Giorgio Ambrosoli e l’ombra della luce

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11 Luglio 2016

Non sono bastati 4 colpi di pistola l’11 Luglio del 1979 in Via Morozzo della Rocca a Milano, perché la sua lealtà e i suoi valori venissero scalfiti. L’Avvocato Giorgio Ambrosoli liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, malgrado le minacce e le intimidazioni aveva continuato il suo lavoro. Nonostante le pressioni, i legami del banchiere con affaristi,la massoneria e la criminalità organizzata. Aveva una luce speciale negli occhi,l’avvocato Ambrosoli: la dirittura morale di chi si specchia nella luce, nel senso di un’esistenza legata agli altri: ai figli, alla moglie, alla famiglia. All’idea di bene come senso comune di appartenenza, teso al rispetto per le persone, all’idea che “io” si sposi sempre con “noi”. Giorgio Ambrosoli la sera del suo omicidio aveva portato un gruppo di amici a casa per vedere un incontro di box. Al termine era sceso per accompagnarli. Pochi minuti e il sicario fece quello per cui era stato chiamato. Forse senza sapere che la memoria è una potentissima leva della storia degli uomini. Rende immortale chi ha il coraggio di affrontare l’ombra della luce. Giorgio Ambrosoli continua a vivere. Ce lo racconta suo figlio Umberto

TAG: Banca Privata, Giorgio Ambrosoli, Michele Sindona
CAT: Milano

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