Nero Lucano: il nuovo romanzo di Piera Carlomagno

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30 Giugno 2021

Difficile dare una definizione univoca di Nero Lucano, il nuovo romanzo di Piera Carlomagno che abbina noir, thriller psicologico, giallo con una capacità descrittiva degli ambienti e un approfondimento dei dettagli emotivi di grande intensità.

Siamo a Grottole, un borgo della Basilicata vicino a Matera. I protagonisti del racconto Viola Guarino, anatomopatologa forese e il procuratore Corrado Basile, immersi in un inverno rigido e inclemente, si trovano a fronteggiare un caso che, da subito, si connota per cruenza e tinte fosche. Sulla riva del lago di San Giuliano viene infatti rinvenuto un cadavere, la testa spaccata da un colpo netto, forse d’ascia. Un uomo distinto, sulla cinquantina, di cui al momento del ritrovamento nessuno ha denunciato la scomparsa. Iniziano le indagini e, dopo poche ore, inizia a delinearsi un caso davvero complesso. La vittima, Brando Carbone, è un imprenditore di successo e di lui non si avevano più notizie da 48 ore. Né la moglie Leda, né la segretaria, che lo attendeva per una riunione di lavoro on line, hanno idea di cosa possa essere accaduto. Le due donne mescolano apprensione a malcelato distacco, facendo maturare sospetti in Viola. Che la segretaria fosse l’amante della vittima è una possibilità, così come è una possibilità che la moglie avesse qualcosa da “fargli pagare”. Eppure entrambe sembrano avere un alibi. Che si tratti di un affare dai contorni poco chiari andato male? Una rivalsa per qualche traffico illecito? I dubbi si infittiscono mentre, alla vicenda principale, si mescolano gli intrecci sentimentali fra i protagonisti, resi ancor più complessi dall’arrivo sulla scena – del delitto e dei rapporti – dell’affascinante sostituto procuratore Loris Ferrara.

Il romanzo si sviluppa con un ritmo serrato e avvincente, una prosa capace di definire, con tratto essenziale, le atmosfere, gli spazi. Il clima di paese, dei suoi bar, dei “pettegolezzi” a mezza voce, i pensieri dei protagonisti, i ragionamenti articolati sulle indagini s’intrecciano in un continuum che garantisce piacevolezza di lettura e soglia d’attesa sempre alta nel lettore. Nero Lucano risponde perfettamente alle attese dell’amante del genere, senza indugiare in clichés scontati, senza correre mai, in alcun momento, il rischio di stereotipie. I protagonisti sono dinamici, sfaccettati, capaci di far affezionare il lettore non solo alla trama, ma anche alle loro vicende personali. Tutto si coniuga a una vena di esoterismo, di magia e mistero, sprigionata dalla figura di Viola, mezza detective e mezza maga, “figlia d’arte” di una famiglia molto particolare, in cui tradizione e scienza, rito e obiettività da sempre sembrano coniugarsi.

Nero Lucano si legge pagina dopo pagina con il piacere della scoperta e il rammarico di un finale che arriva troppo presto, lasciando il lettore desideroso di seguire nuove tracce, di vivere nuove avventure.

Piera Carlomagno, Nero Lucano, Solferino, 2021, pp. 352

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CAT: Letteratura

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