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Partiti e politici

Emiliano si candida ( ed è subito Crozza)

di Filippo Cusumano
22 Febbraio 2017

L’ora è arrivata.
Dopo infiniti tentativi di conciliazione, dopo aver provato in tutti i modi di restare nel partito e aver persino promesso di non abbandonarlo mai nelle mani di Renzi, i bersaniani se ne vanno.
Se ne va D’Alema, il rottamato per eccellenza la cui ambizione sembra essere quella di diventare il rottamatore di chi l’ha rottamato.
Se ne va Bersani, colui che aveva detto : “Questa è casa mia,non me ne vado neanche se vengono i carabinieri”.
Se ne vanno Roberto Speranza e Enrico Rossi, i due ex candidati alla guida del del Pd.
Resta, invece,  Michele Emiliano, governatore della Puglia.
Resta e lancia una sfida al segretario uscente, ufficializzando la sua candidatura alla guida del partito.
La battaglia comune con i bersaniani è già alle spalle.
“Andandosene fanno un piacere a Renzi” – dice – “Resto ad affrontarlo”
E aggiunge : “Avevo preso in considerazione l’idea di di abbandonare il partito, ma poi ho pensato che questa è casa mia e che nessuno mi può cacciare”.
Cita persino il Che, il governatore della Puglia : “Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.
Ammette di avere sostenuto Renzi, ma chiede scusa per averlo fatto. Definisce l’ex premier arrogante e inaffidabile, dipinge come “rampanti e sterili” i suoi mille giorni di governo.
Non può evitare, però, di essere percepito come ondivago e opportunista  dai suoi ex compagni di lotta Speranza e Rossi, con i quali aveva firmato solo domenica sera una nota congiunta con la quale si prendeva atto della rottura, addebitandola alla volontà di Renzi . “È ormai chiaro – era scritto alla fine di quel comunicato – che è Renzi ad aver scelto la strada della scissione assumendosi così una responsabilità gravissima”.
“Emiliano non si candida  nel Pd, ma nel PdR, cioè nel partito di Renzi” osserva ironicamente Speranza.
Sulla vicenda si cala infine con la consueta tempestività Maurizio Crozza.
Indossata una parrucca e una barba grigia, il comico si fa intervistare dal solito Andrea Zalone che lo incalza sui suoi trascorsi filo renziani.
“Io a Renzi l’ho sostenuto con commozione e trasporto” dice Crozza- Emiliano, che aggiunge : “Una parte di me ama ancora Renzi”
“Quale?” gli chiede l’intervistatore.
Crozza- Emiliano con la scusa di indicare la parte del suo corpo che ama l’ex premier ( la punta del suo gomito) fa ripetutamente il gesto dell’ombrello.
Molto divertente. La gag è stata scritta e filmata ieri in un tempo brevissimo, ma  ci sentiamo di prevedere che le incertezze e i travagli interiori di Emiliano saranno studiati a fondo e diventeranno, nell’interpretazione del comico, uno dei tormentoni più popolari nelle prossime settimane.

P.S. Magari un giorno o l’altro ci faremo una domanda alla Marzullo : “E’ Crozza a interpretare il sentire degli italiani sui fatti della politica oppure sono gli italiani che interpretano i fatti della politica secondo il sentire di Crozza?”

massimo d'alema Matteo Renzi michele emiliano roberto speranza
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