“Noemi Crack Bang – la banalità del male”

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10 Ottobre 2021

“Un’altra tossica morta”, “E chi se ne frega”, “Se l’è cercata”, “Succede dovunque in Italia”… Già, una tossica morta che non merita né pietà né perdono. Una tossica morta che, alla fine, ha solo contribuito alla pulizia della società che occupava abusivamente perché non se lo meritava.

Droga. Droga leggera, droga pesante. Overdose. Droga uguale a denaro. Droga e denaro uguale a mafie. “E comunque… cazzi suoi”.

Quando il 5 dicembre 2020 a Palermo fu rinvenuto il cadavere di una giovane donna di 30 anni, sembrava finisse, ancora una volta, così: “E’ morta un’altra tossica e chi se ne frega”. Noemi, questo il nome della giovane donna, è morta sì per droga ma questo è stato semplicemente il suo atto finale.

Victor Matteucci e Gilda Sciortino, con il loro “Noemi Crack Bang – la banalità del male” edito da Mediter, hanno deciso di andare oltre l’ultimo respiro di Noemi e indagare sui perché e non solo sui come.

Il loro lavoro non è banalmente il ritratto di un corpo steso sul letto di Medicina Legale. Il loro lavoro affonda la penna in una città, Palermo, che è stato il contesto non solo della morte di Noemi ma anche della sua (non) vita, del suo disagio ma anche dei suoi sogni, della sua incapacità di reagire a ciò che la circondava sino a subirlo atrocemente. I due autori hanno consumato le loro scarpe, come facevano i cronisti una volta, e hanno guardato, sentito, fatto domande, ricevuto risposte. Noemi, ma non solo Noemi, è morta in una piovosa sera di dicembre nella città che, invece, ama mostrarsi luminosa, solare, ospitale e colorata. Ma dov’era questa città quando Noemi attraversava i vicoli di Ballarò? Dov’era questa città quando Noemi chiedeva aiuto? Dov’era questa città quando era la fragile Noemi a portare aiuto agli esseri umani che circondavano la sua vita? Dov’è questa città ora?

Quasi quattrocento pagine. Questo è servito per cercare di raccontare Noemi a partire dal quell’ultimo respiro e ripercorrendo, a ritroso, la sua vita creando un orologio narrativo le cui lancette girano in senso antiorario.

Il libro, la cui stesura si avvale di 55 interviste, contiene anche la trascrizione di 44 tracce audio, una memoria autografa di Noemi, atti e documenti inediti. La prefazione è scritta dal professor Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo.

Sicuramente un libro non per tutti ma che tutti dovrebbero leggere e ricordarsene quando si trovano, magari per caso, nella città che vivono gli invisibili, in quella città che spesso non riusciamo a vedere.

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CAT: Palermo, relazioni

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