E se l’ora di religione fosse ricerca?

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16 Settembre 2019

Risulta incredibilmente breve il viaggio in treno quando capiti vicino a due sedili posti uno di fronte all’altro, occupati da un giovane energico in piena adolescenza e da un adulto vagamente depresso.

Il ragazzo comunica l’intenzione di non seguire l’insegnamento di religione quest’anno. Ritiene che la formazione scolastica debba essere laica e che, dopo la proposta del MIUR del corso ai docenti sull’esorcismo e la preghiera di liberazione, non si presta al piano oscurantista manifestato da quella parte di governo il cui leader brandisce il rosario un giorno sì e l’altro pure fregandosene dei concetti più elementari di accoglienza e l’amore per il prossimo.

È molto razionale e considera le religioni, tutte, un male per la valutazione obiettiva di quanto circonda l’individuo. Ti aspetti urli «il sonno della ragione genera mostri!», ma non lo fa.

L’altro sembra ascoltare con una certa indifferenza, fino a che lentamente non se ne esce con un sintetico «Dipende…».
Si toglie gli occhiali, massaggia stancamente la zona superiore del naso, fra gli occhi.
«Dipende da come si svolge l’ora di lezione. È fortemente verosimile che quella proposta dal ministero dell’istruzione tenda a compiacere una buona fetta dell’elettorato trascurando il vero significato di spiritualità; d’altronde pare che uno dei più longevi statisti democristiani sottolineasse come il suo target fossero i preti e non certo Dio, che naturalmente non votava. Tuttavia spesso è necessario utilizzare nella maniera più efficace e opportuna possibile il materiale che si ha a disposizione. Capitalizzarne il potenziale formativo al di là dello scopo più o meno sotteso. Il corso, più dettagliatamente, si propone di analizzare i vari aspetti dell’esorcismo, quello pastorale, antropologico, psicologico, medico, legale. Conoscere l’esorcismo, le sue radici e approfondire le diverse posizioni in merito implica condividerne la pratica? Non direi. La possessione demoniaca viene tradotta diversamente in ambito psichiatrico. Il dibattito ruota intorno alle personalità multiple manifestate nella sintomatologia della patologia schizofrenica intersecata alla suggestione iconografica religiosa nelle fasi di crisi acuta.
Interessante sarebbe pure un collegamento interdisciplinare circa l’impatto che la possessione ha impresso sulle arti visive, sul cinema horror per esempio. E sul bisogno di alcuni dei più imitati registi, vedi Dario Argento, di esorcizzare i propri incubi, paure e demoni, attraverso l’uso di determinati colori e simboli nel linguaggio fotografico scelto».

«Allora l’Illuminismo non è servito a nulla se ancora si dà spazio a queste credenze!» incalza il ragazzo evidentemente stizzito.

«L’Illuminismo serve fino a quando non degenera nell’instaurazione del Terrore, e forse il genere horror non ci abbandona ancora. Fino a quando tiene viva la dialettica tra filosofi razionalisti come Hume, Bolingbroke, Voltaire da un lato e il preromanticismo di Burke dall’altro, in cui l’istinto religioso è considerato parte dell’apparato umano e il concetto di ragione illuministica si contrappone a quello della ragione storica più attenta alla comprensione fenomenologica, diacronica degli eventi.
Non erano immuni dal fanatismo gli illuministi. La strenua difesa impositiva della ragione non è meno accecante delle convinzioni inquisitorie della Chiesa. Sono forse abbagli dall’intensità molto simile.
E se non si dedica almeno un’ora settimanale a questi parallelismi, a certe ramificazioni tematiche, quando lo si fa?
Lo spazio occupato da questa materia, che non è valutata in sede d’esame, il cui voto non fa media in pagella, che non risente delle scadenze urgenti implicite nei programmi ministeriali, dovrebbe compiere la stessa funzione che la tattica svolge nel gioco di squadra di un qualunque sport: allenare il metodo di ricerca che non giunga necessariamente alla scoperta definita. Tutto dipende da come si affronta una lezione che potrebbe essere dedicata a un dibattito arricchente.
Potresti proporre questo percorso didattico al tuo insegnante di religione prima di chiudere il confronto a prescindere. Prima di spegnere la luce».

TAG: Chiesa, dialogo, dibattito, esorcismo, illuminismo, insegnamento, ragione, religione, scuola
CAT: Religione, scuola

7 Commenti

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  1. andrea-lenzi 5 anni fa

    1. l’ora di religione è un DICHIARATO mezzo per manipolare la società (vedi lettera del 1870 di Pio IX)

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  2. andrea-lenzi 5 anni fa

    2. col cacchio che “la strenua difesa impositiva della ragione non è meno accecante delle convinzioni inquisitorie della Chiesa” visto che sono 2000 anni che la società sconta la follia della superstizione cattolica: antisemitismo, maschilismo, omofobia, intolleranza degli altri culti, intolleranza verso gli atei, verso i divorziati, verso l’eutanasia, verso la ricerca, verso la cremazione e la lista è ancora LUNGA

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  3. andrea-lenzi 5 anni fa

    3. SIA SEMPRE CHIARO CHE SI TRATTA DI UNA SUPERSTIZIONE e CHE IL SUO PRIMO OBIETTIVO DICHIARATO SIA LA EVANGELIZZAZIONE DEGLI ALTRI e che ogni “valore” da essa inglobato (a fini propagandistici) esiste a prescindere dalla superstizione religiosa: ovvero se vuoi essere “buono” lo puoi essere senza alcuna divinità e suoi sedicenti rappresentanti

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  4. andrea-lenzi 5 anni fa

    4. la divinità cattolica è crudele e scorretta: aveva dei raccomandati (israeliti) per i quali ha ucciso gli egiziani che li inseguivano (togliendogli il “libero arbitrio”, ma poi si deve essere stancato e ha lasciato gli ebrei in balia dei cristiani per 2000 anni consentendo discriminazioni ed il loro sterminio. OVVIAMENTE QUESTE CRETINATE SONO SECONDARIE RISPETTO AL FATTO CHE, ESSENDO ONNIPOTENTE, HA PREFERITO CREARE UN MONDO CON RISORSE LIMITATE NEL QUALE OGNI FORMA DI VITA MUORE DI FAME SE NON UCCIDE E MANGIA ALTRE FORME DI VITA

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  5. andrea-lenzi 5 anni fa

    5. a causa della superstizione religiosa lo stato si accolla una serie lunghissima di spese assurde, a partire proprio dagli “insegnanti” di religione che sono uno sputo in faccia ai veri insegnanti che devono studiare cose serie per anni e fare concorsi per potere lavorare. Seguono le spese filli dei cappellani militari che addirittura avanzano di grado come fossero soldati, e suore/preti negli ospedali

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  6. andrea-lenzi 5 anni fa

    6. a causa della tremenda superstizione religiosa ancora oggi manca una legge sull’eutanasia, una legge sul matrimonio di 2 cittadini se questi siano dello stesso sesso, una legge che permetta la ricerca sulle staminali embrionali, l’educazione sessuale nelle scuole e d in tv, ancora oggi ai chirurghi non è permesso fare pratica sui cadaveri, ma solamente su pazienti vivi (l’idiozia religiosa vuole che il corpo debba risorgere e questa è la logica che vietava anche la cremazione, ancora osteggiata dai credenti)… e la lista è ancora lunghissima!

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  7. andrea-lenzi 5 anni fa

    tutto ciò premesso e dopo lungo ragionamento sui fatti da 2000 ad oggi, occorre allontanare dalla scuola la superstizione religiosa, sia sotto forma di ora di religione, sia sotto forma di simboli religiosi, poiché si tratta di pura propaganda per fare proseliti e soldi, che poi porteranno inevitabilmente a leggi cattive e ad imposizioni (se sei credente e libero di portare simboli, perché vuoi imporre a tutti il crocefisso? se sei credente e sei libero di morire tra le sofferenze quando il tuo dio ti donerà un tumore o altra sciagura, perché vuoi imporre questo anche agli altri?)

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