L’imperfezione della pioggia

:
18 Ottobre 2021

Obstrepente pluvia, effusis imbribus,

(scende la pioggia ma che fa?) scende

battente, bat-tente, bat-tenta: tenta

di sciacquare scialacquare allagare alluvionare

il mondo (Mondo, sii, e buono;

esisti buonamente).

Ma il troppo da lavare sbiancare pulire

a cieli arcaici aciduli; basterà? basterà?

Una pioggia universale, un diluvio epocale

o la buriana che le sceme

fosse inacqua e aera le supreme

nullezze: annientando annullando dilavando

il niente ex nihilo usque ad libitum…

E affilare e affiorare

di sassi di massi di fango di melma

e pozzanghere: grigio grigio bigio nero.

Piove, per tutti gli dèi, piove,

piove su i pini

scagliosi ed irti,

attraverso sidera et coelos,

pioggia perfetta, perfettissimo essere d’acqua,

sciogliti, infine!, impregnati di te, beviti,

ingozza la terra e slurp slurp

(sniff sniff gnam gnam yum yum),

affoga affonda affluisci affluente

fiume, precipita sui tetti aguzzi,

sui tegoli vecchi, a secchi, a cisterne,

a imbuti e caverne, affonda, innaffia,

annega. Oppure picchia argentina

“rain and tears”,

piccolina-ina-ina, pioggerellina

d’aprile crudele, sciacquetta,

moltofiore moltocielo moltorugiada

gentile sottile primaverile rinfresca

cose e cosine

musichette lucignoli e zuccheri,

lucida foglie asfalti vetrine suv e tir,

aziona lenti tergicristalli, rinfresca le menti,

röslein rot, rosellina tra le spine:

“Passata è l’uggiosa invernata,

Passata, passata!”

E che sarà di noi?

Che sarà del libero arbitrio e del destino?

Ancora uccellini svolazzanti nell’azzurro

di un cielo ripulito

vivario acquario dei verdi dei vivi:

Beltà beltà gorgheggiano

passeri rondoni cinciallegre

e fontanelle ruscelletti cascatine

da-de-ex-ab alto scendono gorgogliano

l’inno alla natura alla bellezza agli universi

espressione di che? (pensiero: no; azione: no;

amore: no; paesaggio: no)

la vigna pesa trasuda e fa mamma-mamma…

E io? E io? E frottole e scippi

magnifici di p – poeti.

Una riga tremante Hölderlin fammi scrivere:

sull’acqua sulla pioggia  (la sua perfetta

imperfezione abbondante intrusione eclatante benedizione)

mentre balbetto ondeggiante fremo

e viene avanti il più nulla di tutti i miei nulla,

I’m singing in the rain e ballo e sguazzo e rido

sotto l’ombrello, il tutto del tutto intuendo

(ahi il primo brivido del salire, del capire)

ringrazio la pulizia dell’acqua, la polizia, la poesia,

i così sia, larga la foglia stretta la via

– dite la vostra che ho detto la mia.

Il sale delle lacrime, il sale del mare, il sale della terra,

e piante e fiori e erba

dentro la mondiale tenerezza.

Disinibiti monti caduti disagi;

e piove piove sul nostro amor.

 

“E’ tutto, potete andare”.

 

 

OMAGGIO AD ANDREA ZANZOTTO A DIECI ANNI DALLA MORTE

rileggendo versi da “La Beltà” e  da “La perfezione della neve

In Omaggi, Einaudi 2017

 

 

 

TAG: poesia
CAT: Letteratura

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