è già statunitense, e per questo volevamo proporci a questo mercato anche con le obbligazioni. Per noi, in questo senso, era un debutto ma i risultati ci hanno dato ragione. È un’operazione preparata nel tempo, orientata alla transizione e con la quale raggiungiamo l’86% di finanza sostenibile, avvicinandoci così al target del 90% fissato per il 2029.”

L’offerta è stata preceduta da una giornata di marketing, durante la quale Snam ha dialogato con oltre 50 investitori internazionali. Il confronto, segnala Snam in una nota, “ha generato un feedback molto positivo e costruttivo, che ha contribuito in modo determinante a creare un forte momentum e a favorire condizioni di mercato competitive.”

Questo il dettaglio degli impegni sulle emissioni climalteranti sottesi all’obbligazione emessa:

Emissioni Scope 1 e 2, cioè sostanzialmente quelle riferibili a impatti diretti dell’azienda: -25% alla fine del 2027, -50% alla fine del 2035 e -90% alla fine del 2050;
Emissioni Scope 3, cioè indirette e riferite a tutti gli attori della catena del valore, fornitori inclusi: -35% alla fine del 2032 e -90% alla fine del 2050.

Il prestito obbligazionario si articola in 3 tranches a 5, 10 e 30 anni e si colloca nella rotta tracciata dal Sustainable Finance Framework che Snam ha presentato in aprile. Tale Framework, in particolare, si articola in due pilastri distinti: “Green Financing” e “Sustainability-Linked Financing” La componente “Green Financing”, spiegano da Snam, è strutturata per supportare investimenti in progetti specifici allineati alla Tassonomia Europea. Include, tra gli altri, il retrofitting delle pipelines esistenti, ora considerate ammissibili nell’ambito del quadro normativo della Tassonomia europea.

Il pilastro “Sustainability-Linked Financing”, valutato da Moody’s con un rating SQS3 “Good”, integra invece obiettivi ESG misurabili negli strumenti finanziari, legando il costo del capitale al raggiungimento di specifici obiettivi strategici. Tra questi rientrano l’impegno di Snam alla neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2 entro il 2040 e al Net Zero per tutte le categorie emissive entro il 2050. Il Framework include, inoltre, KPI standardizzati relativi a Scope 1 e 2 (incluse le emissioni di metano), Scope 3, e un KPI sociale, rafforzando la strategia di decarbonizzazione di lungo periodo della società. La credibilità di questa struttura, fa sapere l’azienda, è ulteriormente supportata dal Net Zero Assessment pubblicato nel 2024, che integra il giudizio di Moody’s offrendo un benchmark esterno sul percorso di contrasto al cambiamento climatico da parte di Snam.

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