Piombino: la città dice no al rigassificatore

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5 Luglio 2022

È stata una giornata importante. Con centinaia di persone davanti al Palazzo del Comune. Per opporsi al rigassificatore.

Ma facciamo un passo indietro.

Il 24 Febbraio scoppia la guerra tra Russia e Ucraina. Il Governo italiano, non eletto da nessuno, decide di armare l’Ucraina. Vladimir Putin, capo della potenza russa con cui abbiamo fatto accordi per avere il gas, chiude parzialmente i rubinetti. E, perseverando la situazione, li potrebbe anche chiudere del tutto.

L’Italia, che di politiche energetiche non ha mai voluto sentir parlare, né in senso ambientalista ed alternativo e neppure in senso meno ambientale – leggi nucleare, è rimasta nelle condizioni di non essere autosufficiente. Cosi se Putin taglia i rifornimenti, per la decisione di essere fermi nel nostro patto di ferro stipulato con gli Usa e la Nato, dobbiamo cercarci il gas altrove.

Dove?

Secondo quanto fa sapere la Farnesina per esempio in Nigeria e da altre nazioni africane. Più probabilmente però saranno proprio gli amici americani a farcelo ricevere attraverso delle navi che arriveranno fino ai nostri porti

Già ma quali porti? Pronti via, il Governo pensa subito a Piombino. Peccato che Piombino abbia il porto a ridosso della città. E peccato che la Golar Tundra, nave acquistata dalla Snam nel 2015 di 293 metri e larga 40, costata 330 milioni di Euro, dovrebbe fungere da rigassificatore proprio a poche centinaia di metri dalle case di chi vive a Piombino.

Quali sono i potenziali rischi? Il primo è che il combustibile, che arriva gas e viene trasformato in sostanza liquida e poi di nuovo in gas, necessiti di processi chimici che hanno 2 fasi molto pericolose. La prima è quella della trasformazione del combustibile in gas liquido. Il gas può, a contatto con l’acqua, creare una nube tossica; e una semplice “miccia”, per esempio un innesco provocato da un motore, determinerebbe il rischio di un’esplosione come quella vista in Libano due anni fa, annientando la città.

Il secondo rischio è che l’uso della varechina, del cloro e dell’ammoniaca necessaria per i processi trasformativi, venga poi scaricata in acqua. Compromettendo di fila: la salute pubblica, la pesca e dunque la ristorazione e quindi il turismo. In una parola: si sta decidendo di far morire Piombino

Per questo sono nati comitati spontanei di cittadini inferociti con la giunta regionale e il Governo Draghi che nottetempo e senza sentire la popolazione ha deciso di sacrificare Piombino.

Per dire: a Livorno c’è un altro porto (una piattaforma, terminale di rigassificazione OLT offshore LNG) dove si potrebbe fare l’operazione. Il porto si trova a 25 chilometri in mare aperto lontano dalla città con gli ultimi due chilometri interdetti. Dunque, perché si sceglie Piombino già nota alle cronache per altre tragedie? E com’è possibile che Eugenio Giani, Governatore toscano del Pd, abbia detto di si garantendo indennizzi alla città, mentre il Pd locale è contrario, per altro in una giunta di destra guidata da Francesco Ferrari di Fratelli d’Italia?

Sono andato a sentire i comitati che si sono spontaneamente autoconvocati il 1°di Luglio davanti al Comune riunitosi in seduta straordinaria per audire il Governatore. Ho registrato il parere dei cittadini e quanto detto dal Governatore in aula. Ecco la cronaca della giornata

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CAT: infrastrutture e grandi opere, tutela del territorio

5 Commenti

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  1. evoque 2 anni fa

    NIMBY V

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  2. evoque 2 anni fa

    Pardon, mi è partito l’invio. Dicevo NIMBY: è’ la solita storia in questo paese, vedi anche i tassisti e il loro sciopero corporativo, vedi i no tap, vedi i no tav. Un paese in cui nessuno pensa al futuro, neanche i suoi abitanti, a meno che il futuro non riguardi il recinto del proprio orticello. Pericoli di qua, pericoli di là. Ragionando così non si dovrebbe più andare in aereo perché potrebbe venire giù, neanche andare in treno perché potrebbe deragliare. Uno potrebbe non volere andare sotto i ferri perché potrebbe restarci sotto.

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  3. andrea-lenzi 2 anni fa

    1.il gov Draghi esiste grazie alle regole della nostra democrazia; quindi chi protesta lo fa inutilmente e mostra ignoranza: le regole ci sono e valgono tutte, non solamente quelle che piacciono.
    2.Draghi a me pare il più razionale capo di governo l’Italia abbia MAI avuto; in ogni campo; fa le cose giuste.
    3.Il giornalista ha fornito dati su quanti rigassificatori nel mondo abbiano subito incidenti? No? Allora deve piantarla di fare terrorismo per la pancia dei soliti NOTutto, o magari chiedere di spegnere il 5G che sicuramente interagirà col gas!
    4.I rigassificatori sono una ripossta razionale al problema di scarsità di gas nel medio/lungo periodo e la loro mancanza (furono impediti dai VERDI anni fa, ci hanno messo in questa situazione

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  4. andrea-lenzi 2 anni fa

    5. INFINE, a nome delle famiglie costrette a scappare in pantofole coi propri figli piccoli in braccio, senza soldi e senza più un lavoro ed una casa cui tornare, un vaffanculo di cuore e sentito a qualunque imbecille privo di empatia che impedisca di armare l’Ucraina per difendersi dall’AGGRESSIONE subita. Mai come in questo caso il cattivo di turno è univocamente identificabile e le sue azioni vile e le sue parole menzognere (da prima del 2014, quando diceva di NON voler invadere alcuno).
    I filoputtani sono merde dentro e gli auguro si trovarsi dal lato sbagliato della barricata, così da capire la loro merdosità

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  5. andrea-lenzi 2 anni fa

    6.Le decisoni importanti (strategiche di lungo periodo) come questa NON possono essere presa dal popolino (come i 5stelle insegnano) altrienti nessuno vorrebbe una legge per pagare le tasse e via discorrendo, poiché ognuno sceglie per i propri interessi e la maggior parte delle volte lo fa con la pancia.
    Chi li aizza è semplicemente un populista indegno di scrivere su temi strategici e di medio/lungo periodo

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