Gli Stati Generali dell’esecuzione della pena: la verità sulle nostre carceri

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19 Maggio 2015

Si è tenuto oggi, presso il carcere di Bollate, alla presenza del Ministro Orlando, del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia e di altre Autorità il primo dei diciotto incontri organizzati dal Ministero della Giustizia nell’ambito del progetto “Stati Generali – Esecuzione della pena – Dignità – Diritti – Sicurezza”.

L’intervento del Ministro è stato preceduto dalla proiezione di un commovente Docufilm, dal titolo “Ombre della sera”, della regista Valentina Esposito che, con grande sensibilità e discrezione, ha messo in luce le difficoltà che devono affrontare i detenuti quando tornano nelle loro famiglie e nel mondo esterno, dopo avere trascorso anni in stato di detenzione. Il film rappresenta le implicazioni psicologiche del “reinserimento” in famiglia non solo dei detenuti ma anche dei loro cari, figli, mogli, nipoti.

Il tema relativo all’esecuzione della pena è la prossima sfida che il Governo dovrà affrontare e per arrivare ad un provvedimento legislativo concreto ed efficace il Ministero della Giustizia ha organizzato un percorso che si svilupperà in tutta Italia nell’arco di sei mesi. Sono previsti, quindi, diciotto Tavoli di Lavoro dove verranno affrontati tutti i temi relativi all’esecuzione della pena: l’architettura delle carceri, le problematiche connesse alla situazione delle donne detenute ed ai loro figli, quelle connesse alle situazioni di dipendenza, alla tutela dell’affettività, alla necessità di favorire uno sviluppo culturale e sportivo ecc.

Lo scopo di questi incontri – sottolinea il Ministro – è quello di portare avanti un percorso condiviso che coinvolga non solo gli operatori del settore carcerario ma anche politici ed intellettuali che si occupano solo sporadicamente di questo tema.

Il carcere deve valorizzare la dignità dell’individuo; la pena in carcere deve comportare solo una restrizione della libertà e non anche degli altri diritti della persona umana.

Al termine del percorso si dovrà giungere ad un provvedimento legislativo che riformuli le modalità di esecuzione della pena, garantendo, per esempio, l’effettività delle sanzioni anche attraverso l’esecuzione esterna e che affronti tutti gli aspetti connessi a questo tema perché un sistema di esecuzione della pena più civile rende più civile lo Stato tout court.

E’ chiaro che affrontare il tema dell’esecuzione della pena porta, direttamente, ad una riflessione sull’intera questione carceraria e sull’intera questione penale, a partire dalla necessità di garantire una certezza ed una semplificazione legislativa; basti pensare che oggi in Italia sono previsti trentaseimila (!) fattispecie di reato!

Durante l’incontro è stato letto il saluto del Presidente Emerito Giorgio Napolitano che ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa che, finalmente, ha come obbiettivo quello di alleggerire la condizione carceraria, al fine di garantire il rispetto della persona e dei suoi diritti.

L’incontro, come detto, si è tenuto presso il Carcere di Bollate, carcere che oggi è considerato un modello ma che, si spera, diventi la regola.

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CAT: Giustizia

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