Aler Milano tanti problemi, poche risorse

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2 Marzo 2017

«Ho trovato un gruppo di dipendenti giù di corda, ma guai a chi attacca i miei uomini. Certo, vengo da Varese e Aler Milano è un’altra realtà. Penso tuttavia che vadano prima di tutto incentivati loro. I dipendenti.  Sei dirigenti per Milano? A Varese ne avevamo nove».

Mario Angelo Sala è da un mese il nuovo responsabile Aler di Milano. Una macchina complessa e farraginosa. Mettere mano a questa realtà è cosa molto difficile. «Ma non si speculi su gente disgraziata che spesso non ha i soldi per arrivare a fine mese».

Quest’oggi (2 marzo) c’è stata un’audizione alla V commissione in Regione Lombardia proprio sulla questione delle Case Aler. Abbiamo intervistato Mario Angelo Sala.

 

Silvia Fossati (Patto Civico) si presenta, come sempre, determinata. Analitica, meticolosa. Puntuale. È  stata un manager ( lo è ancora,  in aspettativa) di una importante multinazionale, la STMmicroelectronics. È una Fisica. «Siamo più rigorosi degli ingegneri». Lo afferma con orgoglio. In commissione non usa mai la sciabola ma il fioretto. Eppure, punge. All’audizione di oggi ha posto una serie di quesiti tecnici. Dalla parte in cui domanda sulla diversità dei costi dei servizi calore,  in base alle diverse aree della città; alle modalità  con cui Aler si è  avvalsa di Finlombarda. Fino ad arrivare allo stato di attuazione del programma di recupero. Gentile, ma ferma. «Non potrà darmi tutte le risposte, subito» dice rivolta a Mario Sala. E aggiunge: «Lo farà via mail». L’ attitudine e la vocazione alla verifica. Tipica di chi ha cura delle cose che ama

 

Iolanda Nanni del Movimento Cinque Stelle la riconosci a distanza. Arriva con montagne di documenti. Studia. Si aggiorna. Arriva sempre preparata. In aula, come in commissione. Oggi il target era grosso: il responsabile Aler appena eletto a Milano. Pronti, via: la consigliera incalza il suo interlocutore. «E’ vero che volete aumentare il numero dei dirigenti? È  vero che volete impiegare ulteriori risorse per i dipendenti e i dirigenti Aler stante il sostanziale default? Non c’è il rischio che si fermi il processo di recupero, di spezzare il piano di risanamento già cominciato?». Insomma un fiume in piena. Qui sotto la sua intervista.

TAG: Case Aler, Iolanda Nanni, Mario Sala, Silvia Fossati
CAT: Milano

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