Quel sereno distacco dalla politica che è maturato in me

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4 Aprile 2017

Ho maturato un sereno distacco dalla politica. Ma esattamente quando e come esso si sia prodotto ancora non mi è dato modo di saperlo. E dire che fino a pochi anni fa avevo passione, partecipavo. Sono stato anche candidato in almeno due o tre occasioni. Comunque seguivo e leggevo i giornali. Mi attardavo in discussioni sul punto della mia idea di democrazia. Credevo che la politica avesse la capacità di portare in sé una qualche forma di rivoluzione. Che potesse effettivamente servire per affermare una certa idea di bene collettivo. E ricordo di avere fatto varie volte tardi la sera per continuare a discutere di tutte quelle cose. Poi è subentrata in me questa idea o sensazione di distacco. Non so come spiegare, ma ho sentito che il mio benessere era altrove e che era del tutto indipendente dalle questioni della politica.

Devo dire che questo cambiamento è avvenuto senza che siano cambiate le condizioni a contorno delle quali io ho continuato a svolgere la mia esistenza. Nemmeno, a quanto mi risulta e a mio giudizio, ho registrato particolari mutamenti di carattere. Sono sempre il solito estroverso che non riesce a stare fermo e che se ne inventa una ad ogni angolo che gira. Uno che è dannatamente curioso di tutto e che esercita al meglio la sua curiosità partecipando. Ecco, già la mia partecipazione di pensiero alle sorti di questo paese la considero politica. Oppure semplicemente il fatto di riuscire a strutturare un certo tipo di pensiero, cosa che per me è già politica. Così come il coltivare le lettere, insomma. E la dialettica. Perché ho sempre ritenuto che se ognuno di noi si impegnasse a fondo in qualcosa, oltre a quello che fa già come professione, ecco, se ognuno cercasse una sua piccola eccellenza da coltivare con pura gratuità, questo sarebbe già un meraviglioso agire politico. E a quel punto, a che servirebbe la politica? Se tutti donassero una porzione del loro tempo per gli altri, a cosa servirebbe la politica? Specialmente nei piccoli contesti, nei piccoli comuni o su territori di poca estensione, se esistesse questo meccanismo di mutuo scambio tra tutti, a cosa servirebbe la politica? Quello che a cui sto pensando non è nemmeno una forma di democrazia dal basso, semmai è un meccanismo in tutti di possono fidare di tutti. Che è pura utopia, lo so. Ma seguitemi nel ragionamento.

Le più grandi rivoluzioni sono state fatte sempre da gente che ha agito a puro titolo gratuito, chi le ha messo in atto ha ricevuto come sola ricompensa il fatto di aver partecipato a determinare quel tipo di cambiamento. E tutti quelli o quelle a cui sto pensando sono persone che con la politica non hanno avuto niente a che fare. Persone che, credenti o meno, si sono impegnate per la risoluzione di alcuni problemi concreti. Anche lo spirituale gode di una sua immediata concretezza! Ecco, è pensando a tutta questa gente che ammiro ed ho ammirato che sono arrivato a maturare questo sereno distacco dalla politica. Perché voglio essere estremo: vedrei come unica condizione per uscire da tutto questo solo una via, quella della gratuità che però è pura utopia. Diciamo che mi potrei accontentare per il momento anche di una sola misura di pura giustizia sociale, che vengano aboliti, per esempio, tutti i vitalizi di consiglieri e parlamentari. Maturino pure la loro pensione, ma come tutti lo facciano con il regime Inps attualmente vigente per tutti, quello contributivo. Ecco, fino a che una simile misura non sarà applicata il sottoscritto si darà esclusivamente alla lettere e alle pratiche ascetiche, cum summo gaudio!

 

 

 

TAG: beppe grillo, elezioni, europa, governo, italia, m5s, opposizione, partiti, politica, politici, referendum, Roma
CAT: Governo, Partiti e politici

6 Commenti

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  1. marco-baudino 7 anni fa

    Grande Marco Bennici, leggo in quello che ha scritto la mia stessa passione politica, NON rappresentata da alcun partito, SE non si attivano priorità che cancellino privilegi, diritti acquisiti, altro pro domo loro… I politici appunto.
    Nel mio piccolo sto facendo attività politica giusta semplicemente da ingegnere meccanico impiantista che sono, operando nell’innovazione di sistemi di energia rinnovabile non speculativi. Cercando di operare per avanzare quei principi di economia circolare e sostenibile, unica frontiera per la ripresa. Come scritto da fonti laiche (Rifiniture, DeSantoli, Petrini, Pistoletto) e da fonti teologiche, con quel capolavoro descrittivo delle necessità da implementare per il Bene Comune di Papa Francesco con l’enciclica Laudato Si’.
    A-partitico, quindi, mai A-politico. Occorre lavorare per quella rivoluzione necessaria che il nostro spirito curioso e dinamico potrà contribuire alla realizzazione!

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  2. marco-baudino 7 anni fa

    Rifiniture= Rifkin…

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  3. andrea-lenzi 7 anni fa

    condivido, ma quale bisogno c’è di tirare sempre in ballo la spiritualità (che poi è ad un passo dalla superstizione religiosa), invece di parlare di pensiero e comportamento? La spiritualità, del resto, è identificabile solamente come tutto ciò che non è materiale: anche l’odio è spirituale tanto per intenderci. La fregatura della spiritualità è che si agganci il fare del bene alla spiritualità “religiosa”, come di fatto avviene, col risultato di ammantare la religione di un bene che non le compete affatto, visto il male che ha provocato ed ancora oggi provoca. In sintesi: non anima, né spirito, ma col CERVELLO si vive bene e, se lo si crede opportuno, si fa del bene; soprattutto SENZA RELIGIONE

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  4. marco-baudino 7 anni fa

    Andrea, molto pragmatico il discorso e comprensibile. Detto da uno che il cervello prova ad usarlo tutti i giorni visto la professione che pratico. Ma ogni tanto leggere concetti grandemente espressi da chi ha spiritualità elevate, mi permette di rigenerarmi nello spirito… E fa bene, mi creda. Saluti MB

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  5. marco-baudino 7 anni fa

    Andrea, molto pragmatico il discorso e comprensibile. Detto da uno che il cervello prova ad usarlo tutti i giorni visto la professione che pratico. Ma ogni tanto leggere concetti grandemente espressi da chi ha spiritualità elevate, mi permette di rigenerarmi nello spirito… E fa bene, mi creda. Saluti MB

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  6. andrea-lenzi 7 anni fa

    “Ma ogni tanto leggere concetti grandemente espressi da chi ha spiritualità elevate, mi permette di rigenerarmi nello spirito”: ci risiamo :-) Basta dire che c’è gente che ci ispira; sic et simpliciter; che abbia spiritualità elevata non solamente è un’illazione, ma anche senza senso, vista la definizione stessa priva di sostanza della “spiritualità”

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