Il dirigente indagato? Delrio dice che lo ha rimosso, lui resta al suo posto

1 Maggio 2015

Sull’obiettivo dichiarato di rivederne l’assetto gerarchico e ridare trasparenza all’attività del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a un mese dal suo insediamento Graziano Delrio sembra ancora in alto mare.

Persino sulla nomina di Francesco Musci quale nuovo presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è il caos. Nominato, su indicazione di Maurizio Lupi, nel Consiglio dei Ministri del 12 marzo, quattro giorni prima dell’arresto di Incalza e soci, e dopo due anni e mezzo di interim della presidenza del Consiglio Superiore, Musci era finito appena un mese prima nel mirino della Procura di Brindisi, che ne ha chiesto il rinvio a giudizio per lottizzazione abusiva, abusi edilizi e falso ideologico nell’ambito di un’inchiesta su un terminal del porto di Brindisi, insieme, fra gli altri, al titolare della Igeco Tommaso Ricchiuto, noto (anche ai Tribunali) costruttore salentino fresco di arresti per un altro giro di tangenti.

Occasione ghiotta per Delrio per tracciare la prima linea di demarcazione con chi l’ha preceduto. Tanto che già l’8 aprile il Gabinetto del Ministro comunicava al diretto interessato il ritiro del suo decreto di nomina. Musci, però, non sembra aver recepito, tanto che una nota a sua firma del 17 aprile, su carta intestata del Consiglio, informa dello spostamento dell’assemblea di giugno dell’organo. Un atto di normale amministrazione, dal quale sembrerebbe dedursi che Musci stia regolarmente svolgendo le sue funzioni (o che simuli di farlo a fini retributivi). E altrettanto sembra potersi fare leggendo la pagina del Ministero dedicata al CSLP, che, con aggiornamento al 20 aprile, indica (diversamente dal sito del CSLP stesso, fermo al precedente assetto) Musci come presidente. Peccato che l’attività del Consiglio risulti in realtà azzerata e le riunioni rinviate, dal momento che i decreti di nomina dei consiglieri impostati da Musci sono stati tutti ritirati con quello del presidente in pectore.

Musci convoca assemblea CSLLPP

 

Dal Ministero, naturalmente, nessuna chiarezza. “Appena avremo una risposta organica, la comunicheremo” fa sapere Luisa Gabbi, portavoce del Ministro, uno dei pochi ruoli in cui Delrio è intervenuto, posizionandovi rigorosamente fedelissimi dei tempi di Reggio (Maurizio Battini alla segreteria tecnica, Mimmo Spadoni a quella amministrativa e Mauro Bonaretti come capo di gabinetto). Del resto, se neppure Musci, oltre ad Amedeo Fumero e Paolo Emilio Signorini, vertici dei due Dipartimenti in cui si articola il Ministero e colonne portanti dell’amministrazione Lupi (il secondo è pure il reggente della struttura tecnica di missione, su designazione di Ercole Incalza secondo l’ordinanza di arresto di quest’ultimo), è stato veramente toccato dall’arrivo di Delrio, era difficile aspettarsi discontinuità sul fronte della trasparenza, malgrado le promesse all’atto dell’insediamento.

Fu proprio un uomo di Lupi, infatti, l’ex capo di gabinetto Giacomo Aiello, a firmare la circolare interna con cui si intimava di inoltrare al gabinetto stesso ogni richiesta di informazione da parte di organi di stampa, qualora trattassero “questioni che possano presentare profili di particolare delicatezza”. Evidentemente il new deal deve ancora cominciare.

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CAT: infrastrutture e grandi opere

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