Senna: “Supermercati Superdì e Iperdì, cauto ottimismo, ma aspettiamo”

Il lavoro, un salario, un tetto sotto cui stare con i propri cari: moglie, marito, figli. Negli scorsi giorni in Regione Lombardia, presso la commissione Attività Produttive, il Presidente della Commissione, GianMarco Senna, ha ricevuto i lavoratori della catena di supermercati Iperdì e Superdì, di proprietà della GCA, le parti sociali e il consulente dell’azienda il Prof.Francesco Natalini. “Rispetto ad altri casi qui le pressioni sono state molto forti, coinvolgendo oltre 800 lavoratori in tutta la Lombardia”.
Senna è un imprenditore nel settore della ristorazione. Quindi abituato a fare politica aziendale con i numeri. E ad affrontare non solo i momenti positivi, ma anche quelli di piena, quando i fiumi di problemi s’ingrossano e rischiano di travolgere tutto. “Abbiamo immediatamente convocato le parti, mi dice, ed è effettivamente frustrante non avere poteri diretti per intervenire. Se ci fosse piena autonomia potremmo farlo”.
Il Presidente è previdente dunque: né pessimista né ottimista. In base alle sue informazioni la possibilità che la trattativa per vendere 20/25 dei supermercati, dei 43 complessivi in mano alla GCA, è concreta, ma rimane abbottonato. Le parti sarebbero vicine ad un accordo anche per evitare un concordato che comporterebbe una complessa serie di ostacoli burocratici. Il cruccio è non evitare lo spezzatino, anche se la GCA potrebbe decidere di trattenere i restanti 18 supermercati. Rimangono sullo sfondo le vittime di questo stato di cose: gli impiegati e i dipendenti dell’azienda. A breve però potrebbe esserci una conferenza stampa comune per annunciare l’accordo. Tuttavia la cautela, è d’obbligo. L’incertezza resta con un vago sentore d’ottimismo. “Un nome s’è fatto avanti e anche importante. Ma non diciamo nulla, perché porta sfortuna”