L’Italia importa 6,2 milioni di tonnellate di rifiuti

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10 Ottobre 2016

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L’eterna emergenza rifiuti di Roma (e di altre città italiane) ci fa considerare la produzione di spazzatura come un problema, quando invece è una merce vera e propria come tante altre.

Una merce come tante

Tanto è vero che l’Italia così come tutti gli altri Paesi del mondo, importa ed esporta spazzatura esattamente come fa con qualsiasi altra materia prima. E così fanno anche tutte le regioni italiane che trasferiscono i rifiuti prodotti localmente altrove, spesso all’estero, e ne importano spesso in quantità superiore. Ciò significa che non sempre le Regioni pagano per disfarsi della spazzatura perché non sanno come trattarla: a volte è così, ma spesso quei rifiuti sono venduti semplicemente per trarne un guadagno.

Saldo netto negativo 

Per quanto riguarda il 2014  l’Italia ha esportato 3,2 milioni di tonnellate, di cui il 71% (2,3 milioni di tonnellate) costituito da rifiuti non pericolosi ed il restante 29% (919 mila tonnellate) da rifiuti pericolosi. Rispetto al 2013 c’è stata una flessione nell’export del 4,7% pari a circa 200mila tonnellate.

Ma la notizia, paradossale per un Paese che sembra sempre in crisi da sovrapproduzione di spazzatura, è che ha importato molto di più: circa 6,2 milioni di tonnellate, quasi tutti non pericolosi, dato che quelli pericolosi, 166 mila tonnellate, rappresentano appena il 2,7% del totale dell’import. In pratica importiamo 3 milioni di tonnellate in più rispetto all’export. La Regione che esporta di più è la Lombardia: 743mila tonnellate, il 53,5% delle quali costituite da rifiuti pericolosi, quindi di natura industriale. Di questi 259mila tonnellate sono “rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti”, e circa 87mila tonnellate sono i “rifiuti di materiali da demolizione contenenti amianto”. Ma la Lombardia è anche la Regione che importa di più: 2,5 milioni di tonnellate e questo nonostante che nel 2014 sia stata la regione che ha prodotto qualcosa come 29,1 milioni di tonnellate: il 37,3% di tutti quelli prodotti nel nord.

Germania primo partner commerciale

Il Paese dal quale importiamo la maggior quantità di rifiuti è la Germania: 1,2 milioni di tonnellate delle quali il 94% è di natura metallica che alimenta in particolare le imprese trasformatrici della Lombardia. Ma la Germania è anche il Paese verso il quale esportiamo più rifiuti: abbiamo trasferito, nel 2014, 889.406 tonnellate di spazzatura, principalmente di natura industriale.

In seconda posizione c’è la Cina, che accoglie solo rifiuti “non pericolosi” per più di 277mila tonnellate (-11% rispetto al 2013). In Cina abbiamo portato in particolare carta e cartone e rifiuti metallici.  Il 98% delle 242mila tonnellate di spazzatura che mandiamo in Grecia è, invece, costituito da “ceneri leggere di carbone” destinate ai cementifici che li usano al posto della sabbia per i materiali edili cementizi.

I dati Regione per Regione 

Per quanto riguarda le Regioni, al secondo posto tra quelle che importano di più c’è il Friuli Venezia Giulia: nel 2014 ha accolto ben 1,8 milioni di tonnellate e ne ha esportate 147.798. Colpisce, però, il comportamento della Campania, che, a dispetto di ciò che si potrebbe credere, nel 2014 ha importato 8.473 tonnellate di rifiuti dei quali 596 pericolosi e ne ha esportati per 82.502. Anche la Liguria è forte importatrice: 630mila tonnellate nel 2014 mentre la Val d’Aosta esporta i propri rifiuti: 5.197 tonnellate l’anno.

Per il testo completo e i grafici interattivi: Truenumbers.it

TAG:
CAT: Inquinamento

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