Partiti e politici
Elezioni regionali 2025: risultati e affluenza in Veneto, Campania e Puglia
Il centrodestra ha mantenuto il Veneto con Alberto Stefani, mentre il centrosinistra ha ottenuto risultati netti in Campania e Puglia con Roberto Fico e Antonio Decaro. Ancora in calo l’affluenza
Le elezioni regionali del 23 e 24 novembre 2025 hanno confermato il quadro politico previsto nelle settimane precedenti. Il centrodestra ha mantenuto il Veneto con Alberto Stefani, mentre il centrosinistra ha ottenuto risultati netti in Campania e Puglia con Roberto Fico e Antonio Decaro. Ancora in calo l’affluenza: 43,6% il dato medio (cinque anni fa era al 57,6%), con la Puglia al 41,8% (56,4% nel 2020), la Campania al 44,1% (55,5%) e il Veneto al 44,6% (61,2%).
“Alla fine – guardando alle regionali di quest’anno come scrive Paolo Natale – è un 3 pari, come prima (tranne la Valdaosta che passa a destra). Niente spallate al governo nè conquiste regionali del centro-destra. Ciò che dovrebbe preoccupare è la crescita pazzesca e costante dell’astensionismo”.
Risultati in Veneto
In Veneto, Alberto Stefani ha vinto con circa il 64% dei voti, rispettando le proiezioni pre-elettorali. Giovanni Manildo, Pd, si è fermato al 28,9%, mentre i restanti candidati – Fabio Bui, Marco Rizzo e Riccardo Szumski – hanno raggiunto complessivamente il 6%. La Lega, grazie anche al traino del governatore uscente Luca Zaia, ha superato il 36%, con FdI al 18,7% e Forza Italia al 6,3%.
La vittoria della Lega
Uno dei dati più rilevanti delle elezioni regionali 2025 è il risultato dei partiti interni alla coalizione di destra. La Lega, con circa il 36%, torna a essere la principale forza politica regionale, superando nettamente Fratelli d’Italia, che si attesta intorno al 19%. Questo risultato rappresenta un’inversione rispetto alle ultime competizioni elettorali, come le Europee 2024, dove Fratelli d’Italia aveva ottenuto risultati molto più alti. Il recupero della Lega è legato anche alla presenza di Luca Zaia come capolista in tutte le circoscrizioni: il governatore uscente continua a godere di un consenso molto elevato e potrebbe valutare una nuova ricandidatura.
Il risultato di Szumski
Da segnalare la performance di Riccardo Szumski, con la lista Resistere Veneto, che supera il 5% ed entra in consiglio regionale. Szumski, ex medico radiato durante la pandemia per le sue posizioni contro l’obbligo vaccinale, intercetta una fetta di elettorato trasversale e critica verso le principali coalizioni.
Risultati in Campania
In Campania, l’ex presidente della Camera Roberto Fico vince con circa il 60% dei voti, superando nettamente Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e candidato di Fratelli d’Italia, fermo intorno al 35%. Il generale Edmondo Cirielli, esponente di spicco di FdI e viceministro degli Esteri, si è fermato al 35,6%. La lista Giorgia Meloni per Cirielli-FdI ha ottenuto un deludente 11,8%, Forza Italia il 10,9%, la Lega il 5,5%. Sul fronte opposto Pd al 18,7%, M5S al 9,2%, Casa riformista al 5,9% e Avs al 4,6%. Bene le liste civiche, con A testa alta all’8%.
L’influenza di Vincenzo De Luca
Un elemento politico significativo delle elezioni regionali 2025 riguarda la lista A Testa Alta, vicina all’ex presidente Vincenzo De Luca, che ha ottenuto più voti delle liste direttamente collegate al candidato Fico. Nonostante non abbia potuto ricandidarsi per un terzo mandato, De Luca mantiene una forte influenza sul territorio e sulle strutture politiche locali. Il suo appoggio a Fico è stato tardivo e poco convinto, ma si è consolidato dopo l’accordo che prevede la nomina del figlio alla segreteria regionale del PD.
Risultati in Puglia
In Puglia, Antonio Decaro conquista la vittoria con circa il 64%, confermando il vantaggio attribuito dai sondaggi. Il candidato civico del centrodestra, Luigi Lobuono, si ferma al 35%. I candidati Sabino Mangano e Ada Donno non raggiungono percentuali significative e restano esclusi dal consiglio regionale. Il Pd ha incassato il 25,9%, nonostante l’erosione di voti da parte delle liste civiche (Decaro presidente al 12,7% e Per la Puglia all’8,6%). Il Movimento 5 Stelle ha preso poco più del 7%. Dall’altra parte, FdI al 18,7%, Forza Italia sopra il 9% e la Lega all’8%. La vittoria di Decaro rafforza il radicamento del centrosinistra in Puglia e consolida la figura dell’ex sindaco di Bari come riferimento politico territoriale.
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