“Alfabeto Simenon”, un mistero senza misteri
Georges Joseph Christian Simenon è stato uno degli scrittori più prolifici di tutto il ventesimo secolo. Qualcuno diceva potesse arrivare a scrivere fino a ottanta pagine al giorno. Un’infinità. Devo essere onesto, a parte qualche adattamento dei suoi romanzi per il cinema e il personaggio ormai immortale del commissario Maigret, conosco molto poco la sua opera. Motivo per cui Alfabeto Simenon (edito da Edizioni BD), l’intrigante lavoro di Alberto Schiavone e Maurizio Lacavalla, si pone come un curioso e stimolante strumento per fare meglio luce sul celebre scrittore belga.
Il dizionario composto dai due autori va infatti alla ricerca dei dettagli e delle sfumature più entusiasmanti di Simenon e della sua vita: da una parte i suoi romanzi, i suoi personaggi, le loro avventure, dall’altra gli incontri dello scrittore, gli eventi, le zone di luce e ombra della sua esistenza. Ogni elemento corrisponde a una lettera, che viene corredata da brevi approfondimenti, citazioni e descrizioni. Tutto è molto chiaro e limpido, come d’altronde lo era la scrittura di Simenon.
I testi di Schiavone, in questo senso, sono ricchi di passione e mostrano riflessi del grande lavoro di selezione che probabilmente è stato fatto per poter comporre, nel migliore dei modi, un ritratto che fosse il più attendibilmente poetico tra quelli possibili. Le chine di Lacavalla cercano di rafforzarne, seguendo quella prospettiva, le urgenze espressive, attraverso chiaroscuri espressionisti e impasti surrealisti che conducono la narrazione in un mondo tanto sognante quanto concreto. Il suo lavoro insegue anche l’inatteso, l’estemporaneo; lo si capisce dal modo epifanico con cui cerca di trattare le immagini. E lo dice, d’altronde, anche con parole sue: “Immagino Alfabeto Simenon come un fumetto da aprire a caso per cogliere un capitolo inaspettato che possa poi crescere dentro mentre si fa altro, mentre si legge altro. Poi, in un pomeriggio buio, tornare ad aprirlo per una nuova lettera e perdersi nella nebbia che sale dai canali”.
Voglio ammetterlo, Lacavalla ha ragione: mi sono piacevolmente smarrito nelle stanze aperte da questo vocabolario intimo e personale, mi sono lasciato affascinare da un autore che conoscevo poco e che adesso sento invece molto più vicino, dalla sua semplicità, dal suo modo di riflettersi nell’arte della scrittura e farne una ragione di vita, un nutrimento per poter esistere, un’ossessione che alimentasse la voglia di andare avanti. Come scrive Schiavone nella sua prefazione, “non c’è mistero, su Georges Simenon. Non qui. Leggete”.
Alfabeto Simenon
Testi: Alberto Schiavone
Illustrazioni: Maurizio Lacavalla
Editore: Edizioni BD
Collana: BD Comics
Anno edizione: 2020
Pagine: 214 p., ill. , Rilegato
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